No ai Rincari Mense, studenti e studentesse per le strade di Torino
Il 29 ottobre studenti e studentesse hanno svolto un presidio sotto la Regione Piemonte in seguito alla proposta dell’Ente Regionale del Diritto allo Studio di aumentare le tariffe delle mense. Durante la mobilitazione si è ricevuta una vergognosa lettera da parte dell’assessora Elena Chiorino che ha negato qualsiasi forma di confronto e che ha accusato la componente studentesca di “dirittismo” e di non comprendere il “mondo reale”.
L’aumento delle tariffe era un programma che il presidente EDISU Sciretti aveva già da diversi anni e che ha visto nella scusa dell’attuale crisi il movente perfetto per giustificare un atto di pura speculazione.
Dopo una partecipata assemblea mercoledì si è deciso di portare avanti una risposta concreta, occupando la mensa Principe Amedeo. Oggi era annunciato l’ultimo passaggio in giunta regionale per approvare i rincari, per cercare di bloccare questa proposta scellerata e tentare un confronto si è mosso un corteo per le vie della città e un presidio sotto la regione Piemonte.
Emerge come in un periodo di crisi legato ai conflitti globali e al post pandemia sia vergognoso scaricare i costi sui giovani e su studenti e studentesse, i soldi per cui l’Italia si sta indebitando fino al collo dovrebbero essere spesi per permetterci di vivere bene e non per gonfiare le tasche di multinazionali e industrie investendo in grandi opere inutili, armi ed energie inquinanti.
Tale rincaro rientra in una volontà politica ben precisa che vede da anni l’esternalizzazione e la privatizzazione di qualsiasi servizio, la frammentazione del mercato del lavoro, l’impoverimento dei salari e lo smantellamento di qualsiasi forma di welfare.
Il rincaro rappresenta solo un atto di continuità con una classe dirigente che pensa di potersi arricchire gettando qualsiasi costo e debito sulle spalle dei giovani e che non mostra nessuna esitazione nel negare un futuro dignitoso.
Riprendiamo alcune parole di studenti e studentesse:
“Siamo giuntə sotto il palazzo della regione, per dare una risposta concreta alle parole dell’assessora Chiorino: sulle mura è stata affissa una lettera di risposta dellə studentə. Sono stati toccati anche il rettorato e gli uffici EDISU, mentre un ingente dispiegamento di decine di celerini schierati all’ingresso di Via Magenta ha impedito allə studentə di raggiungere gli uffici dell’assessorato al diritto allo studio. La risposta è stata la solita: una completa militarizzazione della piazza, per reprimere ancora una volta il dissenso con la connivenza delle istituzioni.
Non ci fermeremo qua: continueremo ad attraversare l’università e le mense e continueremo ad opporci ai rincari di mense e non solo che ci impediscono di studiare. Vogliamo vivere e vivere bene!”
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