InfoAut
Immagine di copertina per il post

Assemblea pubblica – Mai più lager nè in Emilia-Romagna nè altrove!

||||

Giovedì 27 Settembre, alle ore 21.00, a Modena, in Sala Giacomo Ulivi (via Ciro Menotti 137) si terrà un’assemblea pubblica sul tema della contestazione all’apertura del nuovo CPR voluto dal governo gialloverde sulla spinta del ministro dell’Interno Salvini. Di seguito il comunicato di indizione, per tutte le info seguire la pagina Mai più Lager – Né in Emilia Romagna né Altrove

ASSEMBLEA PUBBLICA

Per costruire l’opposizione sociale ai nuovi Lager. Contro il razzismo istituzionale. Contro l’apertura del Cpr!

A Modena era stato chiuso nel 2013, dopo 11 anni e in seguito a rivolte interne e scandali esterni. Parliamo della struttura di via Lamarmora, il Cie, che oggi dovrebbe riaprire sotto altro nome (CPR) Una struttura che potremmo definire un campo d’internamento per migranti nella quale viene attuata una vera e propria detenzione a seguito di quel’abominio giuridico che ptende il nome di reclusione amministrativa. Tecnicamente questi Centri per il rimpatrio (CPR)/sarebbero strutture dove le persone senza documenti vengono richiuse per essere espulse.

Teoricamente perché i dati raccolti in questi anni parlano chiaro: espulsioni risultate meno dell’1% rispetto al totale degli immigrati clandestini presenti sul territorio italiano e del 47% rispetto al totale degli internati. Ora noi abbiamo sempre denunciato le politiche razziste, securitarie e di segregazione portate avanti con continuità in da tutti i governi che si sono succeduti in questi anni e sappiamo perfettamente come certe fasce di popolazione siano diventate pian piano il capro espiatorio per la crisi economica, la speculazione finanziaria, per i licenziamenti o le morti quotidiane sul lavoro, per la catastrofe ambientale che sta mettendo a serio rischio la sopravvivenza biologica sul pianeta… però, in questo caso, vorremmo sottolineare innanzitutto il carattere prettamente economico della struttura che sta aprendo in città.

Se il CPR risulta inefficace per la funzione che tecnicamente dovrebbe svolgere, quella di espellere i migranti, altro non si può dire riguardo alle sue funzioni economiche. La prima è indubbiamente indiretta, vale a dire quella di essere un fattore di deterrenza e disciplinamento per una vasta fascia di popolazione inserita in un tessuto di elevato sfruttamento produttivo, l’altra è la sua diretta monetarizzazione che è estremamente elevata visto i costi di gestione e manutenzione della struttura (in altri paesi la detenzione amministrativa è gestita direttamente da multinazionali del settore).

Nel 2013 i costi minimi di gestione stimati per i Cie ammontavano a circa 55 milioni di euro l’anno mentre a Modena, oltre al crac della Misericordia di Giovanardi che lo gestiva precedentemente, abbiamo avuto il consorzio Oasi finito sotto processo per una truffa all’erario di circa due milioni di euro. Dal 1999 al 2011 si stima che per queste strutture siano stati spesi più di 950 milioni di euro. Cifre enormi con la quali si potrebbero perseguire politiche realmente incentrate sulla sicurezza: tipo investimenti in sanità, istruzione, in quel welfare che si sta trasformando sempre di più in un sistema penale che criminalizza e persegue esclusivamente la povertà.

Sono scelte politiche e il Cpr non è soltanto una struttura inaccettabile da un punto di vista morale ma anche un pozzo nero senza fondo da un punto di vista economico.

Fermiamolo!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

CPRsalvini

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Pride critico, Pride comodo

Dov’è stato lasciato il “prendere e fare” a favore del “chiedere e aspettare”? Gli oppressi hanno iniziato un ciclo politico in cui si costituiscono come vittima senza agency che cerca di essere protetta. Il presente testo è la traduzione di un articolo di Charlie Moya Gómez pubblicato in castigliano su Zona de Estrategia il 27/06/2024. […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

RBO al Festival Alta Felicità – in dialogo con Fatima Ouassak

Fatima Ouassak è una politologa e militante ecologista, femminista e antirazzista. Il suo ultimo libro Per un’ecologia pirata (tradotto in italiano da Valeria Gennari per Tamu edizioni (2024)) propone un’alternativa all’ecologia bianca, borghese e a cui manca un approccio intersezionale.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

RBO al Festival Alta Felicità – In dialogo con Louisa Yousfi

Il termine “Barbari” viene utilizzato da Louisa Yousfi nel suo libro “Rester barbares” allo scopo di mettere in luce una trappola: da una parte il paradigma del razzismo proclamato, quello dell’estrema destra che definisce barbari i soggetti razzializzati e dall’altro lato il razzismo integrazionista, quello per cui occorre essere dei “buoni selvaggi”educati per essere all’altezza dei bianchi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

No agli antiabortisti nelle strutture pubbliche!

Giovedì 11 luglio alle ore 12 si terrà una conferenza stampa davanti all’Ospedale Sant’Anna a Torino (ingresso via Ventimiglia) organizzata dal Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure – Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Le donne africane e la difesa della terra e dei beni comuni

Due articoli tratti dalla WoMin African Alliance, scritti in occasione della Giornata della Terra (22 aprile) e della Giornata internazionale della biodiversità (22 maggio).

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Bergamo: Pride si schiera per la Palestina, il Comune revoca il patrocinio

La decisione di ritirare il patrocinio è scaturita in seguito ad un post pubblicato sui social del Bergamo Pride, che ha preso pubblicamente posizione a sostegno del popolo palestinese e contro il genocidio in atto.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Piemonte. La crociata del centrodestra contro l’aborto

Due milioni e 340 mila euro per finanziare le associazioni antiabortiste in Piemonte. Li ha stanziati il governo di destra della Regione Piemonte dal 2022 ad oggi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Sui nostri corpi decidiamo noi.

Il 25 maggio in tutta Italia scenderemo in piazza contro l’ennesimo attacco all’aborto svolto da questo Governo, non a caso in contemporanea a fortissimi attacchi verso le persone trans+

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Contestazione agli Stati Generali della natalità: non siamo macchine per la riproduzione, ma corpi in lotta per la rivoluzione.

Questa mattina la Ministra Eugenia Roccella è stata contestata da un nutrito gruppo di studentesse e di studenti delle scuole superiori provenienti da tutta Italia e da differenti collettivi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una di Meno: sciopero femminista e transfemminista dell’8 marzo. La diretta della giornata

Per l’ottavo anno consecutivo, l’8 marzo sarà sciopero femminista e transfemminista globale.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

L’Ungheria è vicina

Mentre la polizia manganella studenti e ambientalisti e trattiene in questura dimostranti e giornalisti durante le manifestazioni, la maggioranza prepara una nuova stretta repressiva prevedendo il carcere fino a 25 anni per il reato di resistenza in manifestazioni contro le grandi opere.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Fino a 25 anni di carcere a chi manifesta per “impedire di realizzare un’opera pubblica”

Con un emendamento presentato al ddl sicurezza dal deputato Igor Iezzi, attualmente in discussione in commissione Affari Costituzionali, la Lega propone l’inserimento di una nuova aggravante dei reati contro la pubblica incolumità che sembra ritagliata sulla variegata rete di attivisti che da anni protestano contro le grandi opere.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nel CPR ad Atene per la solidarietà alla Palestina

Il 14 maggio 2024, ventotto (28) persone sono state arrestate nel corso dell’operazione di polizia durante l’occupazione della Facoltà di Giurisprudenza di Atene nel contesto delle proteste internazionali contro lo spargimento di sangue a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ponte: avvio dei cantieri rinviato. Ora chiudere la Stretto di Messina S.p.a.

Il comunicato di Antudo a seguito della notizia del rinvio dei cantieri per il ponte sullo Stretto..

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Livorno è antifascista!

Giovedì 2 Maggio il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini è venuto a Livorno per presentare un suo libro, vergognosamente ospitato all’interno del cinema teatro “4 Mori”..

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: l’inganno del ponte

Mark Twain ha detto un giorno che «è molto più facile ingannare la gente, che convincerla che è stata ingannata».

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

27 gennaio: in Italia cortei per la Palestina vietati, confermati o…posticipati

In Italia ieri, sabato 27 gennaio 2024, diverse manifestazioni per il popolo palestinese, come accade costantemente ormai dall’ottobre 2023. In mezzo ci sono le Questure che hanno disposto, con prescrizioni, il divieto dei cortei.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Salvini, Verdini e la marmellata di cemento

L’inchiesta emersa negli scorsi giorni sui giornali che ha portato all’arresto di Tommaso Verdini, figlio del più noto Denis e fratello della compagna del Capitone, ha tutti gli elementi di una classica storia all’italiana: familismo, cemento, appalti e politica.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Salvini: i ministri passano, i No Tav restano

Oggi, nel giorno previsto per la visita di Salvini al cantiere di Chiomonte, i No Tav si sono dati appuntamento per contestare la presenza del ministro all’inaugurazione del tunnel di base e il passaggio di testimone alle ditte appaltatrici.