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Movimento per la vita…un pugno nello stomaco!

Di seguito alleghiamo alcuni estratti dell’incontro per documentare la situazione che ci siamo trovate di fronte, una situazione raccapricciante che chiarisce una volta per tutte i messaggi promossi dai volontari del Movimento per la vita.

E’ evidente lo stalking che le donne subiscono trovandosi di fronte queste persone: l’insistenza delle telefonate raccontata, ed il linguaggio estremamente violento utilizzato dall’ostetrica. I video mostrano, inoltre, la ricorrenza del tema dell’assassinio o del macello, e della fede in Dio come unico elemento in base al quale fare una scelta di maternità.

Pochissime volte è stata detta la parola DONNA.

Non che questo avrebbe reso più piacevole il pugno nello stomaco che abbiamo subito questa mattina, facendoci una grande violenza nell’assistere alla conferenza, avrebbe però fatto pensare ad un loro maggiore contatto con la realtà, mentre intorno a noi c’erano solo persone compiaciute da racconti che di ‘valori positivi’, accoglienti e concilianti, come loro ostentano, hanno ben poco.

Durante la conferenza abbiamo anche assistito ad un breve intervento del governatore della regione, Roberto Cota, ospite d’onore ad un incontro che riguarda tematiche sulle quali la Regione si sta spendendo in prima linea (vedi protocollo Ferrero e il Patto per la vita e la famiglia) e quando scriviamo la regione non intendiamo un ente astratto ma tutte e tutti noi direttamente, poichè i fondi regionali stanziati a favore di queste associazioni provengono dalle nostre tasse!

Crediamo che non ci sia niente che possa raccontare questi personaggi in maniera più efficace di vederli e ascoltarli nei loro comizi. Siamo certe del fatto che dopo averlo fatto, saremo ancora più forti nella convinzione che vada loro negato ogni spazio di agibilità all’interno di consultori, ospedali e scuole!

 

da: sguardisuigeneris.blogspot.com

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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