Roma, due donne violentate dalla polizia
Dopo il caso del torturatore e stupratore Pigozzi, altri tre poliziotti hanno commesso violenza sessuale nei confronti di due donne, una ragazza di 18 anni e una donna sudamericana.
I fatti si svolgono il 2 e il 3 giugno scorsi in quel di Roma, violenza sessuale da parte di tre poliziotti del commissariato di San Basilio, un sostituto commissario, un assistente ed un operatore tecnico.
Durante la serata della finale degli Europei di calcio una ragazza di 18 anni, insieme ad altri ragazzi, viene fermata dalla polizia e portata al commissariato di San Basilio perché in possesso di hashish. Una volta trovatasi nell’ufficio da sola con il poliziotto in borghese, la giovane donna viene costretta, sotto minaccia verbale, ad avere un rapporto sessuale con il poliziotto. Tutto questo succedeva mentre gli altri ragazzi si trovavano in altre stanze per l’identificazione.
Situazione analoga viene perpetuata ai danni di una donna sudamericana, posta agli arresti domiciliari. Durante il controllo serale dei poliziotti la donna viene costretta, anche qui sotto minacce verbali, ad avere diversi rapporti sessuali.
I tre poliziotti, dopo le denunce delle due donne, vengono sottoposti agli arresti domiciliari dichiarandosi, ovviamente, innocenti.
Come al solito l’informazione embedded ci racconta della solita favoletta delle “mele marce” cercando di salvare l’immagine delle forze dell’ordine “al servizio e in difesa del cittadino”.
Per far capire che ormai le “mele marce” non sono solo più casi isolati, ma sono e continuano a rimanere marce finchè non si scopre quanto queste siano in realtà – di più di quello che si dice e ci si immagini – ricordiamo, oltre all’ultimo caso suddetto, altri casi, e per questi rimandiamo ad una ricerca personale in rete, di violenza sessuale subita dalle donne da parte delle cosiddette forze dell’ordine:
Caserma del Quadraro a Roma nel febbraio 2011, quando tre carabinieri ed un vigile violentano una donna di 32 anni mentre era ristretta nella camera di sicurezza dopo averla fatta ubriacare.
Alcuni mesi fa invece altri agenti sono stati arrestati con le accuse di violenza sessuale, corruzione, falso e furto.
Questi, come detto, sono solo alcuni casi di violenza sessuale noti alla cronache cittadine…
Quanti altri vengono invece taciuti per paura di ripercussioni da parte di chi ha dalla sua il mandato di sorvegliare e punire in caso di legittima insubordinazione alle forze dell’ordine?
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