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Torino, #RefugeesWelcome: contro la Fortezza Europa, la libertà non si arresta!

Da Kobane a Ventimiglia, da Budapest a Calais e dai Balcani a Lampedusa, chi non è eliminato nello sterminio delle guerre, degli annegamenti o delle morti per asfissia soffocherà diversamente, benché vivo, nelle maglie delle procedure amministrative fatte di sbarre e recinzioni che, occludendo ogni possibilità di riscatto, costituiscono la causa politica di tutta quest’oppressione e di queste morti.

Unica formula di reazione concessa dalle istituzioni ai propri cittadini, di fronte a quanto sta accadendo, è il silenzio, che può essere al limite rotto da uno status facebook o da un tweet di disgustato (e a ben vedere impossibile) distacco. Ribellarsi attivamente contro quanto sta accadendo è vietato. La legge si abbatte tanto su chi cerca di spezzare le catene nazionali, tanto su chi si oppone alla fioritura dei nuovi nazionalismi. Cecca, Donato, Luca, Damiano, Nicola e Mattia sono stati arrestati e portati in carcere a Torino, o rinchiusi ai domiciliari, per essersi ribellati attivamente a questo scenario di amministrazione selettiva e parziale della morte e della vita, e contro le retoriche retrograde che la istigano o la giustificano: avevano partecipato, nella propria città, alla campagna #MaiConSalvini che, la scorsa primavera, ha visto ogni città opporre alla propaganda xenofoba e rivoltante del leader Leghista contestazioni, prese di parola, manifestazioni di solidarietà con le/i migranti.

Scendere in piazza per la loro immediata liberazione vuol dire ribadire che non siamo spettatori di ciò che accade, ma scegliamo da che parte stare, proprio come loro. I migranti che in queste ore affrontano il mare o la polizia devono sapere di poter contare non su una “opinione pubblica” solidale, ma su persone pronte a battersi e a lottare con loro.
Il 12 settembre è stata indetta una giornata europea di solidarietà con i rifugiati/e che vuole dire a chi in questi giorni si nasconde dietro una falsa indigrazione continuando a perpetrare ipocritamente politiche di respingimento o a chi tenta invece di soffiare sul fuoco della guerra fra i poveri che il nostro nemico non è il migrante, ma chi opprime, impoverisce e recinta la libertà di tutti/e.

Anche a Torino partecipiamo numerosi e portiamo ognuno un messaggio forte di solidarietà per costruire una lotta comune!

Assemblea Cittadina #RefugeesWelcome

Contro la Fortezza Europa, la libertà non si arresta!
Corteo Fiaccolata
H.20.30 piazza Carlo Felice – Stazione Porta Nuova

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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