Fuori dalla realtà ribaltata delle carte di tribunale che ci vorrebbe alcunə delinquentə e altrə vittime, siamo una comunità che si associa per resistere.
Venerdì 16 dicembre a Pisa diverse centinaia di persone hanno manifestato per il diritto all’abitare dignitoso, il blocco degli sfratti e la giustizia abitativa.
Il Brasile vive la peggiore crisi della sua storia, che si manifesta nell’economia, nella società, nell’aumento della disuguaglianza sociale, nei crimini ambientali, la fame, la disperazione e la mancanza di prospettiva che affligge più di 70 milioni di lavoratori.
Come di tanto in tanto succede, nei giorni scorsi i maggiori mezzi di comunicazione hanno dato grande risalto a una notizia relativa al settore nucleare: in questo caso alla fusione nucleare.
Ieri a Torino è andata in scena l’ennesima lunga giornata di resistenza contro il tentativo di Questura e Procura torinese di gettare discredito e soffoccare le lotte di Askatasuna, del Movimento No Tav e dello Spazio Popolare Neruda.
Dopo la destituzione e la carcerazione di Pedro Castillo, il passato 7 dicembre, il Perù è stato coinvolto in un aggravamento della crisi politica quasi permanente in cui da anni ha vissuto e in crescenti proteste cittadine nelle città e nelle regioni, che includono blocchi stradali e occupazioni di aeroporti e università, con una dura repressione che ha fatto almeno otto morti.
Il terremoto che sta sconvolgendo il Parlamento Europeo dopo l’affaire Qatar odora di “tangentopoli” europea. Lo spettro dell’inchiesta si allarga di giorno in giorno e la vera preoccupazione generale dei politici di ogni schieramento è che salti tutto.
Ripubblichiamo il comunicato stampa rispetto all’esito della Cassazione sul ricorso della Procura di Torino per l’inasprimento delle misure cautelari a riguardo del processo per Associazione a Delinquere che coinvolge compagni e compagne del movimento No Tav, del Centro Sociale Askatasuna e dello Spazio Popolare Neruda.
Polizia e carabinieri sono intervenuti duramente contro i lavoratori della logistica in sciopero con USB nello stabilimento Italtrans di Calcio (Bergamo), uno degli hub principali per il comparto alimentare del Nord Italia, dove operano un migliaio di facchini.
L’info del giovedì si è spostata davanti allo Spazio Popolare Neruda per accompagnare il presidio permanente in attesa dell’esito della Cassazione che dovrà esprimersi sull’inasprimento delle misure cautelari voluto dalla Procura di Torino a riguardo di compagni e compagne accusate di associazione a delinquere.