InfoAut
Immagine di copertina per il post

A difesa del profitto

Lino Parra, denunciato dalla Polizia e rinviato a giudizio perché durante un volantinaggio di fronte ai cancelli della Sevel (gruppo FCA) di Atessa, con il megafono avrebbe pronunciato la frase: “Voi della Polizia siete la morte degli operai, perché non andate a indagare su chi ha ammazzato Luana a Prato. La Polizia ammazza gli operai. Voi siete contro gli operai”.

di Renato Turturro, da Osservatorio Repressione

Decine di autobus si dirigono per tre turni al giorno dalle regioni limitrofe verso la Val di Sangro, un viaggio quotidiano, anche di quattro ore tra andata e ritorno, che con il turno di lavoro fa un totale di 12 ore. Ma non basta, perché da molto tempo, all’interno della Sevel, è pratica comune imporre con il ricatto lo straordinario per farlo diventare orario ordinario, soprattutto agli interinali e ai contratti a termine. Cassaintegrazione, ammortizzatori sociali vari per dare respiro a un mercato dell’automotive in crisi (tanto pagano gli operai, le operaie, paghiamo tutti!), impedimento dell’azione sindacale conflittuale, divisione scientificamente studiata tra operai combattivi e i ricattabili, non riconoscimento di inidoneità alla mansione, punizioni subdole e controllo totale. Tutte pratiche per piegare corpi e menti, addomesticarle, garantire il regime di subordinazione. D’altronde in territori a forte migrazione, ci può permettere di tutto, no?

Ci si può permettere di far pisciare addosso un operaio che chiede ripetutamente di andare in bagno (per problemi di salute), negandogli il permesso alla pausa straordinaria, si ci può permettere di far morire in subappalto un lavoratore ed essere subito tenuti fuori dagli indagati già nella fase delle indagini preliminari. Un mese fa, c’è stato il rinvio a giudizio per il decesso in Sevel dell’operaio esterno Cristian Terilli, 28 anni, di Pignataro Interamna (Frosinone),  avvenuto il 3 gennaio 2020. Sono accusati di omicidio colposo solo i tre appartenenti alla Comau di Torino, azienda della galassia ex Fca che vinse l’appalto, e della ditta di subappalto Sinergia srl di Cassino. Uscita di scena la Sevel, i cui responsabili sono stati prosciolti per l’assoluta estraneità ai fatti. Eppure Terilli rimase schiacciato dal crollo di un impianto robotico, proprio per l’assenza di una valutazione dei rischi sulle fasi dello smontaggio della linea, accusava il pm che seguiva l’indagine. Un’operazione di adeguamento e modifica del macchinario, non prevista dai relativi manuali di uso e manutenzione. Per la Procura frentana ci fu negligenza, imperizia e imprudenza nonché violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Terilli morì per trauma da schiacciamento addomino – toracico a seguito dell’improvviso abbassamento del bilancino sotto il quale stava lavorando a seguito dello spostamento del martinetto idraulico posto sotto la traversa della testata della linea prima della stazione OP10.

Per lo stesso motivo, per impedire altre morti e altri infortuni, per arrivare “il giorno prima” ed esercitare il diritto sostanziale alla prevenzione e alla tutela reale della salute senza deleghe, a qualche settimana di distanza dalla morte di Luana D’Orazio, il 4 giugno 2021 ci fu un volantinaggio davanti ai cancelli della Sevel. Durante il volantinaggio, dove erano presenti agenti della Polizia di Stato, al megafono fu evidenziata la contraddizione che conserva da sempre la Polizia ( e più ampiamente le polizie, e gli enti istituzionali di controllo), di fronte alla garanzia dello stato di diritto, tra il loro agire strumentale a difesa della proprietà privata e del profitto, alla repressione per chi banalmente chiede l’applicazione del diritto “legale” e alla loro assenza ( al peggio, alla loro corruttibilità) nei luoghi dove avviene la negazione quotidiana dei diritti. Proprio come dentro le fabbriche totali come la Sevel. Il 19 gennaio 2023 è arrivato il rinvio a giudizio per questo compagno che, in quell’occasione, ha evidenziato pubblicamente tutto ciò. Ancora una volta, la repressione si avventa su chi davanti ai cancelli della fabbrica esprime il proprio pensiero e la propria azione, dimenticandosi che oltre quei cancelli avvengono costantemente reati. Un procedere della giustizia che si sottrae da un’accusa pubblica pronunciata di fronte ai cancelli per continuare a esercitare diritti formali anche di fronte al compiersi di queste ingiustizie. Un segnale che ci indica come questo sistema ha bisogno di autoaffermarsi continuamente per dimostrare la sua egemonica esistenza. E come, se non attraverso la repressione?

Questo, senza dubbio, non è lo spazio per stabilire se ci sia ancora possibilità dentro la “legalità”, dentro i campi del diritto per uscire da questa bolla, ma sicuramente è necessario riflettere profondamente su quali strumenti e pratiche adottare, di difesa e di attacco, rispetto a questo avanzare incessabile che hanno i capitalisti e le loro istituzioni, che ruolo hanno le polizie, il diritto penale. Utilizzare i loro strumenti per rivoltarglieli contro e aprire nuove prospettive forgiandone nel frattempo altri?  Fuori dalla logica della polizia o contro-polizia operaia? Inchiesta della magistratura o controinchiesta operaia? Sono domande aperte, che devono martellarci, agendo quotidianamente per liberare resistenze e tessere complicità e solidarietà reali. Per ora restano i fatti e i dati oggettivi: peggioramento delle condizioni di vita e salute dentro e fuori i luoghi di lavoro, perdurare di “lavori di merda”, aumento della ricattabilità, aumento delle azioni repressive nei confronti della conflittualità sociale, disciplinamento degli studenti e studentesse ( PCTO).

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Sfruttamentodi redazioneTag correlati:

ABUSI IN DIVISAmorti sul lavorooperaiSICUREZZA SUL LAVORO

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Strike in USA. Sulla conflittualità sindacale negli Stati Uniti.

Abbiamo parlato con Vincenzo Maccarrone, corrispondente del Manifesto, dell’aumento della conflittualità sindacale negli Stati Uniti

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sudd Cobas Prato: lo sciopero continua dopo lo Strike Day

Lo Strike Day iniziato domenica scorsa ha visto il coinvolgimento di 8 fabbriche di cui soltanto 5 nella frazione di Seano (Prato), sono state ben 7 le vittorie portate a casa dal sindacato Sudd Cobas per ottenere ciò che viene rappresentato con 8×5..

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lotte operaie: migliaia di persone in corteo a Seano (Prato) contro lo sfruttamento e per il diritto allo sciopero

Migliaia di persone hanno partecipato domenica pomeriggio alla manifestazione a Seano, Comune di Carmignano (Prato), indetta a sostegno del diritto di sciopero e contro lo sfruttamento dopo l’assalto notturno ad un picchetto di operai e sindacalisti Sudd Cobas che scioperavano davanti ad una ditta nel distretto tessile della zona.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Prato: Ronde armate di spranghe contro chi sciopera

Assalto di stampo mafioso al picchetto degli operai pakistani e del sindacato di base Sudd Cobas, quattro feriti. “La prossima volta vi spariamo”. In risposta scioperi del turno di notte degli operai migranti del “distretto parallelo”, e domenica manifestazione davanti ai cancelli dell’azienda dove si stava svolgendo il presidio di protesta. “Lottiamo per il diritto […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Portuali in sciopero negli USA

Negli Stati Uniti è in corso uno dei più grossi scioperi dei lavoratori portuali della costa est dagli anni 70.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Tutti contro Elkann: scioperi al quotidiano Repubblica e di tutto il settore dell’automotive

John Elkann è, tra le altre cariche, anche presidente di Stellantis, gruppo automobilistico in cui è confluita l’ex Fiat, che il 18 ottobre si fermerà per sciopero nazionale dei lavoratori di tutti i settori dell’automotive, indetto da Fim, Fiom Uilm.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

USA: sciopero all’azienda Boeing

Lo sciopero alla Boeing, grande azienda statunitense che produce aerei civili e militari, ha coinvolto moltissimi lavoratori nell’area di Seattle che hanno aderito allo sciopero a seguito di una negoziazione sindacale che ha disatteso diversi obiettivi.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

A proposito di stabilimenti balneari, sfruttamento sul lavoro e sequestri tardivi

Oramai il sequestro di alcune strutture balneari perchè non rispettano nessuna norma basilare è diventato un appuntamento fisso, peccato che tutto ciò prenda corpo sul finire della stagione.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Dall’India a Monza: il capitalismo è fondato sulle stragi di operai

Moustafa Kamel Hesham Gaber, un giovane di 21 anni proveniente dall’Egitto, è morto a Monza trascinato da un nastrotrasportatore di una azienda – la Corioni – che compatta rifiuti.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Inauguriamo una nuova stagione di lotte al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Next Elettronica di Piano Lago!

Il sogno e la lotta sono due facce della stessa medaglia. Scaturiscono da una percezione della realtà come stato delle cose da modificare profondamente e da una volontà di cambiare radicalmente ed eversivamente lo status quo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

5 ottobre: abusi in divisa

La ricostruzione dei fatti avvenuti sabato 5 ottobre e che ha visto coinvolti gli attivisti della Rete Bergamo per la Palestina

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Gravi violazioni dei diritti umani commesse dalla polizia di frontiera bulgara contro volontari internazionali

Tra il 10 e l’11 settembre 2024, un gruppo di volontari internazionali ha subito una grave violazione dei propri diritti da parte della polizia di frontiera bulgara nella regione di Malko Tarnovo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere: suicidi, sovraffollamento, abusi in divisa. C’è chi evade per non morire

Nuove evasioni dalle prigioni italiane. Un detenuto originario della Puglia, è evaso nella serata di domenica 9 settembre dal carcere di Avellino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kenya: le proteste della generazione Z contro il presidente Ruto si allargano alle classi popolari

Nuove manifestazioni ieri in Kenya, organizzate dalle associazioni per i diritti civili e dai giovani della Generazione Z. Lo slogan delle piazze è: “Ruto se ne deve andare”.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Depistaggi Cucchi, processo per altri tre carabinieri

Secondo i pm dissero il falso durante il processo sui depistaggi. Rinviati a giudizio un ufficiale e due marescialli dell’Arma

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La polizia odia i/le giovani

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un inasprimento della violenza poliziesca e delle intimidazioni nei loro confronti.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Stellantis senza freni

Le ore successive allo sciopero del settore automotive a Torino sono state sorprendenti: i media hanno annunciato l’aumento dei compensi che si sono riservati i vari dirigenti del gruppo Stellantis, in primis il Ceo Tavares.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Conferenza stampa sui fatti di ieri a Torino in occasione della contestazione ai ministri del G7 Ambiente e Energia

La militarizzazione della città deve essere denunciata a fronte della violenza delle cariche della polizia e Torino come laboratorio della violenza è qualcosa di ben noto.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torture al carcere minorile “Beccaria” di Milano

Torture e violenze (anche sessuali) sui minorenni al Beccaria: arrestati 13 poliziotti penitenziari, 8 sospesi dal servizio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

USA: La polizia uccide un 26enne afroamericano con 96 colpi in 42 secondi

Video mostra agenti della polizia a Chicago che sparano 96 colpi in 41 secondi durante un fermo