InfoAut
Immagine di copertina per il post

Dopo lo sciopero generale, il 3/12 tutti a Roma. Contro guerra e carovita: giù le armi, su i salari

Condividiamo di seguito l’appello per una manifestazione nazionale a Roma il sabato dopo lo sciopero generale dei sindacati di base del 2 dicembre.

Il governo Meloni ci sta trascinando sempre più dentro una spirale di guerra dagli esiti imprevedibili.

L’Italia è evidentemente un paese belligerante e attivo nel conflitto, nonostante la grande maggioranza della popolazione sia contraria alla guerra e al conseguente forte aumento delle spese militari.

Per sostenere queste ultime, ci si chiede di aderire a una economia di guerra che si colloca in piena continuità con loperato del precedente governo Draghi, e più in generale con tutti gli esecutivi che in questi anni ci hanno chiesto di pagare con lausterità i costi di crisi che non abbiamo creato né voluto.

Mentre i salari, le pensioni, i redditi da lavoro e gli ammortizzatori sociali sono al palo da anni, il fortissimo aumento dei prezzi per tutti i beni e servizi essenziali produce un peggioramento generalizzato delle condizioni di vita.

Ormai arrivare a metà del mese è un problema, altro che alla fine…

E in questo contesto è inaccettabile che la gran parte dei sostegni vada alle grandi imprese!

Altro che flat tax, taglio del cuneo fiscale, cancellazione del reddito di cittadinanza e riduzione dei servizi pubblici, controriforma della scuola e ulteriore taglio della sanità pubblica: serve che si colpiscano i grandi profitti e i patrimoni accumulati per decenni.

Le risorse ci sono, come dimostra la vicenda dei 40 miliardi di extraprofitti ottenuti con la speculazione sul prezzo del gas, e vanno messe a disposizione di salari, pensioni e per aumentare il reddito degli strati sociali più colpiti dalla crisi, in primis i precari e i disoccupati.

Anche le promesse avanzate nei mesi scorsi sul tema della conversione ecologica si sono tradotte in progetti di installazione di nuovi rigassificatori e inceneritori in diversi territori, utili al business dei soliti noti e non certo alla salvaguardia dell’ambiente.

Si ricomincia a parlare di grandi opere inutili (come il Ponte sullo stretto), mentre scuole, università, strutture sanitarie, territori stravolti dal dissesto idrogeologico, dal cambiamento climatico e dalla speculazione cadono e franano letteralmente in testa alle persone che li attraversano.In poche settimane, il nuovo governo ha già pienamente svelato la propria natura reazionaria, con l’attacco ai diritti e alle agibilità democratiche, la criminalizzazione degli immigrati e un’ulteriore inasprimento della repressione del conflitto sociale e sindacale, come dimostra l’introduzione nel codice penale del reato di occupazione abusiva e raduni illegali che rafforza e generalizza le norme repressive già esistenti.

Dai posti di lavoro alle scuole e alle università; dai movimenti per la difesa dell’ambiente alle realtà sociali e sindacali indipendenti e conflittuali: è ora di dire basta!

Sabato 3/12 ore 14

Roma p.zza della Repubblica

Manifestazione nazionale

SI Cobas – Unione Sindacale di Base – Sindacato Generale di Base – Confederazione Unitaria di Base – Movimento di lotta disoccupati 7 novembre – Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali – Movimento per il diritto all’abitare – Prendiamo Casa Cosenza – Genova City Strike – Perugia Solidale – Cambiare Rotta organizzazione giovanile comunista – Laboratorio politico Iskra – Osservatorio Repressione – Opposizione Studentesca dAlternativa – Potere al Popolo – DemA – ManifestA – Partito della Rifondazione Comunista – Unione Popolare – Fronte della Gioventù Comunista – Rete dei Comunisti – Fronte Comunista – Tendenza Internazionalista Rivoluzionaria – PLAT Piattaforma di Intervento Sociale – Collettivo Militant – Casa del Popolo Teramo – Centro sociale Intifada – Dazebao Centocelle – Operatori Sociali Autorganizzati Perugia – Spazio Catai Padova – Centro Internazionale Crocevia – Centro sociale Nuvola Rossa (Rc) – Spazio Pueblo (Cava de Tirreni) – Collettivo No al Fossile Civitavecchia – Comitati contro il rigassificatore di Piombino – FIR La voce delle lotte

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Sfruttamentodi redazioneTag correlati:

carovitaguerrasalariosciopero generalesindacati di base

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lo sfruttamento (non) è un gioco

La campagna contro Rockstar Games per la reintegrazione dei lavoratori licenziati continua

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Aggiornamenti dalla vertenza ex Ilva: ritiro parziale del piano del governo (video)

La vertenza di Acciaierie d’Italia, ex Ilva, è tornata nelle ultime settimane al centro del dibattito nazionale.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Il prezzo da pagare per il lavoro: condannati a due anni e due mesi di reclusione

Nel primo pomeriggio di venerdì 5 dicembre Maria, Eddy, Dario, Vincenzo, Enrico, Marco, Luigi, Davide, tutte/i compagne/i del nostro movimento dei disoccupati organizzati sono state/i condannate/i in primo grado a due anni e due mesi

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Genova: corteo operaio sotto la Prefettura. Sfondate le reti della polizia, lacrimogeni sulle tute blu

La rabbia operaia continua a riempire le strade della città ligure contro il (non) piano del governo Meloni sul destino di migliaia di operai ex-Ilva e sul futuro del comparto siderurgico in Italia.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lotte operaie: a Genova ripartono blocchi e presidi degli operai Ex-Ilva. “Urso bugiardo patentato”

Strade bloccate e Genova divisa in due per la discesa in piazza dei lavoratori dell’ex Ilva di Cornigliano in lotta contro il piano di dismissione dell’azienda senza soluzioni avanzato dal governo Meloni

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero generale e cortei nazionali: di nuovo decine di migliaia in piazza in tutta Italia

La due giorni di mobilitazioni del 28-29 novembre contro la finanziaria di guerra ed il genocidio del popolo palestinese ha nuovamente portato in piazza decine di migliaia di persone da nord a sud.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Madonna dell’Acqua (Pi): vittoria per gli operai del sindacato sociale MULTI

Dopo otto giorni di sciopero e presidio permanente, gli operai della logistica organizzati con MULTI – sindacato sociale hanno firmato un accordo, sottoscritto dal sindaco di San Giuliano Terme, Matteo Cecchelli, con i rappresentanti aziendali di AFS.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Aggressioni e lotte nel comparto tessile di Prato

Come racconta l’aggressione dei giorni passati – che segue a numerose altre aggressioni ai danni di lavoratori e lavoratrici in sciopero negli ultimi anni – un sistema predatorio fatto di aggressioni e intimidazioni è estremamente consolidato nel settore.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Ex Ilva: rottura governo-sindacati, nessun futuro per 18mila operai. In corso lo sciopero di 24 ore

Rottura totale tra governo e sindacati al secondo tavolo in una settimana sulla situazione dell’ex-Ilva.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Firenze: in 10mila per la GKN sfondano il cordone di polizia e occupano l’aeroporto, “Nessuno ferma la rabbia operaia”

Un corteo numeroso e rumoroso, partito intorno a alle 15.30 dal polo universitario di Novoli, area ex Fiat, ha sfilato per le strade di Firenze a sostegno del progetto operaio della fabbrica di Campi Bisenzio, ex Gkn.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nasce “HUB”, un bollettino sulla militarizzazione e le resistenze dei territori

Dal lavoro congiunto di mobilitazione, organizzazione e inchiesta degli ultimi mesi che ha coinvolto diverse realtà e lavoratorə di Pisa, Firenze, Livorno, La Spezia e Carrara nasce il primo numero di “HUB”

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Nuova strategia Usa e chi non vuol capire

A proposito della nuova strategia degli Stati Uniti e le reazioni che ha suscitato

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ci stanno preparando alla guerra. E lo fanno contro di noi

Se militarizzano la società e ci chiamano nemici, la risposta è una sola: disertare la loro guerra, sottrarsi alla paura, spezzare il linguaggio che la legittima, difendere lo spazio vivo del dissenso.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Bulgaria: cade il governo dopo le proteste. Quali scenari?

Giovedì il primo ministro della Bulgaria Rosen Zhelyazkov ha annunciato le sue dimissioni.

Immagine di copertina per il post
Culture

Emilio Quadrelli, un comunista eretico contro la guerra

Non vi può essere alcun dubbio che tutto il percorso intellettuale e politico di Emilio Quadrelli, scomparso nel 2024, si situi interamente nella scia dell’eresia.

Immagine di copertina per il post
Culture

Le guerre del Nord e il futuro degli equilibri geopolitici ed economici mondiali

A ben guardare, però, lo scontro apertosi ormai da anni, per il controllo delle rotte artiche e delle materie prime custodite dal mare di ghiaccio che corrisponde al nome di Artico ricorda per più di un motivo la saga della corsa all’oro del Grande Nord che l’autore americano narrò oppure utilizzò come sfondo in molti dei suoi romanzi e racconti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina, prof Carpi: “Gli accordi veri saranno saranno sugli interessi riguardanti la futura ricostruzione”

“Ho poca fiducia che l’Europa possa effettivamente svolgere un ruolo di mediazione; gli europei stanno procedendo in ordine abbastanza sparso.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

I tatuaggi di Pete Hegseth, l’America Latina e la guerra che viene

Mentre scriviamo queste righe il Presidente degli Stati Uniti dichiara unilateralmente chiuso lo spazio aereo sopra il Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Germania: “Non siamo carne da cannone”, sciopero studentesco contro il servizio militare. Il Bundestag approva la leva

Nuova giornata di sciopero contro il servizio militare da parte di studenti e studentesse tedeschi, mentre si votava nelle aule del Bundestag la riforma della leva del governo di Friedrich Merz.