Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta viaggiando in Medio Oriente come annunciato da giorni incontrando diverse personalità politiche e tratteggiando la sua strategia in politica estera.
Abbiamo tradotto il testo di Mylène Gaulard, docente di economia presso Università Pierre Mendes France – Grenoble 2, apparso originariamente su Hors-serie in quanto intende mettere a nudo l’enorme distanza tra la narrazione dominante occidentale (e principalmente europea) sul conflitto in Ucraina e la realtà materiale dei rapporti di forza economici e geopolitici che si stanno ridefinendo su scala globale.
In questi giorni si è tenuto l’incontro internazionale dei Brics+ che ha coinvolto 36 Paesi a Kazan, alla guida la Russia di Putin.
In questa estate infuocata, una possibile tempesta (non solo meteorologica) potrebbe abbattersi sul sistema finanziario globale.
All’inizio di marzo dello scorso anno, appena pochi giorni dopo l’invasione russa dell’Ucraina – mentre gran parte degli analisti di geopolitica mondiale si mostrava stupefatto dal tumultuoso precipitare degli eventi con il ritorno della guerra aperta nell’Europa dell’Est a più di 25 anni dalla fine di quella che mandò in pezzi la Jugoslavia – dalle lontane montagne del sud-est messicano, arrivò un pronunciamento netto.
Raramente un vertice dei Brics è stato seguito così da vicino. Perché Usa e Ue temono questa alleanza.
* A metà luglio l’Economist riportava una battuta su come in Cina si fosse passati da un mercato azionario che per la sua robustezza assomigliava a un toro (bull market) a uno che costituiva una trappola per orsi (bear market). In effetti fino a poco tempo fa le intemperie finanziarie cinesi venivano considerate passeggere dagli […]
Duri scontri si sono verificati quando il corteo ha deviato dal percorso autorizzato per dirigersi verso la sede dell’amministrazione locale di San Paolo e la polizia ha attaccato il manifestanti con proiettili di gomma e lacrimogeni (e arrestando almeno una persona). Il crescente costo dei trasporti pubblici è in contrasto con le necessità quotidiane della […]
di Ambrose Evans-Pritchard (Seppur opera di un conservatore, l’articolo dissipa i ritornelli ripetitivi di chi ci bombarda quotidianamente con notizie di fine della crisi e inizio di una ripresa. Un ottimismo della (s)ragione assolutamente infondato. Pritchard mostra bene la natura globale della crisi in corso e il nodo rappresentato da paesi emergenti, stufi di […]
Partiamo da quelle che possiamo definire le lotte nei Brics. Il primo elemento con cui ci dobbiamo confrontare è la situazione per certi versi rovesciata rispetto ad Europa e Nord America: in questo caso parliamo infatti di società non in recessione ma in crescita, dove più che di politiche di austerity è necessario parlare di […]