Proprio ieri, giovedì 19 gennaio, era prevista la prima giornata di sciopero generale contro la riforma delle pensioni di Elisabeth Borne, sesta riforma in trent’anni che vorrebbe aumentare l’età pensionabile da 62 a 64 anni e che ha avuto il pregio di accordare in un unico fronte contrario tutti i sindacati e diverse categorie e settori lavorativi.
Francia paralizzata ieri, giovedì 19 gennaio, dallo sciopero generale di tutti i sindacati contro la riforma delle pensioni, una prova di forza di Macron, con l’allungamento da 62 a 64 anni dell’età pensionabile come principale provvedimento, oltre a ridurre i regimi previdenziali speciali per una serie di grandi realtà (dalle Ferrovie alla società di gas ed energia), con contestuale riduzione delle tutele per i lavori usuranti.
In pochi giorni, un appello dei gilet gialli sui social network ha portato migliaia di persone giù nella capitale, con altre manifestazioni in diverse città della Francia. Un’impresa di questi tempi.
Ieri a Parigi la manifestazione organizzata dal Consiglio Democratico Curdo in Francia per celebrare il decimo anniversario dell’assassinio – avvenuto il 9 gennaio 2013 nella capitale francese per mano del MIT (servizi segreti turchi) – delle donne militanti curde Sakine Cansiz (Sara), Fidan Dogan (Rojbin) e Leyla Saylemez (Ronahi) e per chiedere verità e giustizia con lo slogan “10 anni d’infamia sono sufficienti, togliete il segreto investigativo!”.
Julien Le Guet, uno dei primi “ecoterroristi” in Francia? “Non dobbiamo metterlo nel titolo! “, scherza il portavoce del collettivo Bassines non merci. Dobbiamo questo termine a Gérald Darmanin, il ministro degli Interni, che intendeva criminalizzare gli oppositori dei progetti di bacino nelle Deux-Sèvres.
Dopo l’attacco, centinaia di giovani curdi e solidali si sono radunati attorno al Centro culturale dell’X arrondissement, dando vita a durissimi scontri con la polizia tra sanpietrini, lacrimogeni e cariche.
Mancano quasi due miliardi per finanziare il TAV in Val di Susa. La notizia imbarazzante è stata data ieri dall’imbarazzato neo-ministro delle infrastrutture Salvini durante la riunione della conferenza inter-governativa con il suo omologo francese, Clément Beaunne.
L’azienda, tra i leader in Europa nella fabbricazione di materiali di costruzione, è accusata anche di aver finanziato Daesh in Siria
Riceviamo e pubblichiamo volentieri questa serie di traduzioni che partendo dalle lotte contro il mega-bacino idrico a Sainte-Soline aprono il dibattito sull’interpretazione dell’ecologismo e su quali strategie per un’autonomia delle lotte. Ci pare un dibattito interessante che pone alcuni interrogativi con cui sarebbe utile interagire, intanto buona lettura!
La Cassazione francese rinvia di nuovo la decisione sull’estradizione di Vincenzo Vecchi. La Corte di Lione prenderà la decisione definitiva sul mandato di arresto europeo contro l’ultimo manifestante condannato per gli scontri al G8 di Genova. Gli avvocati della difesa: «Non è finita. Continueremo a combattere»