Riforma delle pensioni in Francia: nascita di un nuovo movimento?
Proprio ieri, giovedì 19 gennaio, era prevista la prima giornata di sciopero generale contro la riforma delle pensioni di Elisabeth Borne, sesta riforma in trent’anni che vorrebbe aumentare l’età pensionabile da 62 a 64 anni e che ha avuto il pregio di accordare in un unico fronte contrario tutti i sindacati e diverse categorie e settori lavorativi.
Paradossalmente questa riforma va a colpire maggiormente i lavoratori salariati con maggiori garanzie e migliori condizioni di lavoro, mentre per le fasce più basse della società le implicazioni sono meno visibili, l’obiettivo reale di questa riforma, inoltre, è l’allungamento del tempo di lavoro e, dunque, produttivo. E’ interessante inserire questo passaggio in un ciclo lungo che, dalla riforma del 2010 passando per quella del 2019, ha visto la nascita di movimenti di massa che ne hanno ostacolato le fasi precedenti.
Insieme a Fx compagno francese di Plateforme d’Enquete Militante, abbiamo analizzato le principali caratteristiche della riforma, le trasformazioni a livello sociale e dei soggetti attivi nelle differenti fasi della lotta e, infine, le possibilità e i ponti concreti di unire questa lotta con le istanze ecologiste oggi centrali anche in Francia.
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