7 gennaio: migliaia di Gilet Gialli a Parigi
… e migliaia di Forze di Polizia per soffocare la mobilitazione.
Tradotto da Contre Attaque
Grande incertezza incombeva su questa prima mobilitazione sociale dell’anno 2023. Grande ritorno dei gilet gialli? Rassegnazione in un contesto di precarietà generale?
Nessuno dei due, ma una presenza incoraggiante. In pochi giorni, un appello dei gilet gialli sui social network ha portato migliaia di persone giù nella capitale, con altre manifestazioni in diverse città della Francia. Un’impresa di questi tempi.
Il corteo era costantemente circondato e minacciato da un enorme apparato di polizia. Una trappola mobile, proibita dalla legge. C’è una dimensione totalitaria in questa pratica: tagliare fuori la protesta sociale dal resto del mondo. Avete il diritto di manifestare, ma isolati dalla popolazione da un cordone armato. Un “confinamento” dell’espressione di strada.
Questo sabato, i gilet gialli hanno mostrato grande dignità di fronte alle provocazioni, nonostante diversi lanci di gas. I cani da guardia del potere potranno parlare di una mobilitazione “debole”, perché al giorno d’oggi le lotte sono mediatizzate e prese sul serio solo quando accendono la rabbia.
Questa manifestazione dimostra che la rabbia c’è, e che la resistenza non è stata sconfitta, a pochi giorni dall’annuncio della riforma delle pensioni e in un contesto di estrema crisi sociale. Ci vediamo!
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