Chi vuole un ampliamento del conflitto? Chi vuole trasformare la carneficina di Gaza in una guerra regionale?
Uno sguardo al ruolo che il fondatore di WikiLeaks ha svolto nell’esporre la corruzione e le operazioni militari e nell’influenzare le dinamiche politiche nella regione del Medio Oriente.
Continuare a considerare quegli yemeniti, una minoranza che ha comunque una storia che risale all’VIII secolo, un “gruppo di fanatici ribelli” dal nome buffo sarebbe un imperdonabile errore, oltre che l’ennessima dimostrazione di una presunta arroganza eurocentrica che ha già fatto ridere (e piangere) abbastanza.
In questa intervista abbiamo chiesto al giornalista freelance Luca Foschi di farci un quadro della situazione in Libano, anche in rapporto agli alleati arabi.
L’omicidio mirato di Saleh Al-Arouri, alto dirigente di Hamas, a Beirut e l’attentato che è avvenuto in Iran durante la manifestazione per il generale Soleimani, con almeno 95 vittime, parlano chiaro rispetto alla stategia del governo di Netanyahu: la destabilizzazione del Medio Oriente al fine di coinvolgere USA ed UE in un conflitto regionale.
Sono ormai numerose le imbarcazioni commerciali in navigazione nel Mar Rosso, che vengono colpite da droni e missili lanciati dallo Yemen dai ribelli Houthi che avevano annunciato di fermare i mercantili diretti in Israele se non cessano i bombardamenti su Gaza.
Abbiamo tradotto questa intervista a Cemil Bayik apparsa su ANF News
L’uso improprio della retorica e delle autorità antiterrorismo stanno incoraggiando gli Stati autoritari, contribuendo a un regresso democratico e diminuendo la nostra sicurezza collettiva. In tutto il mondo, assistiamo a una pratica costante di abuso del linguaggio e delle leggi antiterrorismo per prendere di mira, mettere a tacere e danneggiare la società civile e […]
“Marmellata con laban” della fumettista libanese Lena Merhej raccontato da Maria Rosaria Greco, curatrice dell’edizione italiana e della rassegna Mediterraneo Contemporaneo: “Il fumetto diventa lo strumento ideale per esprimere con leggerezza e ironia il disagio più intimo, la memoria individuale e collettiva, ma anche la militanza, il dissenso” di Maria Rosaria Greco* Roma, 26 novembre […]
Riceviamo e pubblichiamo. La notte tra il 24 e 25 Aprile di un anno fa la zona di Karackok fu bombardata dall’esercito turco. Il comando generale dello Ypg fu distrutto dalle bombe, ci furono 30 martiri. Come molti internazionali ci trovavamo all’accademia dello YPG, alle 2 di notte fummo svegliati da un forte boato, solo a […]