InfoAut
Immagine di copertina per il post

3 Maggio contro Salvini a Modena: cosa succede al Novi Park

||||

Dalla pagina dello Spazio Guernica,  una valutazione della giornata di ieri

in cui la passerella elettorale del ministro leghista è stata guastata da plurime contestazioni nella città della Ghirlandina e nelle altre piazze emiliane e romagnole in cui si è presentato.

***

Centinaia di giovani hanno manifestato nella giornata di ieri (3 Maggio) il proprio dissenso alle politiche razziste e securitarie del ministro Salvini.
Cariche indiscriminate, lacrimogeni sulla folla, sequestri di persona, fermi e una forte e spontanea resistenza antifascista.
All’insegna dell’odio e della violenza la celere a suon di insulti razzisti e sessisti e minacce ai “ragazzini” (così definiti) ha creato il teatro perfetto di una giornata che rompe con la routine delle manifestazioni-contro e ha creato uno scenario inedito nella nostra città.

Ma cos’è davvero successo nella piazza antagonista?

Qualche giorno prima del 25 aprile il ministro degli Interni, il leghista Salvini, aveva annunciato la sua venuta in città. Una presenza intollerabile per chi, come noi, considera chi veicola odio, razzismo, suprematismo e sessismo e invoca repressione da posizioni di elevato potere, una presenza impossibile da ignorare o affrontare con l’indifferenza.
Una città che ha visto tante famiglie lottare per il diritto alla casa, lavoratori e lavoratrici battersi contro lo sfruttamento nelle aziende, migranti portare avanti lotte durissime per il rilascio dei documenti, ha una memoria storica, di parte, non compatibile con i messaggi spacciati a reti unificate dal leader della Lega. Ricordiamo inoltre che a Modena sta per riaprire il lager di via la Marmora (il Cpr) e che da settembre è iniziata una campagna contro questa struttura.

Veniamo a ieri. Appena arrivati al luogo di ritrovo del presidio siamo stati circondati e bloccati dalle forze dell’ordine. Cinque blindati, agenti della Digos, un battaglione di carabinieri e un reparto della polizia di stato, hanno prima iniziato a intimidire poi a sequestrare tutte le persone che iniziavano a riunirsi al Novi Sad per contestare Salvini, meno di trenta persone completamente accerchiate dai reparti di celere.

Un dispositivo imponente schierato a garanzia di una città che si vorrebbe unicamente comoda passerella per le campagne elettorali dei soliti partiti, gli stessi reparti che in questi mesi son più volte intervenuti a sgomberare i picchetti davanti ad aziende dove non si rispetta il contratto nazionale: Una questura che interviene per interessi precisi
Dopo innumerevoli episodi di violenza e intimidazione ai danni di giovani studenti e studentesse che volevano semplicemente raggiungere il presidio è partita la prima carica.

La prima di otto distribuite in circa quattro ore di sequestro dei manifestanti da parte delle forze dell’ordine.

Ciò che è accaduto in questo lasso di tempo racconta un episodio che, in questa città, rappresenta un notevole elemento politico.
Circa centocinquanta/duecento giovani usciti a quell’ora dalle scuole, che volevano unirsi alla piazza, hanno deciso di fronte alle violenze e alla prepotenza poliziesca di non lasciar correre: di reagire a violenza e soprusi.
Lanci d’oggetti, verdure, uova, bottiglie, qualche sasso da parte di chi guardava le violenze ripetute che stavano avvenendo, cordoni spontanei a difesa delle numerose cariche, una rabbia e una determinazione da parte di una giovanissima piazza antirazzista che hanno fatto di questa giornata un pomeriggio di riscatto .

Un compagno fermato (Davide un fattorino portapizze rilasciato qualche ora dopo) e un ferito lieve alla testa. Questo il bilancio che può vantare il nemico a fronte di una composizione giovanile che sempre più ha perso i riferimenti della vecchia politica e che è in grado di sviluppare forme di conflitto molto potenti, pezzi di sindacalismo operaio caricati dalle forze dell’ordine dopo aver richiesto la liberazione dei compagni e delle compagne rinchiusi/e dal cordone della celere.
Questi sono i primi dati politici su cui ci interessa ragionare nei prossimi giorni.

Per chiarire ciò che è accaduto veramente lanciamo una conferenza stampa domenica alle ore 11:00 presso il lab. Scossa in via Carteria n 49.

Inoltre rilanciamo per il pomeriggio di sabato prossimo, l’11 maggio, un momento assembleare e una serata di socialità sempre al parco Novi Sad, teatro della giornata di resistenza di ieri, nei quali incontrarci nuovamente e muovere nuovi passi di opposizione a cpr e chi fa propaganda sulla nostra pelle

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Antifascismo & Nuove Destredi redazioneTag correlati:

Modena

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Gino Libero! Free All Antifas

Abbiamo appreso che questa settimana il nostro amico e compagno Gino è stato arrestato in Francia, a Parigi, con un mandato d´arresto europeo.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Mantenere il sangue freddo, rimanere strategici, definire gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, acquisire forza, puntare al 2027.

Abbiamo tradotto questo contributo di Houria Bouteldja apparso su QG Décolonial per continuare ad approfondire quanto sta accadendo in Francia in merito alla costituzione di un nuovo Fronte Popolare per le prossime elezioni.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Per un sollevamento antifascista.

Abbiamo tradotto il documento redatto dal movimento Soulèvement de la Terre a proposito della fase storica che si sta vivendo in Francia, verso le prossime elezioni.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ilaria Salis è libera!

Ilaria Salis è libera: la polizia ungherese le ha tolto il braccialetto elettronico e rilasciato la documentazione della scarcerazione- Probabilmente lunedi 17 giugno il rientro in Italia

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Un fronte più salutare che popolare.

Traduciamo un commento da parte del collettivo francese Cerveaux Non Disponible rispetto alle elezioni per dare un quadro il più possibile composito di quali siano gli animi nei movimenti francesi a seguito della decisione di Macron.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Storia di Classe – 5 puntate speciali dedicate alla strage fascista, di Stato e della NATO di Piazza della Loggia a Brescia

In onda su Radio Onda d’Urto lo speciale di Storia di Classe dedicato alla strage fascista, di Stato e della Nato di piazza della Loggia, il 28 maggio 1974 a Brescia.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ilaria Salis: i Giuristi Democratici denunciano “nuove minacce dai neonazisti ungheresi”

Nuove minacce, stavolta dirette, dei neonazisti ungheresi contro l’antifascista ai domiciliari a Budapest.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ilaria Salis agli arresti domiciliari a Budapest. Accolto il ricorso degli avvocati.

Ilaria Salis può uscire dal carcere e andare agli arresti domiciliari a Budapest.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ignobile pestaggio di Chef Rubio a Roma

Gabriele Rubini, a tutti noto come Chef Rubio, è stato aggredito mercoledì notte davanti alla sua casa romana da almeno sei persone, che lo hanno pestato e insultato al grido di “Pezzo di merd*, così impari”.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria

La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le pesantissime condizioni di lavoro nell’industria delle carni a Modena

C’è un conflitto tra fornitori di manodopera che pagano i lavoratori a ore – come da contratti stipulati – e l’azienda con la quale i fornitori hanno accordi di produzione legati alla quantità di carne lavorata, di conseguenza l’aumento dell’intensità di lavorazione è giustificato per il raggiungimento di quel tot di produzione necessario a pagare i dipendenti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sorvegliare e punire, anche a sprezzo del ridicolo. Succede a Modena

Perché la digos spia due pensionati modenesi? La denuncia del Comitato Verità e Giustizia per i Morti di Sant’Anna

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Liberə Tuttə – Corteo anticarcerario a Modena 12/03

Domenica 12 Marzo – ore 14.00 | Piazzale Primo Maggio – MODENA

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Modena: sciopero provinciale Si Cobas per il maxi-processo Italpizza. In 66 alla sbarra

Il sindacato di base Si Cobas ha promosso per la giornata di ieri, lunedì 20 febbraio, a Modena, uno sciopero provinciale in occasione di una nuova udienza del maxi-processo Italpizza, che vede alla sbarra decine di operai, sindacalisti e solidali: 66 imputati per gli scioperi, vittoriosi, del 2018 e 2019 che costrinsero l’azienda a rinunciare […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

INCREDIBILE DECISIONE DEL TRIBUNALE DI MODENA: Italpizza è equiparata allo Stato, e il sindacato dovrebbe risarcirla come tale

Riprendiamo dalla pagina facebook del Si Cobas di Modena la notizia sull’assurda decisione del Tribunale, l’ennesimo precedente che si inserisce nella strategia di normalizzazione del dissenso sociale che sta diventando sempre più articolata a livello nazionale. Oggi, lunedì 3 ottobre 2022, nel corso dell’udienza preliminare per il maxi-processo Italpizza, il Tribunale di Modena ha preso […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MODENA: REPRESSIONE CONTRO I SI.COBAS, DAI MAXIPROCESSI ALLE RITORSIONI DELLA QUESTURA CONTRO CHI LOTTA

A Modena prosegue la repressione contro lavoratori e lavoratrici attivi nel sindacato di base e conflittuale Si.Cobas. Nella giornata di questo 6 dicembre 2021 si è tenuta la seconda udienza del maciprocesso  che vede imputati 86 lavoratori iscritti al Si Cobas per aver preso parte agli scioperi davanti ai cancelli della Alcar Uno, grande azienda […]