A La Sapienza non si passa
Doveva esserci un comizio di Forza Nuova a Piazzale Aldo Moro, è finita con migliaia di persone che lo hanno impedito prendendosi la piazza nonostante le intimidazioni della polizia.
Qualche decina di militanti fascisti si sono fatti una passeggiata scortati dalla camionette, sommersi dagli insulti dei passanti e abitanti della zona. L’università non l’hanno neanche vista da lontano, non un gran risultato per chi si professa “salvatore della patria”.
L’intransigenza e la determinazione delle migliaia di giovani, docenti, ricercatori che si sono mosse in corteo dall’interno della città universitaria fino a strappare Aldo Moro è stato l’elemento, non scontato e decisivo della giornata. Mimmo Lucano arrivando ad Aldo Moro ha preso parola davanti alle migliaia di giovani ed è stato poi accompagnato alla conferenza che ha visto una grandissima partecipazione.
Tra i fatti del Salone del Libro e quelli della Sapienza è stato messo un punto. Dove ci sono i fascisti non può esserci libertà di opinione. La Sapienza non è stata difesa dall’amministrazione universitaria, non dalle istituzioni democratiche, ma dal protagonismo e dall’attivazione degli studenti, dei ricercatori, dei docenti che fin da subito ci hanno messo la faccia e hanno reagito con decisione alla chiamata di Forza Nuova. La Sapienza è antifascista non per un caso fortuito ma grazie all’impegno quotidiano di chi in questi anni ha sempre messo in campo tutto il necessario per cacciare i fascisti. Oggi è stata segnata un’altra pagina di antifascismo importante
Di questo va preso atto e da questo bisogna ripartire.
Il Rettore Gaudio si è nascosto dietro frasi di circostanza, appellandosi a vaghi problemi di ordine pubblico. Un atteggiamento inaccettabile che è stato contestato lungo tutta la durata della giornata. Il tentativo del rettore di farsi bello davanti alle telecamere serve a poco, in questi giorni si è preso la responsabilità di essere indifferente rispetto a quello che stava accadendo.
D’altra parte l’operato delle forze dell’ordine è stato ancora una volta intimidatorio. Dalla militarizzazione della città universitaria chiudendo gli accessi di quasi tutti i cancelli, alle camionette e reparti schierati contro gli studenti. La rapida passeggiata concessa e coccolata dalla Questura è stata fermata dal presidio che si è spostato immediatamente in direzione dei fascisti. In fondo il Ministro Salvini aveva già dichiarato di voler garantire la libertà di espressione ai fascisti. Il dispositivo securitario posto contro gli studenti è stato completamente disinnescato. La grande partecipazione ha ridicolizzato il divieto di piazzale Aldo Moro annunciato al concentramento della minerva dalla polizia.
In migliaia hanno detto chiaramente che non ci sono divieti per chi l’università la vive.
Il convegno con Mimmo Lucano si è tenuto con una partecipazione straordinaria.
Di questa giornata ci teniamo stretti l’entusiasmo, l’energia e la forza che sono state messe in campo da tutte e tutti noi.
Avevamo promesso che Forza Nuova non sarebbe entrata nella città universitaria e che non sarebbe neanche arrivata ad Aldo Moro, e cosi è stato.
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