Firenze: omicidi fascisti
Partiamo dagli eventi. Due omicidi sono avvenuti in piazza Dalmazia, nella periferia nord di Firenze, mentre un terzo ambulante è rimasto ferito. Nel pomeriggio, altri due venditori senegalesi sono stati feriti nei pressi del mercato di San Lorenzo, in centro. In tutto sono tre i feriti tutti in condizioni gravissime.
Dopo i primi due omicidi la comunità senegalese carica di rabbia ha dato vita ad un corteo nella zona di piazza Dalmazia dove in circa in duecento, urlando “Vergogna, non si può morire così” e “Razzisti”, si sono diretti verso la Prefettura. Nel corteo la carica di rabbia è aumentata quando è arrivata la notizia del nuovo agguato in piazza San Lorenzo e così nei pressi della stazione di Santa Maria Novella il corteo ha gettato a terra qualche motorino, cartelli stradali e cestini dei rifiuti.
Il corteo è stato poi bloccato nei pressi della prefettura dove un esponente storico della comunità senegalese è stato ricevuto dal Prefetto che cercava di gestire la situazione. Anche se fuori, subito dopo l’incontro, la polizia caricava un gruppo di alcune decine di senegalesi, abitanti fiorentini che erano andati a portare la loro solidarietà e antifascisti della città.
Torniamo all’assassino. Gianluca Casseri, 50enne di Pistoia, simpatizzante di CasaPound come dichiarano gli stessi fascisti, che però si prodigano a dire che quel loro “simpatizzante” aveva disturbi mentali. Un simpatizzante con disturbi mentali che però aveva avuto la possibilità di scrivere più volte sull’Ideodromo, dove ci sono le linee teoriche del gruppo neofascista. Dagli esponenti di Casapound era stato apprezzato proprio per i suoi scritti di ammirazione al filosofo Ezra Pound, Julius Evola e Adriano Romualdi, storico e teorico del neofascismo italiano morto nel 1973 cui Casseri dedica un saggio pubblicato su Ideodromo di Casapound. L’assassino ha inoltre scritto libri di fantasy, tra questi «La chiave del caos» con Enrico Rulli, mentre recentemente si era prodigato a confutare le tesi di Umberto Eco sui protocolli dei Savi di Sion che proverebbero la congiura degli ebrei contro l’Occidente. È stato uno degli animatori del Centro Studi La Runa, il cui sito ha pubblicato molti suoi scritti che nella giornata sono stati rimossi dall’amministratore ma le cui tracce sono sempre presenti in rete. Fra l’altro il Centro Studi La Runa è pubblicizzato sul blog della Destra per Milano, di Jonghi Lavarini, fascista amico intimo di La Russa ora ripulitosi dentro il Pdl.
L’integrità di Casseri con il neofascismo italiano sembra più che una semplice simpatia e per questo, nonostante la vicinanza temporale ci rimanda ai pogrom di pochi giorni fa a Torino, probabilmente l’evento di Firenze ricorda molto di più la strage compiuta da Anders Behring Breivik in Norvegia. Non soltanto per la portata omicida, ma anche per i commenti che ne sono seguiti. Di Brevik nonostante le sue palesi e dichiarate adesioni alle ideologie neonaziste e sioniste si sentiva dire che era soprattutto un folle, come se in quelle culture politiche non fossero contemplati gesti simili. Oggi dell’assassino Casseri si cerca di dire le stesse cose negando palesi collusioni e i plausi avvenuti sul web dal mondo dell’estrema destra italiana.
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