Milano: l’antifascismo che ci piace
Ieri, Domenica 10 dicembre, nel quartiere popolare Stadera della zona sud di Milano era previsto un banchetto di propaganda razzista e xenofoba di alcuni esponenti di Forza Nuova (che in questo quartiere hanno una sede concessa loro dall’ente di edilizia popolare Aler).
Oltre che a fare propaganda apertamente fascista, il banchetto era destinato ad una raccolta firme per richiedere le case popolari soltanto agli italiani, una campagna politica che stanno portando avanti in diversi quartieri di Milano che cavalca la situazione di frammentazione alimentando la guerra tra poveri.
Un gruppo di abitanti del quartiere, compagni e solidali si è mosso con l’intenzione di non permettere la realizzazione del banchetto tentando un azzardo: anticipare i fascisti e farli desistere, cercando di mettersi nel luogo in cui doveva svolgersi la raccolta firme. Da subito, alla vista di bandiere e striscioni alcuni fascisti si sono messi a provocare le ragazze presenti, senza sapere che queste avrebbero risposto in maniera molto determinata! Dalle male parole si è passati ai fatti per fargli capire che non si era li per discutere. Un altro gruppo di loro vedendo ciò che stava succedendo, si è messo a correre con cinture e catene sperando di intimorire gli antifascisti, ma ciò che hanno ottenuto è solo tanta rabbia e determinazione nel respingerli.
La polizia in antisommossa è a quel punto intervenuta frapponendosi tra le due parti. Mentre quelli della digos si premuravano che gli esponenti di Forza Nuova stessero bene, permettendogli di continuare con le loro provocazioni, dall’altra parte il presidio si infoltiva e anche chi si trovava li per caso ha compreso immediatamente ciò che stava accadendo. Molti i solidali, numerosi i curiosi che si sono affacciati alle finestre e anche nel supermercato limitrofo alle casse si parlava di “fascisti e antifascisti”.
Neanche la neve ha fatto desistere il presidio antifascista ad andarsene e la giornata si è conclusa con un corteo per le strade del quartiere.
Il dato politico più importante è che dopo tanti anni di antifascismo sopito, un gruppo di ragazzi e ragazze coraggiosi ha dimostrato che davanti ai fascisti le parole stanno a zero e attaccarli è possibile. Giocare d’anticipo, azzardare e non aspettare il momento in cui arriva la polizia è importante per mettere in campo questa battaglia contro il fascismo, in tempi in cui questo fenomeno viene pompato mediaticamente dalla sinistra per egemonizzare l’antifascismo e depotenziarlo, portandolo su un piano di democratizzazione e dialogo come è di fatto l’eredità che noi giovani abbiamo ricevuto. Non ci stupiamo più del rapporto di confidenza e appoggio che questi gruppi hanno con partiti e polizia anzi è sempre più chiara la commistione tra loro, e non siamo voluti cadere nemmeno nelle provocazioni della celere che non vedeva l’ora di manganellare il presidio, per riscrivere un cliché visto e stravisto. I nostri nemici erano chiari davanti agli occhi di tutti e anche chi li difende. E’ necessario in questi tempi di campagne elettorali e politiche populiste ribadire la nostra presenza con ogni mezzo necessario e rispedire al mittente le provocazioni che cavalcano la guerra civile permanente che striscia nello stivale.
Per ribadire che non permettiamo ai fascisti di condurre le loro politiche nei quartieri popolari, nelle scuole e in città, domani (martedi NdR) 12 dicembre, in occasione del ricordo di piazza fontana, rilanciamo con una passeggiata che attraverserà le strade di Milano sud per raggiungere il corteo in centro. Ci troviamo in Piazzale Abbiategrasso alle 16.30. – https://www.facebook.com/events/151100235535113/
La strada è lunga ma non possiamo più indugiare!!
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