Modena, corteo antifascista
La questura di Modena infatti vuole vietare al corteo di manifestare per le strade del centro, cercando di confinarne il percorso alle sole zone periferiche della città.
Questa decisione sembra suggerire che l’unico antifascismo permesso e consentito in questa città debba essere quello che accetta di porsi sotto il vessillo delle istituzioni comunali e di appiattirsi sulle posizioni dei sindacati confederali e delle associazioni vicine ai partiti di governo. Secondo coloro che gestiscono l’ordine pubblico, non dovrebbe avere legittimità a comparire in città chi vuole portare per le vie del centro storico giovani e vecchi precari, lavoratori sfruttati italiani e stranieri, famiglie estenuate dalla crisi: una larga fascia di persone che non si riconoscono nelle politiche locali tanto quanto nel rigurgito fascista.
Per noi invece l’antifascismo è efficace se si nutre di lotte e dissenso sociale, se “disturba” proprio perchè raccoglie chi è insoddisfatto di questo sistema di sfruttamento e immobile autocelebrazione.
Rinnoviamo l’invito a tutti e tutte a incontrarci alle 14 in Piazzale Sant’Agostino per dimostrare a chi ci vorrebbe relegati dove “non disturbiamo” che la rabbia del blocco sociale meticcio per la presenza dei topi fascisti è più forte di ogni imposizione.
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