#Stopinvasione, corteo antirazzista a Milano
#stopinvasione da slogan di lancio della manifestazione leghista è diventato l’hastag che ha mobilitato migliaia di persone stanche delle politiche criminali e discriminatorie di cui la Lega Nord si è resa responsabile sia in Lombardia, sia come forza di governo con Berlusconi.
Il corteo è stato aperto da centinaia di studenti medi ed universitari, da occupanti di casa, da abitanti dei quartieri popolari stanchi dei biechi attacchi che il partito del Nord (che tra gli scranni dorati di Roma si trova completamente a suo agio) ha sempre costruito per catturare voti facendo leva sulle infondate paure di una parte del paese.
Lo stesso Paese che a livello europeo si fa promotore di operazioni securitarie come il Mos Maiorum, una vera e propria caccia al migrante istituzionalizzata e a spese della collettività, che oggi la Milano solidale e antirazzista ha indentificato come criminali!
In un’Italia dilaniata dalla crisi economica, dove ministri e Capi di Stato organizzano meeting provocatori sull’occupazione giovanile, la giornata milanese si inserisce nelle mobilitazioni che dal 10 ottobre, passando per il #16O, giornata di sciopero sociale e metropolitano, fino ad oggi hanno mostrato che opporsi all’arroganza di politici e padroni non solo è possibile, ma è soprattutto doveroso.
Gli stessi politici che dopo ogni tragedia nel mare Mediterraneo sfilano, regolarmente, in passerelle ipocrite e opportuniste per le strade di Lampedusa o che, come ha dichiarato lo stesso Salvini nella conferenza stampa indetta per la manifestazione di oggi, spiegano che potenziare la Fortezza Europa servirebbe a tutelare proprio coloro che perdono la vita in mare.
Oggi le strade gremite del capoluogo lombardo hanno dimostrato che le retoriche razziste e i tentativi di identificare nel più debole il responsabile delle proprie condizioni di miseria e impoverimento non attecchiscono più!
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.