8dic in Clarea. Fermarci è impossibile! [la diretta]
Ascolta Nicoletta durante il rientro a Giaglione (da Radio Black Out):
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ore 16.30: Dopo i fuochi d’artificio sparati dai NoTav non appena arrivati, continua il tira e molla all’imbocco del ponte della Clarea. Molte e molti i valligiani, soprattutto donne che in prima fila spingono per passare. Alcuni notav nel frattempo sono riusciti a oltrepassare il fiume, mentre plotoni di polizia sono piazzati non solo sugli argini ma in vari punti. A macchie, i notav si sparpagliano anche nei boschi. Chi è riuscito ad oltrepassare l’altra parte del fiume, sta costruendo dei ponticelli con tronchi per permettere di far passare altra gente. Continua nel frattempo il blocco sull’autostrada Bardonecchia-Frejus da parte dei notav a cui è stato bloccato il passo a Chiomonte.
ore 15.20: I jersey sono stati buttati giù. I migliaia di Notav continuano il loro percorso per raggiungere la Clarea. Ancora una volta, fermare i notav è impossibile.
ore 15.15: La manifestazione partita da Giaglione, composta da migliaia di NoTav, si sta avvicinando all’area della Clarea. In questo momento i notav sono all’altezza dei muri new jersey. Il tentativo di bloccare i notav è evidente ma, a riprova della loro determinazione, i manifestanti stanno aggirando i new jersey scavalcandoli e cercando di buttarli giù. I circa 200 notav che invece hanno pranzato a Chiomonte, risultano essere ancora in una fase di stallo, dopo il comportamento della polizia che ha deciso di bloccare il passaggio del sentiero che conduce in Clarea. Prosegue l’assemblea.
ore 14.30: La passeggiata Notav con partenza Giaglione è partita, in direzione Clarea. Mentre continuano ad arrivare altri notav rallentati dai controlli e dai blocchi sulle strade. Per quanto riguarda il fronte di Chiomonte, la polizia continua a rimanere sul ponte, impedendo ai notav di attraversarlo per prendere il sentiero che conduce in Clarea. Inoltre le forze dell’ordine sta rinforzando il blocco anche con reti metalliche, mentre i notav lì presenti sono in questo momento riuniti in assemblea.
ore 14.00: Da qualche minuto, un plotone di polizia è uscito dal cancello del cantiere, lato Chiomonte, posizionandosi sopra il ponte. In questo modo viene bloccato l’accesso al sentiero che conduce in Clarea. Dopo la grande militarizzazione per rendere più difficile il raggiungimento di Chiomonte o Venaus, questa nuova mossa, oltre a risultare ridicola, sembra voler fermare i NoTav o scoraggiarli nel raggiungere la Clarea. Per i momento la situazione è calma mentre non sembrano chiare le intenzioni della polizia.
Ascolta Aurelio, redattore di Radio BlackOut (da Radio BlackOut):
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ore 13.00: Un 8 dicembre di lotta inizia con una militarizzazione della valle abnorme, controlli, perquisizioni e pullman bloccati. Numerosi infatti sono i posti di blocco ai caselli autostradali e sulle statali.
Un pullman è stato bloccato al casello di Rivoli, e sono state effettuati controlli e perquisizioni tra cui foto ai documenti personali e foto individuali. A bordo sono stati trovati martelli pneumatici, trivelle e pale, il tutto rigorosamente di gommapiuma. Intanto si riferisce di 10 camionette all’altezza di Bussoleno in direzione del cantiere mentre più di un elicottero sta sorvolando l’area soprastante. Sconsigliata l’autostrada per raggiungere Chiomonte o GIaglione. Intanto i due pranzi previsti a Chiomonte e a Venaus vedono una grande partecipazione di donne, uomini e bambini.
Ascolta notav romani bloccati al casello di Rivoli (da RadioBlackOut):
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8 dicembre: non una celebrazione, ma una giornata per ribadire la nostra opposizione ad un’opera devastante ed inutile.
I danni che il cantiere ha già provocato sono evidenti.
Con un intollerabile abuso di potere la Procura della Repubblica esercita una vergognosa repressione nei confronti della nostra giusta lotta.
Tre minori coinvolti in un semplice volantinaggio segnalati ai servizi sociali, decine di misure cautelari per gli attivisti impegnati nelle mobilitazioni e infine il tentativo di impedire la nostra presenza a Chiomonte sequestrando il presidio.
Mobilitiamoci tutte e tutti
Giovani, anziani, famiglie e studenti per rispondere in modo unito e compatto a chi decide ogni giorno di impoverire le nostre vite e di devastare il territorio.
Il movimento NoTav
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