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Come ti distruggo il sistema sanitario contro i poveri: il caso della Spagna di Rajoy

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Ben 36mila persone in situazione di degenza o infermità potrebbero morire quest’anno senza giungere a ricevere una prestazione come conseguenza delle manovre che il Governo spagnolo prevede di approvare questo giugno andando a tagliere finanziamenti ai progetti appositamente rivolti dal Sistema sanitario.
Questa stima di morti incorre peraltro a persone che sarebbero già in lista di attesa per cure e altri servizi obbligatori per legge, mentre l’anno scorso sono state già ben 40mila le morti della stessa tipologia a causa dei tagli al settore.

Centoundici morti al giorno, più di tremila e trecento al mese.
Numeri da capogiro di una guerra sempre meno silenziosa,e sempre meno a bassa intensità, denunciati dalle associazioni di categoria che alzano il tono contro il Governo in mancanza di rappresentanze politiche in grado di fronteggiarlo o quantomeno con l’intento di dare battaglia su questo tema.
Nel paese che ha visto cinque anni fa importanti mobilitazioni di massa contro gli effetti dell’austerità sulla sanità e sulla salute in generale delle persone, si contano ora non solo le conseguenze delle passate riforme, ma la reiterazione di politiche tese ad escludere i meno abbienti da qualsiasi opportunità di accedere a servizi.

Un monito anche per chi, in Italia, ha a cuore un SSN degno e inclusivo rispetto alle politiche di neoliberalizzazione selvaggia che senza opposizioni dal basso possono prendere sempre più piede.

Qui il link ad un articolo in spagnolo sul tema.

 

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