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La comandante delle YPJ Biharin: adesso è giunto il momento di Girê Spî


Quale è la situazione recente a Kobanê, specialmente sul fronte orientale?

La nostra operazione in corso da molto tempo finora ha progredito in funzione della liberazione di Kobanê. Sul fronte occidentale e meridionale abbiamo raggiunto i confini precedenti che avevamo  prima dell’inizio della grande ondata di attacchi del 15 settembre.

Ora abbiamo anche raggiunto i confini sul fronte orientale. Stiamo avanzando in modo controllato perchè i villaggi di Cirne, Xane, Heri, Kendale e Serzori sono pieni di mine lasciate da ISIS. Le bande attualmente non sono presenti in questi villaggi, ma ancora non siamo entrati perchè un ingresso incontrollato potrebbe causare vittime. La parte dell’operazione per liberare Kobanê è stata completata e sarà seguita dalla fase per liberare Tel Abyad.

 

Uniremo i cantoni. Quale è l’importanza della liberazione di Girê Spî?

Stiamo facendo i preparativi per la fase Tel Abyad dell’operazione con l’intento di unire i cantoni di Kobanê e Cizîrê, dopo essere entrati nelle regioni che portano a Tel Abyad, oltre i confini di Kobane e per ripulire queste zone dai gruppi di ISIS e finalmente liberare Tel Abyad. Non trattiamo questa operazione solo da un punto di vista militare. Abbiamo anche lo scopo di liberare le popolazioni ridotte in schiavitù dalle bande di ISIS. Noi vogliamo liberare le zone ovunque in Siria dove ISIS ha sottoposto al proprio controllo le popolazioni e li fa oggetto di persecuzione e per permettere alla gente di governarsi liberamente. La liberazione di Tel Abyad, che è un importante roccaforte di ISIS e rompe il collegamento tra i cantoni di Kobanê e di Cizîrê, e l’unione dei cantoni impediranno ai gruppi di ISIS di lanciare i loro attacchi da questa regione su entrambi i cantoni. In aggiunta l’occupazione in corso di ISIS a Tel Abyad porta un serio embargo e l’accerchiamento del cantone Kobanê. In considerazione di tutti questi punti, la liberazione di Tel Abyad è di cruciale importanzKOBANÊ  – SEDAT SUR a sia per gli arabi che vivono nella regione che per le popolazioni che vivono nel cantone di Kobanê e Cizîrê. Per noi non fa nessuna differenza quali popoli vivono in queste regioni. Abbiamo solo l’obiettivo di liberare questa zona, per liberare i popoli dalla persecuzione di ISIS e per unire i nostri cantoni rimuovendo questa linea che separa i cantoni gli uni dagli altri.

 

Quale è la recente situazione dell’operazione in corso?

Stiamo continuando le nostre operazioni a Kobanê est in coordinamento con il cantone di Cizîrê. Ad oggi le nostre forze a Kobanê hanno fatto un progresso  fino a 10-12 chilometri verso Tel Abyad. La nostra operazione in direzione di Tel Abyad continuerà inoltre dalle altre linee sul fronte orientale. L’operazione di Tel Abyad non avanza su una sola linea, stiamo facendo progressi da molte linee. Come parte della nostra operazione a partire da Cizîrê, il Monte Kizwan e la città di Siluk (noi la chiamiamo città pur essendo grande almeno come un quartiere) sono stati liberati. Secondo i più recenti rapporti che ho ottenuto, le nostre forze hanno preso sotto il loro controllo la strada tra Raqqa e Tel Abyad. Questa strada che i gruppi di ISIS stavano utilizzavano per portare rinforzi, ora è stata tagliata fuori.

 

Qualsiasi sostegno a ISIS d’ora in poi verrà considerato come fatto dallo stato turco. Le bande ISIS hanno qualche altra strada sotto il loro controllo per portare i loro rinforzi?

Oltre questa linea non è possibile per i gruppi di ISIS consegnare alcun rinforzo. Oltre a diversi villaggi, dove non possono ottenere rinforzi significativi, il valico turco è l’unico punto in cui ISIS può ottenere rinforzi. Qualsiasi tipo di supporto e l’aiuto logistico fornito ai gruppi di  ISIS d’ora in avanti verrà considerata come permesso dal confine turco a causa del fatto che i gruppi non hanno altro modo per farlo. Come abbiamo visto di persona e anche all’inizio attraverso la stampa, lo Stato turco sta fornendo a ISIS ogni tipo si supporto. Se capita ancora una volta che lo Stato turco aiuta i gruppi di ISIS attraverso il valico di frontiera di Akçakale, dovra sicuramente renderne conto. Lo Stato turco ha dato tutto il sostegno possibile alle bande quando hanno attaccato Kobanê. Questo è stato dimenticato. E se fornisce ancora una volta un supporto simile, non potremo mai accettarlo.

 

Come è il morale dei combattenti delle YPG/YPJ?

Sono stata testimone di questa guerra per molto tempo, ma non ho mai visto prima l’attuale morale e entusiasmo tra i combattenti. L’emozione e l’entusiasmo acquisito con la liberazione di Kobanê è diventato eterno con l’inizio dell’operazione Tel Abyad. Ogni combattente è molto desideroso di unirsi alla battaglia in prima linea per liberare Tel Abyad. Credo che le parole non riusciranno a esprimere la motivazione dei combattenti. Decine di compagni con cui abbiamo combattuto hanno sognato di prendervi parte nell’operazione di Tel Abyad. Moli di loro sono caduti o sono rimasti feriti e non possono prendere parte a questa operazione. Posso dire che questo desiderio è avvertito da tutti i compagni che partecipano adesso all’operazione. Siamo lieti di rendere il loro desiderio reale, ma anche profondamente feriti per la loro assenza.Tutta la nostra pianificazione, la determinazione e l’approccio si basa sul desiderio di essere degni dei compagni e dei martiri che abbiamo lasciato alle spalle.

 

I media turchi, in particolare quelli vicino all’AKP, stanno diffondendo reports secondo cui i turcomanni e le popolazioni arabe della regione sono state sfollate a causa delle YPG / YPJ. Cosa avete da dire a questo proposito?

Non molti curdi sono rimasti a Tel Abyad, soprattutto dopo che è iniziata l’occupazione di ISIS. Al momento sono le popolazioni arabe e turcomanne che vivono in queste zone. La nostra filosofia non include la negazione o l’esclusione di qualsiasi popolazione di questa regione. Il nostro obiettivo è di creare zone libere dove tutti possono rappresentare se stessi. Come abbiamo detto prima, quello che ci proponiamo con l’operazione di Tel Abyad è quello di fare in modo che tutti i popoli vivano in un ambiente democratico.

 

I combattenti di Burkan al Firat sono figli del popolo arabo. Burkan Al Fırat, con cui conducete operazioni congiunte per la liberazione di Tel Abyad, in ogni caso è composto da combattenti arabi?

Vero. Burkan Al Fırat è principalmente fatto da arabi. I suoi combattenti sono figli del popolo arabo. Lo scopo delle nostre operazioni, non è quello di indirizzare i popoli arabi e turcomanni di questo territorio, ma al contrario, per creare una vita libera ed uguale insieme a loro. La costituzione del nostro cantone prevarrà anche per i popoli che vivono qui e che otterranno uguale rappresentanza nei nostri cantoni, conducendo una vita libera con le loro identità e culture. Nessuno deve avere dubbio su questo. I vari popoli e gruppi di fede, ora nel cantone di Cizîrê,  vivono in uguaglianza e fraternità. Il modello applicato nel cantone di Cizîrê sarà riconosciuto  anche a  Tel Abyad e in tutte le zone dove sono presenti le YPG/YPJ. Questi popoli che sono stati resi schiavi attraverso le persecuzioni di ISIS stanno sostenendo le nostre attività e  i popoli arabi e turcomanni che adesso si sono riversati al confine sono in fuga dalle crudeltà di ISIS.

 

Infine, che cosa vorresti dire per quanto riguarda la vittoria conseguita da HDP nelle elezioni nel Kurdistan del nord?

Ci congratuliamo con la vittoria dell’HDP e risponderemo con la liberazione di Tel Abyad. L’importanza della vittoria HDP per la libertà e la fraternità dei popoli è grande come l’importanza della liberazione di Tel Abyad per la libertà dei popoli. Noi commemoriamo anche le vittime del sanguinoso attentato ha avuto come obiettivo il raduno dell’HDP prima delle elezioni e auguro una pronta guarigione ai feriti. Ribadiamo il nostro impegno a rimanere fedeli ai nostri martiri e migliorare la lotta. Il successo dell’HDP nel superamento dello sbarramento è stata la risposta più significativa per i nostri martiri. Cercheremo anche di essere degni della loro memoria liberando Tel Abyad. Su questa base, salutiamo tutti i popoli del Kurdistan del nord e della Turchia, Amed in primo luogo e mi congratulo con loro per la vittoria.

KOBANÊ  – SEDAT SUR

 

da retekurdistan

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