Le (non) proposte del Ministro Lupi e le ragioni dell’assedio
La leggerezza con cui il Ministro Lupi ha snobbato le ragioni portate dai rappresentanti del movimento di lotta per la casa la scorsa settimana, sono emblematiche dell’atteggiamento delle istituzioni centrali di fronte a quella che emerge, giorno dopo giorno, come una delle contraddizioni sociali più evidenti e palpabili di questi tempi di crisi.
A poche ore dall’incontro Stato/Regioni/Provincie/Comuni cui il ministro ha demandato le decisioni politiche circa la sfida posta dalla lotta per il diritto all’abitare, emergono però già anche le non-proposte di chi pensa che ad essere tutelati, debbano essere soprattutto gli interessi dei costruttori e dei grandi immobiliaristi (a scapito di decine di migliaia di famiglie che versano in condizioni di emergenza abitativa): le proposte che il ministro ha fatto finora ventilare riguardano la possibilità di un ampliamento della soglia di “morosità incolpevole” (come se ci fosse una colpa nel non potersi permettere il pagamento di un affitto!) con il rifinanziamento di un fondo affitti e un voucher affitto che consenta la prosecuzione del contratto di affitto solo alle famiglie in gravi difficoltà. Si parla di stanziare centinaia di migliaia di euro (senza precisare dove verranno presi) pur di non toccare le tasche dei palazzinari!!
La riproposta di una nuova giornata di assedio si rende a questo punto necessaria per condizionare dall’esterno le molto modeste proposte del minsitro Lupi e le pilatesche prese di posizioni a favore di una moratoria invernale avanzate formalmente da diversi sindaci di grandi città. Non potendosi accontentare delle buone intenzioni dichiarate di qualche sindaco, i movimenti tornano dunque in piazza.
Con Luca Fagiano, del Coordinamento di lotta x la casa di Roma, commentiamo le proposte del ministro e presentiamo le intenzioni della giornata di domani:
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Con Simone di Prendocasa Pisa facciamo invece qualche ragionamento sulle possibilità di percorsi territoriali che a partire dalla lotta per la casa, provano a investireanche i errenid ei servizi e della riconquista di spazi di agibilità politica nei quartieri, contro la governance PD-ina della crisi. Viene qui portato l’esempio di Sant’Ermete
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Per saperne di più: Contestato l’assessore alla casa dagli abitanti di Sant’Ermete
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Intanto, gli sfratti continuano a succedersi come uno stillicidio…
A Palermo, dopo la notte passata in tenda, c’è stato nel pomeriggio di oggi un presidio delle famiglie sgomberate ieri da via Calvi fuori dal Comune. Con loro compagne e compagni del centro sociale “Anomalia”. L’intenzione è quella di restare in presidio permanente fino a quando non avranno ottenuto risposte e soluzioni dal sindaco Orlando. Una delle persone sgomberate ha anche iniziato lo sciopero della fame.
Sentiamo il racconto di Emiliano sullo sgombero di ieri:
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Questa mattina invece è stato effettuato uno sfratto a sorpresa a Roma nel quartiere Centocelle. A finire in mezzo a una strada è stata la famiglia di Kader, con i suoi 3 bambini. La moglie, Samia, per lo shock e la tensione è stata ricoverata al policlinico Casilino. Nel pomeriggio è arrivata una soluzione considerata dignitosa da Kader: andranno a stare in un residence in attesa di un alloggio definitivo. Ma la mobilitazione non si ferma.
Sfratti, resistenze e rinvii hanno contarddistinto innsomma anche questa giornata mentre domani molte persone porteranno un nuovo assedio ai palazzacci…
Su questi argomeni, vedi anche lo speciale di Radio Onda d’Urto: CASA E REDDITO: 24 ORE ALL’ASSEDIO DI PALAZZO CHIGI. OGGI LOTTE A BRESCIA, MODENA, PALERMO E ROMA
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