InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pro-life contro la 194: chi sono gli uomini che odiano le donne

||||

Nell’ultima settimana si è aperto un dibattito intorno al diritto all’aborto. Il 22 maggio si celebreranno i 40 anni dalla legge 194, conquistata con le lotte femministe che hanno diviso il Paese.

Cosa succede…

Il 3 aprile a Roma l’onlus ProVita ha affisso un manifesto lungo 11 metri con scritto “Tu eri così a 11 settimane.. Ora sei qui perchè tua mamma non ha abortito”. La sindaca Raggi, in seguito a numerose proteste, lo ha fatto rimuovere il 6 aprile.
Il 7 aprile Forza Nuova si presenta alla Casa Internazionale delle Donne con lo striscione “194 strage di Stato”.
L’11 aprile ProVita ha fatto una conferenza stampa al Senato “Per la salute delle donne. Le gravi consegue nze dell’aborto sul piano fisico e psichico”, sostenuta dalla Lega e da Fratelli d’Italia, presente anche Isabella Rauti oltre a diverse leghiste. L’associazione onlus ProVita nonostante si presenti come apartitica e apolitica è legata a doppio filo coi fascisti ultracattolici di Forza Nuova. Il presidente Toni Brandi è storico amico di Roberto Fiore, i cui figli sono uno portavoce, le altre curatrici editoriali.

Dopo una campagna elettorale giocata sul corpo delle donne continua l’attacco alla libertà di scelta e autodeterminazione. Siamo nel 2018, a quarant’anni dalla conquista dell’aborto legale nel nostro Paese (per quanto la legge 194 abbia in sè intrinseche problematicità: obiezione di coscienza in primis), e l’attacco alla vita e alla scelta delle donne è quotidiano. Come quarant’anni fa il paese è spaccato in due.
Al di là delle retoriche democraticiste del PD il Family Day era inserito in questo clima di criminalizzazione della non maternità, così come il bonus bebè la monetizzava una tantum. La destra e i fascisti tra discorsi pseudo scientifici e la mistificazione dell’attenzione per la salute delle donne, portano avanti un oscurantismo degno della peggiore chiesa cattolica. Una propaganda che rimette al centro ruoli di genere ottocenteschi con la donna madre a tutti i costi, angelo del focolare la cui unica realizzazione è crescere dei figli e amare un marito.
Nessuno di questi moralisti benpensanti parla delle donne che vengono licenziate perché decidono di avere una maternità, o perché mamme senza nessuna agevolazione sugli orari di lavoro. Nessuno parla dei ricatti delle multinazionali sul lavoro delle donne ai limiti di una nuova schiavitù, della drammatica situazione degli asili nido e delle scuole, della totale assenza di agevolazioni per le famiglie o le madri singole. La maternità non è un obbligo: è una scelta e una lotta.

Su e oltre la 194…

“In Italia su 94 ospedali con un reparto di ostetricia e ginecologia, solo 62 effettuano interruzioni di gravidanza; cioè solo il 65.5% del totale”: i medici obiettori sono più del 70%, con picchi dell’80% al sud. Si diffondono associazioni prolife che terrorizzano le attesa in ospedali e consultori già ostili. L’obiezione prevista dalla 194 lede l’autoderminazione delle donne, le costringe in una spirale di umiliazione e colpevolizzazione. La de-ospedalizzazione dell’aborto attraverso le pillole abortive e l’interazione con i consultori territoriali è una chimera.
Poter avere la prescrizione della pillola del giorno (o dei cinque giorni) dopo è una guerra, così come la contraccezione gratuita è un miraggio. Basta guardare la mappa di Obiezione Respinta per avere un’idea della situazione.

Totalmente assente ogni forma di educazione alla sessualità e alle differenze. La violenza di genere può darsi in una colpevolizzazione delle scelte riproduttive grazie a questo clima culturale e politico in cui il dipartimento delle Pari Opportunità ha stanziato 11milioni di euro per la comunicazione contro la violenza sulle donne di cui 200mila euro sono finiti a una decina di centri cattolici, i restanti ripartiti tra associazioni sportive e calciatori. Mentre i centri antiviolenza aspettano ancora i fondi del 2018. Aumentano i consultori cattolici che ricevono finanziamenti a pioggia mentre quelli laici sono ai limiti della chiusura e ai centri antiviolenza arrivano poche briciole.
Nonostante questo, i dati parlano chiaro, negli anni abbiamo assistito ad una riduzione delle interruzioni di gravidanza, da circa 235 mila nel 1983 a 85 mila nel 2015.
Eppure le donne sono trattate come bambole incoscienti, da “mettere al corrente” di ciò che fanno in modo da poterle dissuadere e colpevolizzare. Perché un embrione è più importante di una vita, se questa vita è di una donna.
La situazione diventa ancora più grave nei casi di aborto terapeutico, circostanza in cui Valentina Milluzzo, è morta a 32 anni tra dolori atroci. I medici del reparto, tutti obiettori, non hanno somministrato i farmaci che l’avrebbero salvata per non nuocere ai feti, rifiutandosi di fatto di interrompere la gravidanza. A quarant’anni dalla 194 c’è ancora tanto da conquistare e nulla può essere dato per scontato.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

aborto

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Palantir comincia la guerra civile nella difesa americana

Nei racconti di Tolkien i Palantir sono le pietre veggenti e vedenti presenti nel Signore degli Anelli il cui nome significa “coloro che vedono lontano”. di Nlp da Codice Rosso In linea con il testo “Magical Capitalism”, di Moeran e De Waal Malefyt, che vede il magico delle narrazioni come un potente strumento di valorizzazione del brand […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Alle radici dell’”offerta di jihadismo” – intervista a Saïd Bouamama

Ripubblichiamo questa intervista di qualche anno fa, realizzata qualche mese dopo gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi, per fornire un elemento di approfondimento in vista dell’incontro che si terrà a Torino con il militante e sociologo Saïd Bouamama, il quale ha partecipato ai movimenti antirazzisti in Francia e alle lotte legate all’immigrazione. In particolare, il tema qui affrontato risulta molto attuale nell’ottica di affrontare la questione del razzismo e del neocolonialismo a partire dalla materialità delle condizioni dei quartieri popolari nella crisi sociale della nostra epoca.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Autonomia differenziata: rompere la solidarietà per liberare ancora la ferocia del mercato

Quando si parla di Autonomia Differenziata il rischio è quello di credere che dietro questa formulazione si nasconda nient’altro che il secessionismo leghista della prima ora agghindato in chiave “riformista”. In realtà quanto abbiamo di fronte è ben più complesso ed attuale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Le capacità diagnostiche dell’IA ed il capitalismo dei big data

Il cammino dell’innovazione tecnologica è sempre più tumultuoso e rapido. Lo sviluppo in ambito di intelligenza artificiale è così veloce che nessun legislatore riesce a imbrigliarlo negli argini delle norme. Stai ancora ragionando sull’impatto di ChatGPT sulla società che è già pronto il successivo salto quantico tecnologico. da Malanova.info In un recente studio del 28 […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Controsaperi decoloniali: un approfondimento dall’università

n questo momento storico ci sembra inoltre cruciale portare in università un punto di vista decoloniale che possa esprimere con chiarezza e senza peli sulla lingua le questioni sociali e politiche che ci preme affrontare. Sempre più corsi di laurea propongono lezioni sul colonialismo, le migrazioni e la razza, ma non vogliamo limitarci ad un’analisi accademica: abbiamo bisogno dello sguardo militante di chi tocca questi temi con mano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Aborto libero, sicuro e gratuito!

Sabato 28 settembre, in occasione della giornata internazionale per l’aborto sicuro, in Piemonte in tant3 ci mobiliteremo su tutto il territorio contro le politiche regionali che da anni sposano obiettivi antiabortisti, retrogradi e lesivi della libertà di scelta.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

No agli antiabortisti nelle strutture pubbliche!

Giovedì 11 luglio alle ore 12 si terrà una conferenza stampa davanti all’Ospedale Sant’Anna a Torino (ingresso via Ventimiglia) organizzata dal Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure – Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Piemonte. La crociata del centrodestra contro l’aborto

Due milioni e 340 mila euro per finanziare le associazioni antiabortiste in Piemonte. Li ha stanziati il governo di destra della Regione Piemonte dal 2022 ad oggi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Sui nostri corpi decidiamo noi.

Il 25 maggio in tutta Italia scenderemo in piazza contro l’ennesimo attacco all’aborto svolto da questo Governo, non a caso in contemporanea a fortissimi attacchi verso le persone trans+

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Aborto: il convegno promosso dalla Lega a Montecitorio e’ “l’ennesimo tentativo di normalizzare l’antiabortismo nel nostro paese”

Martedì 23 gennaio, nella sala conferenze della Camera dei Deputati, si è tenuto il convegno antiabortista organizzato dal Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli e promosso dalla Lega.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Salone del libro Torino: interrotto intervento della ministra Roccella.

Interrotto l’intervento della ministra per la famiglia, Eugenia Roccella, nel padiglione della Regione Piemonte, da parte di diversi movimenti di Torino, da Extinction Rebellion a Non Una di Meno. “Siamo di fronte alla cecità di un governo che continua a investire in combustibili fossili e in politiche volte a restringere il diritto all’aborto” dichiarano le persone presenti. Molte le attiviste pedinate e perquisite senza motivo. Striscioni e sit-in anche all’esterno del Salone.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Ancona: marea transfemminista per l’aborto libero

In migliaia nel capoluogo marchigiano per un aborto libero, sicuro e gratuito per tuttə.

Immagine di copertina per il post
Culture

Spazi Sociali 2023 – Il giornale del Network Antagonista Torinese

Questo Primo Maggio come da tradizione è stato diffuso il volantone “Spazi Sociali”, il giornale del Network Antagonista Torinese. Al centro dell’edizione di quest’anno la questione della guerra e della crisi sociale, ma anche la libertà d’aborto e gli attacchi giudiziari ai movimenti sociali.