Roma, #15M: 5000 in corteo. Quando l’ingiustizia si fa legge ribellarsi è giusto!
Il corteo è terminato intorno alle 20 sotto il ministero della Giustizia, dove si sono susseguiti gli interventi delle tante realtà e movimenti che hanno animato la giornata di oggi e il dibattito di ieri e che hanno rilanciato tutti assieme verso i prossimi appuntamenti della fitta agenda di lotta primaverile, in particolare la mobilitazione nazionale del 12 aprile.
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Dopo il partecipato e ricco dibattito nazionale “Legalità vs legittimità” tenutosi ieri pomeriggio, la due giorni romana è proseguita oggi con una giornata di iniziative per le strade della capitale.
La mattinata si è aperta alle 12 con le quattro piazze tematiche dislocate per Roma che hanno portato temi e lotte differenti, da quello del sistema carcerario a quello dei migranti e della libertà di movimento (in continuità con le mobilitazioni contro i Cie delle scorse settimane), dalle lotte contro le devastazioni ambientali a quelle contro austerity e privatizzazioni.
Successivamente le varie piazze sono poi confluite tutte a Piramide, dove alle 15 era fissato il concentramento per il corteo nazionale lanciato con lo slogan “Quando l’ingiustizia si fa legge, ribellarsi è necessario“. Una manifestazione pensata non come momento rituale contro la repressione, bensì in continuità con la giornata dislocata nei territori dello scorso 22 Febbraio, un momento di lotta in cui riaffermare il diritto al conflitto da parte dei tanti movimenti sociali che quotidianamente si battono contro impoverimento, devastazioni, sfratti, reclusione e criminalizzazione dei migranti.
Nonostante alcune provocazioni da parte delle forze dell’ordine – che hanno fermato e trattenuto due pullman provenienti da Napoli che stavano raggiungendo il corteo (ottenendo come bottino semplicemente il sequestro di qualche casco e l’identificazione dei compagni a bordo…), nel pomeriggio 5000 persone si sono mosse in corteo verso la meta annunciata del ministero della Giustizia.
Ascolta il collegamento dalla piazza con Irene dei Bpm (Radio Onda d’Urto):
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La manifestazione è tuttora in corso e poco fa il corteo è arrivato sotto il (blindatissimo) carcere di Regina Coeli al grido di “Liberi tutti, Libere Tutte!”.
Seguiranno aggiornamenti.
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