InfoAut
Immagine di copertina per il post

Urania: 60 anni di intelligenza

Il secondo romanzo, Il lastrico dell’inferno (fatto, secondo il proverbio, di buone intenzioni), era ambientato in un’epoca futura meno remota. Vi veniva inventata una forma di condizionamento psichico capace di provocare allucinazioni a chiunque fosse sul punto di commettere un crimine. Solo che della tecnica si impadronivano alcune multinazionali, e la applicavano a chi stesse per comperare le merci di un concorrente. In tal modo il mondo si suddivideva in spicchi, dominati ognuno da una corporation e chiusi alle merci rivali. Il romanzo narra la storia di un giovane che non è stato condizionato, e vaga tra le diverse aree mercantili alla ricerca di ribelli come lui.
Leggevo tutto ciò nel 1963, e chi ricordi com’era l’Italia allora capirà la mia felice sorpresa. Nella narrativa corrente, benché stilisticamente più rifinita, c’era poco che somigliasse a tematiche così vaste (pur essendo ancora bambino, rifiutavo i testi concepiti per la mia età). Diventai un lettore affezionato di Urania, mi procurai i numeri arretrati e, col poco che avevo in tasca, quelli in uscita. Fu una lotta durissima e clandestina. Gli insegnanti – ricordo in particolare una professoressa di italiano, al ginnasio – le ritenevano letture scadenti e diseducative. La suddetta docente arrivò a telefonare ai miei genitori per metterli in guardia. Leggevo Urania, ero sulla via della perdizione (in realtà leggevo molto altro, ma non contava).
Quali le colpe della fantascienza? 1) trattava di cose non vere; 2) faceva paura.
In effetti ambedue i capi di imputazione erano fondati. Per fare un esempio, i due romanzi di Damon Knight che ho citato (scritti negli anni Cinquanta) non narravano fatti reali. Lo sarebbero diventati, quale problematica, un ventennio dopo. E la paura c’era, di fronte all’ignoto totale che incombeva su un undicenne italiano riguardo al futuro. Rimasi a lungo paralizzato davanti a un titolo: L’incubo sul fondo, di Murray Leinster. Mi spaventava, non osavo sfogliarlo (quando lo lessi, finalmente, risultò una boiata). Teniamo presente che, in quell’epoca, la gente sveniva di paura alla visione del film La mummia, con Peter Cushing e Christopher Lee.
Un brivido, non tanto di terrore quanto di vertigine, percorse tutta la mia adolescenza e incise senza dubbio sulla mia formazione. Anche le storie più povere e banali contenevano a volte uno spunto geniale, un’idea inquietante, un risvolto sorprendente che induceva a riflettere. Con autori come Philip K. Dick, il mio favorito, si toccava il terreno filosofico; con James Ballard la pura letteratura; con lo scrittore trotzkista Mack Reynolds la critica sociale più aspra e pungente. Né posso dimenticare che fu su Urania che conobbi per la prima volta Mikhail Bulgakov, grazie al racconto Terrore sul kolkhoz (in seguito noto come Le uova fatali).
Ma non voglio soffermarmi su autori noti e meno noti, a me graditi oppure sgraditi. La collana, in confezione non sempre degna (era pessima abitudine di Fruttero e Lucentini accorciare i romanzi per adattarli al numero di pagine ridotto), sprigionava nel suo assieme un senso di libertà dovuto alla moltiplicazione dei futuri possibili, alla nozione di alternativa.
Poi arrivò il giorno del 1994 in cui io stesso fui pubblicato da Urania, evento che cambiò la mia vita. Ma già i mitici fascicoli bordati di bianco, da decenni, avevano modificato il mio modo di pensare, di interpretare il reale, di sognare – in una parola, il mio modo di esistere.

 

Valerio Evangelisti

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump all’attacco dell’America Latina con la scusa della “guerra alla droga”

La tensione nei Caraibi ed in America Latina si fa sempre più alta. Alcune note per comprendere quanto sta succedendo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Gaza, un futuro di controllo della AI che ci riguarda

Se andiamo a leggere i piani di controllo dell’ordine pubblico prefigurati per la nuova amministrazione di Gaza, vediamo come questi convergano sulla previsione di un modello di sicurezza basato sull’integrazione di Intelligenza Artificiale (IA), robotica avanzata e sorveglianza aerea.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Un opuscolo su riarmo, genocidio e logistica della guerra

Ripubblichiamo un opuscolo realizzato dall’assemblea cittadina torinese STOP RIARMO.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Colonialismo accelerato: un piano contro la Palestina

Qual è la logica del piano Trump su Gaza? La costruzione di spazio meticolosamente controllato e depoliticizzato, cioè pacificato, per la circolazione, il consumo e la produzione del capitale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il bluff dell’ intelligenza artificiale

Perché la bolla speculativa è solo la punta dell’iceberg di un piano per consolidare il potere.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’ottavo fronte: la Cupola di Ferro Digitale di Israele e la battaglia narrativa

Mentre i suoi militari bombardano Gaza, nonostante l’accordo per un cessate il fuoco, Tel Aviv lancia un’offensiva parallela su internet volta a mettere a tacere le narrazioni della Resistenza, manipolare le percezioni globali e riprogettare la memoria digitale dei suoi Crimini di Guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché Trump vuole “salvare” Milei

Swap multimilionario del Tesoro Usa in cambio dell’impegno a cacciare la Cina dall’Argentina. Sospetti di fuga di fondi speculativi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché la Silicon Valley sostiene Trump

Nei racconti della Silicon Valley scritti da sé medesima, tutti disponibili in rete o in libreria, si legge di un capitalismo eccezionale, guidato da uomini fuori dal comune.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo storico israeliano Avi Shlaim ha abbandonato il sionismo molto tempo fa. Ora è al fianco di Hamas

Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Hamas incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.