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1 maggio ad Atene: Exarchia resiste!

Le piazze ad Atene si dividono in due, come di consueto per la festa dei lavoratori. Da una parte i sindacati istituzionali, dall’altra il movimento composto dai collettivi universitari, i sindacati di base, i gruppi autonomi e quelli anarchici. Decine di migliaia di persone ad entrambe i cortei, ma a causa di alcuni presidi fascisti in citta’ molti gruppi sono dovuti rimanere nei propri quartieri per difendere le occupazioni. I fascisti, infatti, in Grecia operano braccio a braccio con la polizia, le loro manifestazioni odierne sono servite a depotenziare il corteo autorganizzato che solitamente conta sulle diecimila presenze. Nonostante questo, il corteo compatto e con un imponente servizio d’ordine e’ riuscito a concludersi nel quartiere roccaforte di Atene, Exarchia. Numerosi giovani hanno incominciato a riempire le bottiglie di materiale infiammabile andando a colpire la polizia che presidiava i confini del quartiere. Ore di scontri hanno tenuto impegnata la polizia greca che si e’ vista piovere addosso pietre, bottiglie incendiarie e bombe carta. I riots erano composti principalmente da giovanissimi, alcuni anche tredicenni, coetanei di Alexis, ucciso due anni e mezzo fa dalle forze dell’ordine, mentre gli abitanti piu’ anziani del quartiere supportavano i ragazzi dai palazzi o dai bar, alcuni persino ricoverandoli con limoni e liquidi antiurticanti.

Numerosi altri focolai nel resto della Grecia, porti bloccati a Patrasso e manifestazioni in altri grandi citta’ come Salonicco. Dopo i grandi cortei e le rivolte degli ultimi scioperi generali, segnati purtoppo dalle morti del 5 maggio 2010 causate da un incendio all’interno di una banca, le proteste non accennano a diminuire. Scontri impressionanti sono avvenuti nell’ultimo mese tra la polizia e la popolazione di Karatea, paese di dieci mila abitanti a 40 chilometri da Atene, contro la costruzione di una discarica.

Sempre fucina di conflitto su numerosi fronti, come dimostrano le giornate di Karatea, la Grecia si prepara al prossimo sciopero generale, quello dell’11 maggio, aspettando di sapere dal governo le manovre che intende adottare per fronteggiare la crisi… Quest.e dovevano essere rese pubbliche diverse settimane fa ma sono state ritardate per evitare di infiammare ulteriormente la manifestazione del primo maggio che pero’ non ha smentito le attese.

See you on tghe barricades!

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