InfoAut
Immagine di copertina per il post

Atene, 79 arresti a Prosfigika repressione contro chi difende il quartiere e lotta con le persone migranti

Lo scorso 22 novembre ad Atene si è svolta un’operazione di polizia nell’area di viale Alexandra, dove si trova il complesso di occupazioni Prosfigika. Settantanove  persone sono state arrestate durante il prelevamento di un compagno accusato di incendio doloso negli uffici “RealNews”.

L’operazione è continuata  per il resto della giornata, con controlli domiciliari e attacchi della polizia nel quartiere per cercare di spaventare coloro che si erano riunit* in un presidio solidale. Diverse squadre di polizia, tra cui MAT e EKAM hanno arrestato le 79 persone che si trovavano in difesa dell’occupazione. Gli arresti sono stati violenti, le persone sono state fatte  inginocchiare contro il muro e tra queste vi era una donna incinta. 

I giorni seguenti, grosse cariche sono avvenute ad Evelpidon, il tribunale di Atene dove si stava svolgendo un raduno in solidarietà con le persone arrestate, i partecipanti sono stat* inseguit* e spint* in  strada dove passavano le auto. La polizia ha sottratto alcuni cellulari e condotto un arresto. Ci sono stati alcuni feriti e, a causa delle percosse della polizia, tre persone sono state portate in ospedale. Sappiamo che le 79 persone arrestate sono state rilasciate nei giorni seguenti.

Emerge come forme di repressione così scellerate siano frutto della volontà del governo Mitsotakis di compiere azioni spettacolarizzanti e mediaticamente accattivanti in vista delle prossime elezioni, colpendo le realtà resistenti, le persone migranti e tutti coloro che  si trovano in situazioni di povertà e fragilità. È infatti di pochi giorni prima, la notizia di un violento sfratto in città dove un pensionato ha subito lo sfondamento della porta di casa da parte delle forze di polizia.

Si riporta una traduzione del comunicato delle 79 persone arrestate ad Alexandra: 

Stiamo bene e mandiamo un segnale di solidarietà a chi è fuori le mura, con l’obiettivo di sostenere concretamente la comunità dei profughi occupanti.

Il governo e lo stato hanno riportato dei piani per attaccare gli squatter nel dibattito pubblico e nei procedimenti penali. Da parte nostra, quasi un centinaio di persone, residenti e non, solidali conosciuti e non, abbiamo scelto di opporci all’invasione difendendo le case della lotta.

Nonostante l’attacco mattutino e l’assedio del quartiere per ore, abbiamo continuato a mobilitarci nonostante la posizione svantaggiosa in cui ci trovavamo e contro la paura e la rassegnazione. Abbiamo resistito con dignità rendendo il lavoro di repressione il più difficile possibile. Sono stati costretti a usare MAT, Delta, OPKE ed EKAM, contro persone che non hanno altro da perdere se non le loro catene.

Avendo la responsabilità della nostra coscienza politica difendiamo le terre della lotta all’interno delle metropoli e ovunque. Ecco perché abbiamo scelto la difesa militante del quartiere dei rifugiati.

È chiaro che lo Stato sceglie di colpire i poveri e gli oppressi, come è successo ieri con Ioanna Kolovou, che per 15.000 euro si è vista sfondare la porta e invasa la casa per attuare uno sfratto.

Lo stato repressivo ha utilizzato l’arresto del nostro compagno per espandere il suo attacco all’intero quartiere. Tale compagno non è solo. La solidarietà è la nostra arma contro il terrorismo di stato.

Riportiamo parte dell’appello scritto l’anno scorso in difesa dell’occupazione Prosfigika. Il testo descrive lucidamente questa realtà che da anni rappresenta un punto di riferimento per le persone migranti e compagn* di tutta Europa.

Il complesso edilizio di Prosfygika è stato costruito nel 1933 per i rifugiati dell’Asia minore. Partendo da queste premesse è sorto un quartiere operaio vivace e comunitario. A tutt’oggi è uno dei più grandi complessi di edifici nel centro di Atene non è ancora gentrificato e sfruttato dalla speculazione edilizia o dallo stato. È un luogo con un significato strategico perché si trova tra i due “pilastri” dell’autorità – la Corte Suprema da un lato e la Sede Centrale della polizia dall’altro.

All’interno di questo contesto sociale e urbano, alcuni militanti che già vivevano nel quartiere come squatter hanno deciso di organizzarsi. Nel 2010 hanno dato vita alla Comunità delle Case Occupate – Squatted Prosfygika, organizzata politicamente con l’Assemblea di Squatted Prosfygika, SY.KA.PRO, un organo politico decisionale comunitario per la vita quotidiana e la lotta politica.

Dopo 10 anni, questo progetto ha unificato politicamente un quartiere, con numerosi appartamenti occupati, strutture comunitarie autonome come la Casa dei Bambini, il Caffè delle Donne, la Panetteria e altre strutture che soddisfano i bisogni di vestiti, cibo e salute di decine di persone, famiglie, migranti, rifugiati economici e politici, di cui molti senza documenti, anziani, malati o poveri. Inoltre, la Comunità di Prosfygika ha una partecipazione costante alle lotte locali e internazionali e un’ampia prospettiva rivoluzionaria.

La comunità si sta organizzando sulla base dell’auto-organizzazione, dell’autonomia, dell’azione diretta, della proprietà comune, dell’uguaglianza sociale e politica, della liberazione della donna. Su questi valori e metodi, diverse nazionalità e religioni, diverse organizzazioni politiche coesistono e lavorano insieme per resistere e superare il capitalismo, lo stato e il patriarcato applicando il modello del Confederalismo che è il modello di ogni possibile società senza stato.

[…] Compagni provenienti da tutto il mondo vengono in visita, o sono parte dell’organizzazione all’interno della nostra comunità. La difesa del quartiere è già in corso attraverso l’esistenza stessa della comunità di Prosfygika, la sua organizzazione, le azioni, gli eventi e i nostri piccoli scontri con la polizia ogni volta che si muove minacciosamente nel nostro territorio. […] 

In questo momento, in caso di aggressione/sgombero, siamo disposti a difendere con forza il nostro quartiere. Ci sono molti modi per contribuire a questa lotta di resistenza e ogni espressione di solidarietà e azione di controinformazione la rafforza.

https://athens.indymedia.org/media/upload/2021/12/19/international_ita.pdf

https://athens.indymedia.org/media/upload/2021/12/19/international_ita.pdf

https://athens.indymedia.org/post/1622007/

https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fntougrou.squat.gr%2Fbanner-for-prosfygika%2F&h=AT3q_d4JnYwOgN2W7MmelGWhHAhhQd1cPd34NmEg76FPkquYGChZ_C5_7L42RIzO03ERvrjceA6KgEYdcVtxZpsOLbMYo8LJ1Q8W51R7qOBkYW1_f1WfXpmRGlUUPM0&s=1

https://athens.indymedia.org/post/1621988/

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

atenematprosfigika

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: la questione dei terreni e l’influenza politica nelle zone delle milizie hanno motivato l’assassinio di Marielle Franco

Secondo il documento, i fratelli Brazão decisero di assassinare Marielle Franco perché si opponeva alla votazione del Progetto di Legge (PL) 174/2016, di cui era autore Chiquinho Brazão, allora consigliere.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello dei lavoratori palestinesi per la Giornata della Terra. Lottiamo per la nostra terra e per la nostra libertà

Il 30 marzo in Palestina è il Giorno della Terra, che ricorda i caduti negli scontri del 30 marzo 1976 quando l’esercito israeliano inviò le proprie forze in tre paesi (Sachnin, Arraba e Deir Hanna) allo scopo di reprimere le manifestazioni che ebbero luogo a seguito della decisione delle autorità israeliane di espropriare vasti terreni agricoli. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia, l’ISIS e lo scacchiere della Jihad internazionale

La Russia è da tempo nel mirino dell’Isis e il gravissimo attentato di Mosca ne è la conferma. L’Isis, nonostante la sconfitta del Califfato nato tra Siria e Iraq, continua ad essere forte nel Caucaso, nel cosiddetto Khorasan e in Africa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Italia stanno sbarcando molti mezzi militari americani

La denuncia dei portuali del Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali (CALP) di Genova

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Un’altra provocazione di Milei che annuncerà un indulto per i genocidi

Il presidente Javier Milei, su richiesta della sua vicepresidente Victoria Villarruel, ha deciso che il prossimo 24 marzo concederà un indulto a tutti i militari genocidi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Misure cautelari per tre militanti di Antudo per un sanzionamento alla Leonardo SPA. Repressione su chi fa luce sulle fabbriche di morte e le guerre in atto

Ieri mattina la Questura di Palermo ha eseguito tre misure cautelari, due obblighi di firma e una custodia cautelare in carcere per tre militanti di Antudo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “UNIBO complice del genocidio. Stop accordi con Israele”. La polizia carica il corteo per la Palestina

Centinaia di studentesse e studenti in corteo per le strade di Bologna mentre si svolge l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università felsinea alla presenza della ministra Bernini.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il senato accademico di Unito blocca il bando Maeci sugli accordi di cooperazione con le università sioniste

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sul blocco del senato accademico dello scorso martedì. IL SENATO ACCADEMICO DI UNITO BLOCCA IL BANDO MAECI SUGLI ACCORDI DI COOPERAZIONE CON LE UNIVERSITÀ SIONISTE Ieri, dopo ore passate in presidio al rettorato dell’università di Torino, dopo mesi di mobilitazione, è stata ottenuta una prima vittoria: […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Israele all’attacco dell’ospedale Al Shifa, di Rafah e di Jabalya. Picchiato in carcere Marwan Barghouti.

Palestina. “A Gaza 150 strutture dell’Unrwa sono state distrutte, 400 addetti sono stati uccisi e più di 1.000 feriti. Israele ha inoltre arrestato diversi dipendenti e li ha maltrattati, mentre civili e bambini continuano a morire e la fame aumenta”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: migliaia in corteo ad Atene a 50 anni dalla rivolta del Politecnico contro i colonnelli fascisti

La Grecia si ferma venerdì 17 novembre 2023 per il 50mo anniversario della Rivolta studentesca del Politecnico di Atene contro la dittatura fascista dei Colonnelli, nel novembre del 1973, repressa nel sangue dai militari con almeno 24 studenti uccisi, decine di feriti e incarcerati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Salonicco, la polizia spara a un ragazzo di 16 anni

Inaspettatamente le scene della rivolta sono iniziate da ieri quando è emersa la notizia che un ragazzo di 16 anni è stato colpito alla testa dall’arma di alcuni poliziotti dell’unità motociclistica DIAS durante un inseguimento in auto a Salonicco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Atene: tra scioperi e rivolte da non dimenticare

Il percorso di mobilitazioni su carovita e contro la guerra continua il 17 novembre, giorno in ricordo della rivolta di Politecnio, una protesta che  si svolse presso il Politecnico di Atene a partire dal 14 novembre 1973 nell’ambito di una massiccia manifestazione studentesca sul rifiuto popolare della giunta militare greca e terminò in uno spargimento di sangue al mattino del 17 novembre, quando un carro armato sfondò i cancelli del campus e furono massacrati 24 civili.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Il razzismo del sistema di accoglienza greco: lo sgombero del campo di Eleonas ad Atene e la resistenza

In Grecia le persone migranti, in particolare i richiedenti asilo, sono costrette a sottostare a un sistema di “accoglienza” militarizzato e razzista, che prevede la loro ghettizzazione in campi su isole dalle quali non possono uscire o in posti dell’entroterra lontanissimi dalle città. Questa condizione comporta chiaramente forte isolamento sociale, aumento della povertà e condizioni […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Inizia lo sgombero del campo profughi di Eleonas, l’ultimo campo della città di Atene

Riceviamo e pubblichiamo da un compagno presente in loco… Inizia così la deportazione della popolazione nei campi di confinamento sparsi per le campagne. 220 persone dovrebbero essere trasportate nei campi di Scist, Ritsona e Malakasa, contro la loro volontà. Ma ieri hanno detto chiaramente che nessuno vuole lasciare il campo, nessuno vuole lasciare la città. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Atene (Grecia): Incendio alla stazione di polizia di Exarcheia

Riprendiamo questo comunicato su quanto successo il 4 febbraio ad Atene, in particolare ad Exarcheia, dove un commissariato è stato incendiato.   Dark Nights / sabato 12 febbraio 2022 Rivendichiamo la responsabilità dell’attacco incendiario alla stazione di polizia di Exarcheia il 4 febbraio 2022. L’attacco è stato effettuato da un gruppo di compagni che, armati delle armi del […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dalle strade di Atene…

Il 15 settembre scorso Efood, una delle principali compagnie di food delivery in Grecia, ha mandato un messaggio ricattatorio ai lavoratori e le lavoratrici in cui veniva imposto il passaggio ad un contratto da collaboratore autonomo (freelancer), pena la perdita del lavoro… una musica già sentita in giro per il mondo ma che in Grecia […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Atene: spazi sotto attacco e militarizzazione

Grecia – Sgomberi e grandi manifestazioni scuotono Atene mentre il nuovo governo irrigidisce i dispositivi repressivi e si appresta a varare nuove riforme.  Il 17 novembre migliaia di giovani, studenti e lavoratori sono scesi in piazza per l’anniversario della rivolta del Politecnico di Atene, avvenuta nello stesso giorno del 1973: quarantasei anni fa gli studenti […]