InfoAut
Immagine di copertina per il post

15 maggio a Pisa: perché Occupy Equitalia

Non si tratta infatti di una questione di iniquità fiscale, chiave interpretativa comune a leghisti e grillini per segni opposti e complementari. Non può interessarci che Maradona si consideri perseguitato da Equitalia – come ci comunicano i media mainstream.

E a nulla valgono i moniti del ministro della giustizia Severino che ci ricorda che “pagare le tasse è un dovere” e che attaccare Equitalia significa attaccare lo stato.

Bisogna essere coscienti del piano della lotta per la nostra dignità, al fine di non sprofondarci nella cantilena reazionaria che recita “abbasso la gabella viva il re”, come le jacqueries contadine nella Francia dell’Antico Regime. Questa non è una rivolta contro il fisco, abbiamo il desiderio di scardinare il sistema del debito risalendo i livelli di potere che lo strutturano, partendo da Equitalia, suo dispositivo più immediato.

Ci opponiamo a Equitalia perché rifiutiamo il sistema del debito e l’ingiustizia, la ricattabilità e l’assoggettamento che produce. Rifiutiamo un sistema che impone l’austerità come regime di normale amministrazione per reintegrare le perdite del capitale finanziario. Non c’è nessun orizzonte progressivo per il capitalismo contemporaneo. Il No ad Equitalia, e la viralità che lo riproduce, interpreta la comune opposizione all’opera di rastrellamento di denaro sui livelli più bassi della società e l’esproprio finanziario sulla vita delle persone.

Rifiutiamo Equitalia e lottiamo per una sanatoria di tutti i debiti contratti e incrementati illegittimamente dai precari, i disoccupati, i lavoratori autonomi, gli artigiani a basso reddito e tutti coloro declassati e impoveriti dalla crisi. Questo piano rivendicativo nasce immediatamente dall’attuale composizione di classe: in tre mesi di occupy pisa in piazza dante la lotta contro la riforma Fornero ha prodotto picchetti e volantinaggi che hanno posto la questione di “come” e “cosa” significa praticare lo sciopero al tempo della crisi del debito. La risposta a questo interrogativo è stato il processo con cui segmenti sociali e “categorie” differenti si sono iniziati a riconoscere nei termini del comune indebitamento.

Equitalia è l’impossibilità di fare sciopero per i lavoratori, è il dispositivo di “isolamento” con cui disciplinare il disoccupato, è l’ipoteca sul futuro per il precariato sociale giovanile. Equitalia è la sanzione vessatoria per le multe non pagate per i biglietti dell’autobus e del treno, per le tasse sui rifiuti finiti negli inceneritori od in mezzo alle strade della città, per l’impossibilità di pagarsi neanche i contributi oltre che le aliquote per i tanti lavoratori autonomi. Equitalia è la crescente ingiustizia prodotta dalla divaricazione tra erosione del reddito (aumento del costo della vita, diminuzione salariale, precarizzazione del lavoro…) tramite misure di austerity, e l’aumento dei tassi d’interesse sul debito: ci prendono soldi e ci rendono debitori. Equitalia è la morale della vergogna.

Per questo pretendere la sanatoria, comporre le differenze delle tante generazioni sociali in crisi in picchetti che partiranno da quartieri, piazze e centri per l’impiego per bloccare la città ed abbattere il meccanismo Equitalia, significa rifiutare l’impoverimento delle nostre vite per ripagare un debito non nostro.

Occupy Pisa

Vedi anche:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

debitoequitaliaprecariato sociale

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA?

Pubblichiamo il comunicato delle famiglie dello Spazio popolare Neruda: MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA? Certamente sì: per questo, alla Signora Bulian, autrice del servizio di Quarta Repubblica andato in onda il 27/01,che ci ha posto questa domanda, abbiamo dato i nostri riferimenti per contribuire al suo lavoro. Questo nonostante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Serbia: le proteste contro il governo costringono alle dimissioni il premier Vučević

Il 1° novembre scorso una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, provocando la morte di 15 persone.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Famiglie allevatrici del nord neuquino: pilastri della sovranità alimentare, ostaggi di un’economia che li maltratta

In pochi luoghi del mondo si mantiene la transumanza, pratica ancestrale di produttori e animali che si spostano cambiando campi secondo il periodo dell’anno. I contadini del nord neuquino sono un emblema di questa vita e protagonisti della sovranità alimentare. Ma affrontano l’abbandono governativo, l’avanzata dei possidenti sulle terre e l’assenza di prezzi giusti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: operai GLS, prima licenziati poi caricati e sgomberati dalla polizia. La conferenza stampa di denuncia

Conferenza stampa di denuncia da parte dei lavoratori GLS di Napoli sostenuti dal sindacato di classe Si Cobas, a seguito delle cariche e dello sgombero del presidio avvenute mercoledì ai danni del picchetto al magazzino GLS di Gianturco.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lo chiamavano Tepepa, ti ricorderemo così

Ieri ci ha lasciato a 86 anni Tepepa, tra i più noti e longevi rapinatori di banche del torinese. Ennio Sinigallia, questo il suo vero nome, ha passato oltre metà della sua vita in carcere. Il suo ultimo arresto è avvenuto quando Tepepa era ormai ultraottantenne, una vera e propria vendetta nei confronti di uno […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Addio a Gianfranco Manfredi, cantautore del ’77

Questa notte se ne è andato Gianfranco Manfredi cantautore, sceneggiatore e voce musicale del movimento del ’77. La sua “Ma chi ha detto che non c’è” ha interpretato lo spirito di quegli anni e rimane una delle canzoni fondamentali del canzoniere dei ribelli. Manfredi è stato anche un prolifico autore nel mondo del fumetto firmando […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Franco Piperno: una voce che continua a risuonare

Oggi, 17 gennaio, alle ore 18, Radio Ciroma aprirà i suoi microfoni per un momento speciale, dedicato alla memoria di Franco Piperno, uno dei suoi fondatori e figura ispiratrice per generazioni. da Radio Ciroma Sarà una trasmissione intessuta di ricordi, testimonianze e contributi di chi ha avuto il privilegio di condividere un tratto del cammino […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “paesi in via di sviluppo” intrappolati in una nuova crisi del debito

Il rapporto della Banca Mondiale sul debito dei “paesi in via di sviluppo”, pubblicato il 13 dicembre 2023, rivela un dato allarmante: nel 2022, i paesi in via di sviluppo nel loro complesso hanno speso la cifra record di 443,5 miliardi di dollari per pagare il loro debito pubblico estero.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il gran bazar della guerra

Così come non sono stati i malumori dei contribuenti americani a chiudere una guerra di vent’anni in Afghanistan, così probabilmente non saranno le decine di miliardi già bruciati in diciotto mesi di guerra a riportare la pace in Ucraina.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: più debiti, meno case

I tassi medi praticati dalle banche, secondo un’indagine dellaFederazione Autonoma Bancari Italiani-FABI, sono più cari per le famiglie italiane che vivono in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia (4,18%) e per quelle che risiedono in Sardegna e Sicilia (4,23%) rispetto alla media nazionale del 4,1%.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Mutui: l’aumento dei tassi BCE tira la rete dell’indebitamento

Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

UE: proposta di riforma del patto di stabilità, un costo per l’Italia di 15 miliardi euro l’anno

L’ampiezza dell’intervento che il governo italiano dovrebbe attuare per risanare i conti sarebbe di una manovra correttiva da 14-15 miliardi l’anno in 4 anni oppure di 6-8 miliardi l’anno per 7 anni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino 2023: città in cantiere.

Sono molti gli annunci che in questi giorni parlano di Torino 2023 città dei cantieri e degli eventi a seguito delle dichiarazioni del sindaco Lo Russo relative a differenti progetti, alcuni inerenti ai soldi in arrivo del Pnrr ed altri invece evidentemente priorità di spesa per il Comune di Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: la svendita del patrimonio pubblico ai privati.

Torino città indebitata, svenduta, privatizzata, il filo conduttore di tutte le amministrazioni comunali che dalle Olimpiadi del 2006 a oggi si sono succedute e che non hanno mai invertito la tendenza.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tenetevi libere e liberi, il 22 ottobre: Convergere per insorgere, a Bologna.

“E’ l’ora della convergenza, di sovrastare con le nostre voci unite ogni “Bla Bla nocivo”, per uscire dalla testimonianza e insorgere”.  A partire da queste parole, lo scorso 26 marzo ci siamo trovate/i in decine di migliaia a Firenze per un grande corteo che ha attraversato la città. La siccità, lo scioglimento di ghiacciai secolari, le […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma 8-10 settembre, Fabrizio Ceruso vive.

A Roma dall’8 al 10 settembre si terrà un’iniziativa per ricordare Fabrizio Ceruso e per riportare l’attenzione sui temi centrali oggi: carovita, la salute, il diritto alla casa.  Ma tanto sferragliare di truppe non è servito a niente, il sole rosso è rimasto nei tuoi occhi, la rabbia proletaria già l’ha detto, « Compagno Fabrizio […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La Fed, i tassi di interesse e la stagflazione

di Michael Roberts da Sinistra in Rete “L’economia ha compiuto dei progressi verso gli obiettivi di occupazione e inflazione e se i progressi continuano in maniera più ampia, come previsto, potrebbe presto essere giustificata una moderazione nel ritmo degli acquisti di asset”, hanno affermato i funzionari della Federal Reserve degli Stati Uniti nella relazione sulla […]