Al fianco dei compagni e delle compagne del Guernica di Modena
Dopo numerosi sgomberi questa volta la questura di Modena alza il tiro e con un’operazione in grande stile costringe agli arresti domiciliari quattro compagni del centro sociale Guernica e obbliga alla firma altri ed otto. Il pretesto repressivo viene dalla giusta e legittima contestazione alla provocazione fascista che lo scorso autunno voleva celebrare in un hotel di Modena l’anniversario della marcia su Roma.
Nel respingere al mittente qualsiasi forma di criminalizzazione dell’antifascismo militante esprimiamo solidarietà ai nostri compagni e alle nostre compagne del Guernica finiti sotto l’occhio della repressione perché capaci di costruire e radicare a Modena percorsi di antagonismo sociale e culturale di cui le istituzioni cittadine hanno paura.
Il ricorso alla repressione da parte delle autorità modenesi non è altro che la dimostrazione di quanto in questi anni la Modena antagonista abbia saputo accumulare sul terreno delle lotte sociali, per la conquista del Guernica e tra il proletariato giovanile della città e non solo.
I provvedimenti che hanno colpito alcuni compagni sono anche la dimostrazione dello stretto rapporto tra formazioni neofasciste (di cui abbiamo visto recentemente la maledetta faccia stragista negli omicidi di Firenze) e gli apparati istituzionali del nostro paese che garantiscono ai nostalgici spazi e agibilità politica. Ma se ne facciano una ragione: saremo sempre in prima fila per contrastarli!
Questo episodio non scalfirà il nostro percorso di lotta contro la crisi e le ingiustizie sociali!
Da Bologna solidarietà militante!
Liberi tutti! Libere tutte! Subito!
Laboratorio Crash!
Collettivo Universitario Autonomo Bologna
Collettivo Autonomo Studentesco Bologna
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