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Arresti del 15 ottobre. La Procura non vuole la direttissima

12 arresti avvenuti nel corso degli scontri di piazza San Giovanni, che fanno emergere – come per quelli perpetrati il 14 dicembre – un dato comune: tutti giovani e incensurati. E basta dare un’occhiata alle foto che i quotidiani hanno pubblicato quasi come esultanza, quelle facce lì sono quelle di una giovane generazione precaria che con noi ha vissuto, sta vivendo ed attraversando lo spazio della crisi, arrestati nel mucchio, nella battaglia di piazza San Giovanni, dove si è deciso di resistere, di respingere l’attacco sconsiderato della polizia e dei carabinieri con camionette ed idranti.

Il processo relativo al 14 dicembre si è risolto con un’assoluzione totale per i manifestanti, l’operazione di criminalizzazione non è riuscita alla magistratura e alle politica nostrana, oggi abbiamo – tutti – il compito di fare lo stesso con i ragazzi e le ragazze arrestate, per far fallire un’operazione mistificante e nemica dell’esplosione soggettiva che si è data in piazza San Giovanni, giocatasi in termini massificati, non riducibile al gruppettarismo o alle individualità, quest’ultimo è il discorso di chi vorrebbe chiuderci nell’angolo, dobbiamo ribaltarlo, collettivamente.

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