Riportiamo il comunicato del Collettivo Autonomo Studentesco sulla giornata di oggi, in cui la manifestazione “Free movement day” è stata oggetto di cariche delle forze dell’ordine dopo che la richiesta degli studenti e delle studentesse di avere un confronto pubblico con l’amministrazione dell’azienda di trasporto comunale era stata ulteriormente rifiutata, nonostante due mesi ormai di campagna “Atc, non puoi rubarci la città!”.
Era indetto per oggi dal Collettivo Autonomo Studentesco alle 9.00 in piazza XXSettembre l’appuntamento per il FREE MOVEMENT DAY, una giornata di mobilitazione contro il caro trasporti.
E’ da due mesi oramai che la campagna “Atc non puoi rubarci la città” riscuote consenso in città, con rivendicazioni chiare e condivise dagli studenti ai genitori.
Dopo l’arrivo di tutte le scuole alle 9.30 ci siamo mossi in corteo e come preannunciato l’obbiettivo era chiaro, dirigersi verso la sede dell’Atc in via del Saliceto, per portare all’amministrazione le nostre richieste. Arrivati, con i nostri striscioni e slogan, la risposta dell’Azienda era già chiara: la sede era militarizzata dai carabinieri in assetto antisommossa e il cancello d’entrata chiuso che impediva anche ai lavoratori di entrare o uscire.
Dopo svariati tentativi e mezz’ora d’attesa arriva la notizia che un delegato dell’atc ci avrebbe ricevuto in delegazione. L’amministratore ha esplicitato che l’Atc non aveva responsabilità sugli aumenti tariffari, di fatto respingendo a presindere ogni possibilità di dialogo riguardo le legittime richieste degli studenti.
Preso atto della decisione, si è deciso di mantenere il presido, ricevendo a quel punto una carica che smentisce quello che la questura ha dichiarato alla stampa, e che documentiamo nel video che alleghiamo (tratto da www.infoaut.org).
La campagna “Atc non puoi rubarci la città” non si fermerà, nonostante la mancanza di ascolto da parte dei responsabili dello sfacelo del servizio di trasporto pubblico.
Collettivo Autonomo Studentesco
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