Bologna, 20G: blocco totale alla Granarolo, ribaltiamo l’austerità!
Ultimo aggiornamento [guarda i video della giornata di lotta: primo (ascolta con attenzione: la celere invita i camionisti ad investire i facchini) – secondo – terzo – quarto – quinto]: La cronaca si è interrotta a causa delle aggressioni della polizia contro il picchetto, che hanno coinvolto anche chi scrive. Dopo 6h ore di blocco totale (dove tra il parcheggio interno dei magazzini e la strada si potevano contare circa 80 camion, camioncini e cisterne latte) i carabinieri e la celere (non senza aver provocato durante il pomeriggio come testimoniano i nostri video che pubblicheremo tra breve) hanno attaccato il picchetto. Avventandosi contro facchini e solidali hanno tentato di rompere i cordoni che bloccavano l’ingresso e l’uscita ai magazzini. Trascinando a terra, strattonando, prendendo a calci e poi a scudate solo dopo una trentina di minuti sono riusciti a sgomberare la strada. La maggior parte dei manifestanti è stata circondata dalla celere che a spinte, calci e con gli scudi ha continuato ad aggredire i manifestanti che, tanacissimi, tentavano in tutto i modi di liberarsi dell’accerchiamento. Poco prima veniva trascinata a terra una compagna che presa strattoni è stata caricata sulla camionetta e poi portata in ambulanza all’ospedale per una grave crisi asmatica. Il resto del picchetto non si è dato per vinto, e non appena riunite le forze, ha sorpreso la celere, tornando a bloccare i camion della latte Granarolo. Le guardie sono intervenute e hanno iniziato a colpire e a tentare di circondare anche il resto dei manifestanti. In quell’occasione due compagni vengono fermati. Entrambi i gruppi per più di 40 minuti continueranno a resistere cercando di aprirsi un varco. Ben 10 camionette di celere e carabinieri sono stata impiegati nell’operazione contro il picchetto ma alla fine non sono bastati per intimidire l’iniziativa che a conclusione si è riunita in assemblea e ha lanciato il presidio permanente contro Granarolo. Da oggi infatti è stato parcheggiato (come spiegato precedentemente) il camper dei facchini dell’Ikea di Piacenza che ha conosciuto mesi e mesi di presidio contro la multinazionale dell’arredamento. Da queste ore il camper è a Bologna e il presidio dei facchini diventa permanente. E’ un nuovo passo in avanti che gli operai, insieme ai compagni del S.I.Cobas e Crash, hanno deciso di compiere per dimostrare la tenacia della loro resistenza e promettere pubblicamente a Bologna che quanto accaduto in questi 8 mesi di lotta non era che l’inizio. Oggi il picchetto si è unito alle tante lotte che stanno attraversando la nostra società, come questa importante giornata di lotta a livello nazionale ha dimostrato, e ha salutato a pugno chiuso chi è tornato nelle strade e nelle piazze per “ribaltare l’austerità”. Da domani il presidio permanente darà appuntamento per nuove giornate di lotta!
aggiornamento ore 17,30: la polizia ha provato a sgomberare con la forza il blocco portato ad uno dei tre cancelli bloccati da facchini e solidali. Mentre ad un cancellosi accumulava la maggior parte delle forze dell’ordine, ad un altro si provava a trascinare via i manifestanti che hanno reagito sdraiandosi sui camion che provavano ad entrare sotto l’assenso dei responsabili della controparte. Ma il tentativo è fallito! Si è provato a spostare i manifestanti di peso, talvolta anche con il contorno di qualche calcio, ma nessuno si è spostato da davanti ai cancelli!
aggiornamento ore 15: continuano i lavori di sistemazione del presidio permanente davanti alla Granarolo. Arrivata la legna per accendere il fuoco, si accumulano sia i facchini che i solidali di fronte ai cancelli, aumenta a dismisura la fila dei mezzi bloccati. Il grido “sciopero sciopero!” che ha scaldato tante notte insonni di lotta risuona anche in questo pomeriggio di lotta, mentre ancora non ci sono reazioni esplicite da parte delle forze dell’ordine..seguiranno ulteriori aggiornamenti..
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Mentre alcune scolaresche bolognesi passeggiavano questa mattina per via Cadriano, intente a visitare lo stabilimento della Granarolo, una sorpresa è arrivata a turbare la normalità di queste visite utili a nient’altro se non trasmettere una narrazione totalmente slegata dalla realtà dell’impatto sociale della multinazionale emiliana.
Da ormai diversi mesi assediata dalle lotte tenaci dei facchini della logistica e dei solidali, Granarolo oggi mostra solamente i colpiti dalle sue pratiche di espropriazione e sfruttamento. Nella giornata di lotta nazionale contro l’austerità di oggi, 20 gennaio, in collegamento con tante altre piazze d’Italia in lotta, si torna quindi a lottare a Bologna sulla spinta dei facchini, del Laboratorio Crash e del SI Cobas.
I cancelli della ditta sono infatti presidiati sin da mezzogiorno, i camion vengono bloccati all’entrata e all’uscita, mentre si ribadiscono le ragioni di chi, licenziato per aver scioperato contro i furti illegali alla propria busta paga, continua a lottare giorno e notte da diversi mesi. E giorno e notte sarà il presidio permanente che da oggi si lancia davanti ai cancelli, con momenti di blocco che si alterneranno a momenti di denuncia e comunicazione.
Grazie all’arrivo del camper con cui i facchini dell’IKEA di Piacenza vinsero l’anno scorso la loro specifica battaglia, camper parcheggiato proprio davanti ai cancelli, sarà appunto permanente la visibilità delle lotte e della dignità davanti ai cancelli di Granarolo e delle cooperative affiliate nel taglieggiamento dei propri dipendenti.
Come Infoaut seguiremo in diretta gli sviluppi di questa che è solo la prima di tante giornate di lotta qui alla Granarolo..fino alla vittoria!
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