Bologna – Dal picchetto antisfratto a casa di Sergio verso la Marcia del 6 giugno!
Il comunicato di Social Log:
Stamattina in via Torino il Comitato Inquilini Resistenti è riuscito ad erigere un muro di solidarietà per Sergio e la sua famiglia. Sergio è emigrato dal sud Italia a Bologna tanti anni fa costruendosi una vita come tante altre fatta di lavoro, casa, famiglia e le sue tre figlie. Fino a quando è arrivata la crisi e all’improvviso si è trovato senza lavoro: crisi aziendale, ristrutturazione e riorganizzazione del personale, sono questi i mostri che Sergio ha dovuto affrontare. Prima la mobilità, poi il licenziamento, e la fine di ogni speranza di riassunzione vista l’età non più competitiva sul marcato del lavoro.
A tutto questo, come se non bastasse, ha fatto seguito l’ impossibilità di pagare l’affitto nella casa popolare in cui qualche anno fa si era stabilito. Diverse volte ACER si è presentata per eseguire lo sfratto senza che l’assistente sociale proponesse alcun tipo di soluzione e così qualche giorno fa l’ultimatum definitivo da parte dell’ufficiale giudiziario: “da qui te ne devi andare!”.
Questa volta però la determinazione del picchetto, unita alla solidarietà pervenuta dagli altri inquilini delle case popolari scesi ad ingrossare le fila della resistenza, è riuscita a dissuadere l’ufficiale giudiziario e la polizia, accorsa in gran numero, nell’attuare lo sfratto e lasciare la famiglia di Sergio in strada.
Denunciamo pubblicamente il tentativo di sfratto da casa popolare che le autorità volevano attuare anche in assenza di soluzioni alternative che dovrebbero competere ai servizi sociali.
Fino a quando nessun si deciderà a risolvere realmente il problema dell’emergenza abitativa, con misure reali, come quelle che da anni propone il movimento per il diritto all’abitare, quali il blocco immediato degli sfratti, il rifinanziamento dell’edilizia residenziale pubblica e il riuso di immobili sfitti e inutilizzati, ogni mattina ci saranno sempre più famiglie disposte ad erigere quel muro di solidarietà che oggi ha permesso a Sergio di rimanere nella sua casa.
Sergio e la sua famiglia saranno con noi il 6 giugno quando torneremo in piazza con una lunga Marcia della Periferia e della Dignità per riportare nel centro città le istanze che in questi mesi abbiamo proposto e attuato nei nostri quartieri con il primo obiettivo di bloccare gli sfratti e difendere le occupazioni abitative. Premessa concreta per una vera rigenerazione urbana solidale che ponga fine al consumo di suolo e a nuove colate del cemento della speculazione, e dia l’accesso al già costruito e non utilizzato da auto-recuperare per chi è stato sbattuto in mezzo ad una strada da uno sfratto o dalla mancanza di soldi per pagare l’affitto.
Rivendichiamo la necessità di attivare una moratoria generalizzata degli sfratti e bloccare gli sgomberi di occupazioni abitative annunciati e tentati in questi ultimi giorni!
Rilanciamo la nostra piattaforma di lotta in continuo aggiornamento grazie al contributo della grandi e piccole lotte, delle assemblee di quartiere, delle sensibilità con cui ci confrontiamo quotidianamente:
– Moratoria generalizzata degli sfratti e blocco immediato degli sgomberi
– Abolizione articolo 5 del Piano Casa
– Riconoscimento della buona pratica dell’auto-recupero del patrimonio pubblico e privato sfitto, non utilizzato e deteriorato come soluzione immediata all’emergenza abitativa
– Graduatorie ERP accessibili anche a reddito zero
– Blocco della svendita e della privatizzazione del patrimonio dell’edilizia popolare
Stop sfratti subito!
Il 6 giugno ore 16 dall’ex-Telecom occupata in via Fioravanti la marcia della dignità torna al centro di Bologna!
Comitato Inquilini Resistenti con Social Log
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