Bologna, sciopero all’Atla di Bentivoglio: operai in lotta per il reintegro
In questa azienda metalmeccanica produttrice di auto il padrone, che ha in mano peraltro la maggiorparte degli stabilimenti del complesso industriale di quella zona, ha messo in cassa integrazione i dipendenti con un accordo sottoscritto dalla Fiom-Cgil, che di fatto lascia senza possibilità di reintegro dato che al loro posto sono stati inseriti altri lavoratori tramite agenzia interinale, con altre forme si contratto triennali in linea con la flessibilità richiesta dal Jobs Act.
Gli operai che hanno subito questo accordo hanno così deciso di bloccare a oltranza le merci e la produzione, con una rabbia ulteriormente amplificata dal fatto che non di rado paiono essersi verificati episodi di maltrattamento e ricatti sul posto di lavoro per indurre a licenziamenti arbitrari.
Il blocco è stato effettuato dalle primissime luci della mattina per oltre cinque ore, costringendo la controparte ad aprire una trattativa con il Si.Cobas che possa auspicare il reintegro.
Una volta di più la conflittualità espressa dai lavoratori, con la solidarietà puntuale e generosa degli studenti e dei militanti antagonisti, ha pagato, e promette di non cedere a compromessi al ribasso, e inoltre ha portato al riconoscimento di fatto dell’internità del sindacato Si.Cobas nell’azienda, aggiungendo un ulteriore tassello al radicamento delle lotte della logistica in tutto il territorio bolognese.
N.B: Nella giornata in cui a Roma la politica fa quadrato per l’approvazione formale del Jobs Act, una nota di colore per le lotte sociali arriva proprio dalla terra madre del meccanismo cooperativo incarnato e portato ai massimi piani da Poletti. Lo stesso che è stato da almeno un anno e mezzo a ora riconosciuto come controparte esplicita dal mondo della logistica in lotta, e non a caso i facchini da mesi hanno continuato a ribadire “LegaCoop: Mafia”, non tanto per suggestione, ma risaltando una verità di parte che affiora nella narrazione mainstream per le vicende giudiziarie capitoline di ieri.
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