InfoAut
Immagine di copertina per il post

Campania: continua l’occupazione delle scuole da parte dei LSU

I lavoratori socialmente utili tornano sul piede di guerra dopo che sono state recapitate le prime lettere di conclusione del rapporto lavorativo da parte della ditta appaltatrice. Sono state occupate più di 60 scuole: la protesta si è estesa anche alla provincia coinvolgendo diversi istituti dei comuni di Pozzuoli, Quarto e Giugliano. I lavoratori protestano contro gli imminenti licenziamenti, ma anche i più “fortunati” che hanno la possibilità di conservare il proprio posto di lavoro dovranno accettare degli orari ridotti e salari miseri. Lo stipendio verrà decurtato più del 50% – da 850 a 400 euro- e l’ammontare delle ore lavorative verrà ridotto a 3 ore e 40 minuti rispetto alle precendeti 7 ore al giorno. Non è accettabile che il governo continui a scaricare le conseguenze della crisi, a suon di misure di austerity, sui lavoratori che già si trovano in condizioni di difficoltà, costretti a vivere con uno stipendio misero che non permette nemmeno di arrivare alla fine del mese. Non è accettabile che centinaia di lavoratori che già sono obbligati ad andare in cassa integrazione per il periodo dell’inattività scolastica, vengano licenziati da un giorno all’altro senza alternative. Dunque, gli LSU sono determinati a continuare con le occupazioni delle scuole finché non verrà istituito un tavolo governativo per discutere delle possibili soluzioni. Intanto si estende a macchia d’olio la solidarietà verso la lotta dei lavoratori: moltissimi collettivi studenteschi hanno appeso striscioni e scritto comunicati in sostegno a questa protesta.

Pubblichiamo di seguito il comunicato del collettivo studentesco Labriola:

Oggi, 17/02/14, in tutta Italia è successo qualcosa che non si vedeva da anni: scuole materne, elementari, medie e superiori occupate da parte dei Lavoratori Socialmente Utili. Un’ondata di occupazioni che ha investito quasi 30 scuole nella sola Area Flegrea, compreso il nostro Liceo Scientifico “A. Labriola”. I motivi della protesta sono sacrosanti: secondo la  Spending Review infatti dopo un periodo di cassaintegrazione, gli L.S.U. dal 28 Febbraio di quest’anno saranno ridimensionati con un taglio alle ore lavorative ed un taglio allo stipendio di quasi 700 euro, per un netto di 300 euro mensili. Una vita già precaria, resa impossibile dalle politiche di austerity portate avanti dal governo Monti prima e Letta poi. Noi studenti, nell’esprimere la piena solidarietà e la piena complicità a questi lavoratori che rischiano di finire in mezzo ad una strada con le loro famiglie, con l’impossibilità di rientrare nel mercato del lavoro, invitiamo tutte le realtà, i comitati, i singoli interessati e studenti delle scuole a partecipare alle lotte degli L.S.U., sostenendoli fino alla vittoria. Ci vogliono ignoranti, ci vogliono docili, ci vogliono negare il diritto allo studio ed al lavoro, ci vogliono offrire solamente una vita fatta di precarietà, sacrifici, miseria e disperazione. E lo fanno trasversalmente a tutte le categorie più deboli.Il nostro compito è unirci nelle lotte, senza dimenticare che ad un attacco come quello subito dagli L.S.U. si risponde tutti insieme, senza mai fare un passo indietro.

Complici e solidali!! Solo la lotta paga!!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

cassa integrazionelicenziamentioccupazione

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Occupazione temporanea del MAXXI: dal mondo dell’arte pro Palestina

Occupazione temporanea del MAXXI – mobilitazioni dal mondo dell’arte
in sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Uno sguardo sulle barricate studentesche in Francia

Da quando gli studenti hanno occupato la Columbia University in solidarietà con i palestinesi, le occupazioni e gli accampamenti studenteschi contro il genocidio a Gaza si sono diffusi a macchia d’olio, oltre cento università sono state occupate in tutto il mondo, un vasto movimento che richiama alla memoria le mobilitazioni contro la guerra in Vietnam.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: Columbia occupata, iniziano le sospensioni, prosegue la repressione poliziesca. Centinaia di arresti

Il campus di New York è off limits anche alla stampa. E i ragazzi erigono le barricate. La Polizia entra a Columbia, centinaia di arresti

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La lotta per fermare il genocidio nelle università statunitensi: un reportage dall’Università del Texas

Abbiamo tradotto questo interessante reportage apparso su CrimethInc sulle proteste che stanno coinvolgendo i campus degli Stati Uniti contro la complicità del governo USA nel genocidio del popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Parma: Ecologia Politica libera un nuovo spazio in Università

È davanti agli occhi di tuttɜ il collasso ambientale e sociale in atto e noi studenti e studentesse non possiamo che vedere nell’università il luogo promotore di un cambiamento radicale.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Grugliasco: un mese di sciopero alla Lear

Un aggiornamento dallo sciopero (sospeso per i prossimi giorni) che ormai dura un mese alla Lear Corporation di Grugliasco, fuori Torino.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Catania: sgombero poliziesco per lo Studentato 95100 e il Consultorio Autogestito “Mi Cuerpo es Mio”

A Catania sgombero poliziesco ai danni dello Studentato 95100, nato nel 2018 per dare risposte al bisogno di un tetto sulla testa da parte di studenti universitari e precari della città etnea.