InfoAut
Immagine di copertina per il post

Catania – sgomberato il Giardino Popolare Experia.

Alle ore 17 di ieri 12 gennaio il quartiere Antico Corso è stato nuovamente invaso da un gran numero di agenti di polizia accompagnati dalla Digos di Catania.

Quale pericoloso crimine era stato commesso ai danni della comunità?Quale temibile criminale si nascondeva nella zona?

La risposta è… ANCHE STAVOLTA NESSUNO! Le forze dell’ordine si sono mobilitate per sgomberare un GIARDINO. Il Giardino Popolare Occupato di via Idria 16, dove sovversive proiezioni di film e cartoni animati, inquietanti arrusti e mancia di quartiere, arditi tuffi nella piscina gonfiabile, un sospetto orto di pomodori e una pericolosissima tombolata della Befana avevano soppiantato rovine, sterpaglie, topi e spazzatura.

Che cosa vuol dire quest’ennesimo sgombero?

1) che dalle poltrone del ministero degli Interni fino all’ultima scrivania della Questura l’ordine è chiaro: i militanti, i frequentatori e i simpatizzanti dell’Experia devono essere fermati, perseguitati e infine spazzati via dalla faccia della città. La disoccupazione, la povertà dilagante, il degrado, l’ignoranza, le cricche di criminali e speculatori possono rimanere quanto vogliono, perché non danno fastidio a nessuno, ANZI.

2) che se la tua città fa schifo e il tuo quartiere non ha uno spazio dove incontrarsi e socializzare, e invece trovi un posto abbandonato dalle amministrazioni da più di trent’anni e con la tua fatica, i tuoi mezzi e il tuo tempo lo rimetti a posto e lo riconsegni ai cittadini perché lo condividano, se insomma non ti rassegni allo sfacelo dilagante di questa città, SEI UN CRIMINALE e guai a te se provi a CAMBIARE LE COSE, perché in questa città le cose se le prendono solo LORO: piazze, palazzi, interi quartieri per farci inutili parcheggi, centri commerciali e alberghi di lusso con i soldi dei finanziamenti pubblici, cioè con i SOLDI NOSTRI.

3) che questa classe politica, questo governo, questa amministrazione hanno PAURA che i cittadini si stufino di stare ad aspettare le loro eterne promesse e che autorganizzandosi imparino a fare da soli, a prendersi ciò che gli spetta, il diritto alla casa, a un salario garantito, a un’istruzione per i propri figli. Hanno paura che gli studenti si ribellino contro chi gli nega la possibilità di studiare, che gli operai della Fiat lottino contro la nuova schiavitù, che gli immigrati smettano di farsi sfruttare, di farsi dare la caccia e rinchiudere nei campi di concentramento. Hanno paura che, presto o tardi, come in Tunisia e in Algeria, la gente non abbia più niente da mangiare e si rivolti contro i governi che PREDICANO CRISI e SPERPERANO MILIONI.

Che cosa diciamo a chi ci sgombera?

1) che non basta un intero esercito, tutte le lastre di acciaio e i catenacci di questo mondo, le denunce e le intimidazioni vigliacche di cui possono essere capaci.

Il Centro Popolare Experia ESISTE e RESISTE.

2) che non staremo mai Né ZITTI Né FERMI davanti all’abbandono e al degrado che fanno così comodo agli speculatori perché gli permettono di comprare a 1 e rivendere a 1000, e che dove loro creano macerie per il loro guadagno, noi COSTRUIREMO per tutti.

3) che non abbiamo più niente da perdere, come lavoratori e come studenti, e che non gli permetteremo di RUBARCI PURE IL FUTURO senza LOTTARE.

 

Centro Popolare EXPERIA

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

centri socialisgombero

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A pugno chiuso. Ciao Marco!

La scorsa notte ci ha lasciato dopo tante battaglie il nostro compagno Marco, per tutti e tutte Marco Dread.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Emilio, vogliamo ancora tutto

Questa mattina se ne è andato Emilio Quadrelli, dopo una lunga malattia.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Crollo alle Vele di Scampia: fate presto!

Condividiamo di seguito il comunicato del Comitato Vele Di Scampia 167 dopo il terribile crollo che ha provocato la morte di due giovani e il ferimento di 13 persone tra cui sette bambini ed la gestione vergognosa dei soccorsi. Solo ora, al termine di una giornata difficilissima e dolorosa riusciamo a scrivere queste poche righe. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Uno sguardo sulle barricate studentesche in Francia

Da quando gli studenti hanno occupato la Columbia University in solidarietà con i palestinesi, le occupazioni e gli accampamenti studenteschi contro il genocidio a Gaza si sono diffusi a macchia d’olio, oltre cento università sono state occupate in tutto il mondo, un vasto movimento che richiama alla memoria le mobilitazioni contro la guerra in Vietnam.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il ciclo breve dei Csoa, tra spontaneità e organizzazione

Quello di Giovanni Iozzoli, militante e fondatore di Officina 99, uno dei più importanti centri sociali degli anni Novanta, è uno sguardo di parte ma laico.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

L’ASL di Torino si preoccupa dell’inagibilità dello stabile di corso Regina Margherita 47: chi c’è dietro tanta solerzia?

A seguito dell’avvio del percorso per fare diventare Askatasuna “bene comune” siamo venuti a conoscenza, attraverso i media, di un fatto particolarmente anomalo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Genova: la Regione annuncia lo sgombero del Laboratorio Buridda

Sarà aggiudicato entro ottobre 2024 l’appalto integrato per la progettazione esecutiva e la realizzazione di una residenza universitaria nell’ex Magistero di corso Monte Grappa, oggi occupato dal centro sociale Buridda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Askatasuna: siamo ancora qua… eh già!!

Prendiamo parola a seguito dell’inizio del percorso di co-progettazione che porterà il pian terreno e il giardino del centro sociale a diventare bene comune.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Monza: “Dita spezzate e calci a terra”, violento sgombero poliziesco del presidio SI Cobas 

“Nuova escalation di violenza di Stato contro il sindacato SI Cobas: brutale aggressione contro i lavoratori e il coordinatore di Milano Papis Ndiaye“

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Cremona: la polizia sgombera la Prosus, occupata da 4 mesi dai lavoratori

I lavoratori dell’azienda di macellazione Prosus di Vescovato, alle porte di Cremona, che dal 16 ottobre 2023 occupavano lo stabilimento sono stati sgomberati questa notte.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Askatasuna: “Così è, ci pare”

Abbiamo aspettato qualche giorno prima di prendere parola davanti alla delibera sull’Askatasuna emessa dal Comune di Torino. Fatecelo dire, le reazioni scomposte a cui abbiamo assistito ci hanno fatto ridere sotto e sopra i baffi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Askatasuna “bene comune”.

E’ di due giorni fa la delibera passata al Comune di Torino che ha avviato il percorso per rendere “bene comune” il centro sociale Askatasuna, spazio sociale che esiste da 27 anni sul territorio cittadino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Askatasuna: “Così è, se vi pare”

“Apriamo spazi al quartiere per i bisogni collettivi!” così 27 anni fa scrivevamo su uno striscione il giorno in cui in tante e tanti occupavamo il Centro Sociale Askatasuna.