InfoAut
Immagine di copertina per il post

Come è realmente andata ad Alba

RESOCONTO da Alba

Noi dello slai cobas per il sindacato di classe di Taranto abbiamo raccolto un invito diretto venuto varie volte dagli operai della Miroglio per sostenerli nella loro lotta, per questo in occasione della trasferta ad Alba abbiamo dato la nostra disponibilità e 4 nostri compagni sono andati ad Alba. Nel pulmann abbiano parlato con gli operai per capire ancor meglio la loro situazione ed erano abbastanza agguerriti. Quando siamo arrivati ad Alba al mattino, scesi dal pulmann è iniziata la protesta con trombe, fischietti,
noi abbiamo messo striscioni, bandiere, degli operai ci hanno aiutato a mettere la bandiera fin davanti al cancello ed era l’unica giunta fino a lì.. La tensione era alta. E’ sceso un dirigente della Miroglio che ha detto che al massimo poteva entrare una delegazione, gli operai hanno subito risposto invece o tutti o nessuno, noi naturalmente abbiamo sostenuto questa loro posizione; un operaio ha cercato di scavalcare il cancello della Miroglio. Vi è stato ad un certo punto uno scontro verbale tra comandante dei cc, il dirigente dell’azienda e gli operai perchè tutti dicevano agli operai di abbassare i toni, poi vista la determinazione degli operai il dirigente si è preso paura ed è andato via. Si sono avvicinati operai dipendenti della Miroglio di Alba che cercavano di entrare, alcuni sono rimasti fuori ma sono rimasti in disparte dicendo che la situazione anche ad Alba è critica, perchè Miroglio vuole chiudere anche ad Alba.

Casino, trombe, fischietti, ad un certo punto vediamo uno strano movimento, il responsabile dei tessili della CGIL Massafra prendeva gli operai a gruppetti per convincerli a non parlare con noi, di state attenti, sono estremisti, qui le cose bisogna farle con educazione, una squallida campagna contro di noi, perchè ha visto che noi ci relazionavamo con gli operai ed essi poco prima ci stavano ad ascoltare. Alcuni operai hanno detto che se non andavamo noi…
Noi abbiano detto agli operai che se andavano in gruppo a pisciare potevano anche restare per occupare lo stabilimento, a questo punto l’infame segretario della cgil, è andato dal comandante dei cc e ci ha segnalato. E insieme hanno cercato di allontanarci, questo lurido signore della cgil ha detto che noi dovevano andarecene e che la presenza nostra non era voluta, chi siete, non vi conosciamo, ve ne dovete andare, io ho 90 tessere ecc. Noi abbiamo spiegato non certo a lui che eravamo lì a sostegno di questa lotta operaia e lì saremmo restati.

Poi sono arrivati i compagni NOTAV, la compagna raffaella ha rilasciato intervista ad una emittente loro, quando abbiamo visto pinuccia a terra- come stavano aprendo lo striscione per scrivere si sono buttati addosso: a quel punto i carabinieri hanno cercato di isolarci dai compagni dicendoci..” ma voi lo sapete chi sono quelli?” Un nostro compagno ha cominciato subito a girare immagini dell’aggressione poliziesca.Il cc ha strappato il cellulare dalle mani del compagno, cellulare poi recuperato senza cancellare le immagini. Gli operai a distanza cercavano di capire cosa stava succedendo, e qui cgil e questura hanno pressato perchè gli operai non si muovessero e restassero lontano. Quindi siamo stati portati in in questura e come è andata è noto: ci hanno tenuto in caserma un paio d’ore giusto il tempo per far entrare gli operai per l’assemblea con la direzione della MIROGLIO.

Quando siamo tornati al presidio, la polizia ci impediva fisicamente di avvicinarci ai cancelli, ma alcuni operai sono venuti da noi . Quando gli operai sono usciti per andare alla mensa erano scortati dai carabinieri come fossero detenuti in libera uscita. Per noi è stata una cosa buona, se ci hanno allontanato vuol dire che ci stavano temendo. L’incontro con l’azienda è finito alle 19. A noi non ci hanno permesso di fare il corteo per le vie di Alba. Ripartiti alle 19,45 subito un pulmann, 3 pulmann sono partiti più tardi. Nel nostro pulmann non c’era più l’infame segretario della cgil, e anche altre persone, compagni del collettivo, sono rimasti con noi, ci hanno accompagnato al pulmann.

COMMENTO finale
Noi abbiamo risposto ad un invito dei lavoratori più volte, questi comunicati li mettiamo in rete, noi sosteniamo questa lotta perchè di interesse generale. La nostra presenza ha due effetti: mette a nudo la responsabilità delle oo.ss confederali su ciò che è successo alla Miroglio, che in tutti questi anni hanno offerto i tappeti rossi a padron MIROGLIO e accettato condizioni di lavoro fuori dai CCNL e dalle leggi, sfruttando in maniera cinica il bisogno di lavoro nella zona. Il ruolo che hanno avuto i sindacati e i partiti della zona è stato di pilotare le assunzioni, con sistemi di clientela, qualcuno ci ha guadagnato, Miroglio ha guadagnato il massimo, e ora come minimo doveva restituire i soldi che aveva avuto dallo Stato regione ecc,

La nostra presenza ha messo a nudo lo scandalo Miroglio di cui le oo.ss sono corresponsabili, esiste alleanza tra padroni, istituzioni, sindacalisti. Dal momento in cui abbiamo reso noto questo prima di partire, per i sindacati la nostra presenza è diventata scomoda e approfittando della non conoscenza diretta da parte degli operai dei compagni andati ad Alba, hanno avuto un comportamento ignobile e indegno in combutta con azienda e carabimieri, cercando di isolarci, criminalizzarci, ma il cui vero obiettivo erano gli operai di cui temevano la ribellione.Il comportamento del segretario della cgil Massafra, aveva un solo obiettivo: salvare il proprio posto di sindacalista e di
continuare a ingannare i lavoratori. La soluzione infatti ottenuta non è certo di tutela dei lavoratori.I lavoratori se ne accorgeranno per loro spese. Su questo dobbiamo essere duri.

E’ stato davvero indecente il comportamento verso i compagni NOTAV venuti a solidarizzare. Gli operai gli dovevano baciare le mani, essi sono del territorio, e sono parte di un movimento forte e il legame con esso poteva e può dare più risultato agli operai. Oltre le responsabilità dei dirigenti sindacli bisogna dire che il comportamento degli operai  a fronte dei fatti è stato sbagliato e stupido. Anche di questo bisogna rendere consapevoli gli operai e faranno la loro esperienza su questo.
E’ indegno l’arresto dei due compagni, i carabinieri hanno puntato Pinuccia fin dall’inizio perchè la temono anche da Taranto dobbiamo far arrivare la solidarietà di massa a Pinuccia e Jack, ai ragazzi del collettivo al movimento NOTAV. Sindacalisti e stampa hanno cercato a Taranto di nascondere i fatti e noi li denunceremo alimentiamo a livello nazionale alimentare campagna per la scarcerazione di Pinuccia e Jack (i compagni sono liberi dagli arresti domiciliari.ndr)
Non escludiamo di fare un presidio sotto la sede della cgil.

Ci sono giunti messaggi e telefonate dagli operai Miroglio

Grazie, scusateci per la nostra vigliaccata, il 50% di noi è con voi solo che ci hanno costretto a non avvicinarci a voi.

Raffaella, francesca, ciccio, angelo
dello slai cobas per il sindacato di classe taranto
7 giugno 2012

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

albacgiloperai

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Inauguriamo una nuova stagione di lotte al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Next Elettronica di Piano Lago!

Il sogno e la lotta sono due facce della stessa medaglia. Scaturiscono da una percezione della realtà come stato delle cose da modificare profondamente e da una volontà di cambiare radicalmente ed eversivamente lo status quo.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Stellantis senza freni

Le ore successive allo sciopero del settore automotive a Torino sono state sorprendenti: i media hanno annunciato l’aumento dei compensi che si sono riservati i vari dirigenti del gruppo Stellantis, in primis il Ceo Tavares.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Addio Pasquale, compagno generoso ed instancabile

Apprendiamo con amarezza che per un malore improvviso è venuto a mancare Pasquale Lojacono.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Cremona: la polizia sgombera la Prosus, occupata da 4 mesi dai lavoratori

I lavoratori dell’azienda di macellazione Prosus di Vescovato, alle porte di Cremona, che dal 16 ottobre 2023 occupavano lo stabilimento sono stati sgomberati questa notte.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Prima Classe e sfruttamento di classe

Il commissariamento dell’azienda Alviero Martini Spa di Milano per sfruttamento lavorativo è l’ennesima occasione per riflettere sulle trasformazioni delle filiere del nostro paese e sulle devastanti condizioni di lavoro che stanno dietro il tanto celebrato “Made in Italy”.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Genova: corteo con i lavoratori Ansaldo che rischiano 7 anni di carcere per blocco stradale

Un grande striscione con scritto “siamo tutti Ansaldo” apre il corteo di oltre mille persone in solidarietà dei 16 lavoratori denunciati durante lo sciopero del 13 ottobre 2022 a difesa dello storico stabilimento genovese, culminato con l’occupazione dell’aeroporto e scontri con le forze dell’ordine.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

GKN: bloccati i licenziamenti dei 185 operai e operaie. Confermato il fine anno di lotta a Campi Bisenzio

Lotte operaie. Nessun licenziamento scatterà il primo gennaio 2024 per i 185 lavoratori e lavoratrici Ex GKN di Campi Bisenzio annunciati da Qf Spa in liquidazione.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Il settore manufatturiero italiano è in recessione: le fabbriche iniziano a licenziare

Le fabbriche italiane hanno cominciato a licenziare i propri dipendenti a causa della recessione manifatturiera in corso cominciata dalla metà dello scorso anno.