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Contestazioni emiliane a Renzi in tour elettorale

Dopo aver ricevuto una contestazione a Parma culminata con cariche della polizia, che non hanno dissuaso anche quei manifestanti dileggiati su Instagram da uno dei membri dello staff renziano, Renzi si è diretto verso Bologna per lanciare il candidato Bonaccini. La platea dell’impianto sportivo non è assolutamente gremita..

Nonostante il conduttore si rallegri per le migliaia di contatti sulla diretta web e dia la colpa alla manifestazione all’esterno del fatto che la gente si spaventi all’idea di avvicinarsi all’etrata del PalaDozza, sono decisamente pochi rispetto alle attese del PD accorsi ad ascoltare il loro leader, rendendo bene l’idea di cosa significhi Partito Liquido della Nazione. All’esterno del Palazzetto, protetto da un ingente dispiegamento di forze dell’ordine, si raggruppano i manifestanti chiamati da Ross@.

Prima che arrivi Renzi, e dopo aver rovesciato in strada della terra di fronte alla polizia a simboleggiare il fango del governo, il presidio decide di allontanarsi dall’area del comizio senza aspettare il premier.

Il corteo si muove dunque per Bologna dove sanziona una sede del Partito Democratico, per poi concludere nei pressi della stazione. Al di là dell’esito delle urne, dove la totale assenza di competitor difficilmente può riservare sorprese per il Partito Democratico, sarà interessante seguire questo divenire-liquido del PD in una delle regioni che storicamente hanno rappresentato la sua più importante base sociale in termini di partecipazione.

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