InfoAut
Immagine di copertina per il post

Contro il nuovo patto sociale, occupato l’Inps

L’Inps è stato individuato come simbolo delle politiche di austerità portate avanti da governo, padroni e sindacati complici, per questo studenti, precari, disoccupati, sfrattati, operai, migranti hanno deciso di colpirlo, mostrando tutta la loro rabbia contro chi quotidianamente li espropria dei loro diritti.

Con l’azione di oggi i manifestanti rivendicano quei diritti e quelle libertà che gli vengono negati. Mentre lo Stato sostiene il modello Marchionne, fatto di ricatti, sacrifici ulteriori e sfruttamento intensivo, c’è una nuova generazione di precariato sociale che non è più disposta a delegare il proprio futuro e si sta organizzando per riscattarlo con la lotta.

L’Inps è utilizzato come cassa con cui finanziare i processi di ristrutturazione occupazionale all’insegna dei licenziamenti e della precarizzazione del lavoro delle grandi aziende come la Piaggio, nel frattempo tutta quella fascia di precariato a cui vorrebbero far pagare la crisi, viene derubata e truffata di reddito, pensioni e di tutta quella ricchezza che gli spetta.
Questa ricchezza è regalata ad ammortizzare le scelte di imprenditori come Colaninno, che decidono di licenziare con la formula della mobilità volontaria 400 operai per assumerne poco più di cento con contratti precari e apprendistati.
Queste operazioni imprenditoriali vengono condotte senza la scusa della crisi, infatti, la Piaggio nel 2010 ha all’attivo circa 50 milioni di euro ed ha aumentato la produzione del 16,5%, inoltre, già da oggi assume interinali e part-time.

E’ emblematica questa vicenda perché mette in luce quanto l’aumento della produttività sia ottenuta aumentando il carico e il ritmo di lavoro sugli operai Piaggio che dovranno subire un processo di precarizzazione, a discapito di tutta la collettività, che ancora una volta si trova espropriata di risorse economiche e sociali (cassa-integrazioni ed ammortizzatori sociali) che dovrebbero, invece, essere a carico degli imprenditori e degli speculatori come Colaninno.

L’azione di oggi è dunque in solidarietà a tutti gli operai e le operaie che hanno fatto sciopero, hanno protestato e si sono opposti a quest’accordo, ed ai ritmi di lavoro da caserma cui sono obbligati; un’azione al fianco di quella maggioranza di delegati che fino all’ultimo si sono scontrati non solo contro Colaninno, non solo con gli altri sindacati gialli, ma anche contro la loro stessa segreteria FIOM provinciale, regionale e, con le parole di Landini, anche quella nazionale. Il Partito Democratico ed il presidente della Regione hanno poi fatto appello alla “responsabilità” dei lavoratori, al loro protagonismo nello “sviluppo”.

Il modello Marchionne in Toscana è quello portato avanti sinergicamente da Colaninno, Istituzioni locali e fronte dell’unità sindacale, ed è rivolto sempre più ad evitare che le lotte mettano in crisi le politiche che mirano a rendere il profitto e la rendita di imprenditori, speculatori ed immobiliaristi, variabili indipendenti dal mondo del lavoro e dai suoi bisogni.

Dal modello Gelmini – Marchionne, fino alle declinazioni locali di queste politiche di austerità, quello che si vuole imporre è un nuovo patto sociale, fatto di aumento dello sfruttamento, flessibilità totale, precarietà e povertà come condizione strutturale delle vite. Tutto per mantenere privilegi ai privilegiati di sempre, sulla pelle di altri e di una mobilità sociale che non esiste più.

Attraverso l’azione di questa mattina viene reclamato reddito per i precari che non ce l’hanno, reddito per i migranti che pagano contributi “a vuoto” senza la possibilità della reversibilità, reddito per gli studenti cui è tagliato ogni residuo di welfare, reddito per chi è costretto per vivere e lavorare ad indebitarsi!
Dai tetti dell’Inps si rilancia per la costruzione di uno sciopero generale di conflitto contro Governo, Confindustria e tutti quei sindacati che invece di sostenere le lotte, impongono concertazioni che vogliono solo un nuovo patto sociale a danno di tutti i lavoratori, i precari e gli studenti.

Ascolta l’intervista con Sandro, RSU Cobas della Ceva:
{mp3remote}http://dl.dropbox.com/u/23124505/Sandro.mp3{/mp3remote}

Ascolta l’intervista con una studentessa:
{mp3remote}http://dl.dropbox.com/u/23124505/Marri.mp3{/mp3remote}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

inpsoccupazioneoperaipiaggio

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco, maestro vero

Franco Piperno ci ha lasciato. Fisico di fama internazionale, intelligenza di rara curiosità, tra i fondatori di Potere Operaio e di Radio Ciroma, con Franco abbiamo un grande debito. Di quelli che si hanno con i maestri. Un termine che non usiamo a caso, perché a dispetto di quanto scritto dai soliti sciacalli anche in […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco, ovunque il destino ti abbia gettato…

Con grande cordoglio apprendiamo la notizia della scomparsa di Franco Piperno. Franco è stato per decenni una delle figure di riferimento dei movimenti sociali in questo paese. Dalla fondazione di Potere Operaio ad oggi le discussioni, i suoi interventi, le sue intuizioni hanno segnato generazioni di militanti alla ricerca di un mondo diverso. Franco era […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Speculazione sul burro e altre storie del capitalismo globalizzato

Il capitalismo è una follia e la prova è data da un prodotto che tutti i bretoni amano: il burro. Il 28 dicembre, un articolo di Le Parisien ha raccontato di un biscottificio dell’Ile et Vilaine costretto ad acquistare burro dai Paesi Bassi, anche se prodotto a 90 chilometri dalla sua fabbrica… in Normandia! Tradotto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero generale: l’opposizione al governo Meloni si fa nelle piazze

Qualcosa oggi è successa. Lo sciopero lanciato da CGIL e UIL ha parzialmente travalicato gli apparati sindacali ed ha aperto uno spazio di partecipazione, ancora politicamente frammentata, nella contrapposizione al governo Meloni. A fronte dell’eterno Aventino delle opposizioni istituzionali parti di società hanno occupato le piazze e questa è una buona notizia. Ci saranno sviluppi […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Occupazione temporanea del MAXXI: dal mondo dell’arte pro Palestina

Occupazione temporanea del MAXXI – mobilitazioni dal mondo dell’arte
in sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Uno sguardo sulle barricate studentesche in Francia

Da quando gli studenti hanno occupato la Columbia University in solidarietà con i palestinesi, le occupazioni e gli accampamenti studenteschi contro il genocidio a Gaza si sono diffusi a macchia d’olio, oltre cento università sono state occupate in tutto il mondo, un vasto movimento che richiama alla memoria le mobilitazioni contro la guerra in Vietnam.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Stellantis senza freni

Le ore successive allo sciopero del settore automotive a Torino sono state sorprendenti: i media hanno annunciato l’aumento dei compensi che si sono riservati i vari dirigenti del gruppo Stellantis, in primis il Ceo Tavares.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: Columbia occupata, iniziano le sospensioni, prosegue la repressione poliziesca. Centinaia di arresti

Il campus di New York è off limits anche alla stampa. E i ragazzi erigono le barricate. La Polizia entra a Columbia, centinaia di arresti