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Corteo #NoDiscarica, è nata la primavera romana

Si è conclusa dopo oltre sei ore la manifestazione dei comitati #NoDiscarica, che il 21 settembre hanno letteralmente invaso piazza SS Apostoli, a pochi metri dal Campidoglio a Roma. Un no forte e chiaro all’ampliamento del sito di smaltimento rifiuti di Falcognana, a sud della città, tra l’Ardeatina e l’Appia. Per quasi tre ore i partecipanti si sono alternati al microfono di un palco improvvisato nella piazza. Ma una la parola d’ordine: «Diritto alla salute». E sotto il cartello della Madonna con la maschera antigas, in migliaia hanno chiesto le dimissioni del ministro dell’ambiente Andrea Orlando. «Domani (oggi, ndr)- annuncia Alessandro Lepedini, coordinatore del comitato contro il sito del Divino Amore – le presenteremo formalmente al ministro».

“Vergogna, vergogna”, hanno urlato in migliaia lungo il corteo che ha invaso il centro di Roma per oltre tre ore consecutive. Una manifestazione entusiasta ed energica, nonostante “i 55 interminabili giorni di presidio permanente davanti alla discarica sull’Ardeatina”. Un fiume di gente – a cui si sono uniti oltre 50 comitati provenienti da tutto il Lazio – che chiedono di salvare un pezzo pregiato di campagna romana, ma soprattutto rivendicano il diritto alla salute per i propri figli. «Dobbiamo difenderci da soli, dobbiamo difendere la salute dei nostri figli», dicono arrabbiati Massimo e Cristina, che hanno in mano un cartello con la scritta: «Vi aspettiamo alle prossime elezioni».

C’è attesa per il 1 ottobre, quando i primi camion dell’Ama dovrebbero arrivare in discarica. Il 30 settembre, infatti, chiuderà i battenti il sito di Malagrotta, fino a pochi mesi fa nell’occhio del ciclone. Da quel momento l’immondizia va smaltita e sono in molti a temere che il presidio permanente possa essere sgomberato con la forza, per fare spazio ai mezzi da lavoro. «Che dobbiamo fare – dice ancora Dalila del comitato NoDiscarica -, noi continueremo a opporci, sperando che non scoppino atti di violenza. Sarebbe davvero triste. Di tempo per elaborare un piano di gestione dei rifiuti ne hanno avuto».

«Ma dietro ai rifiuti ci sono molti soldi e dietro alle emergenze ancora di più. Ecco perché non si fa niente per risolvere la situazione alla base», prosegue. Non si placano, invece, le polemiche per il comportamento del commissario straordinario Goffredo Sottile, che in una nota riservata – indirizzata al ministro Orlando – del 14 agosto scorso ammette l’esistenza di una trattativa con Ecofer (gestore dell’impianto di Falcognana), per ridurre il numero dei camion a 12 al giorno – invece di 30 – almeno fino alla fine dell’anno. L’obiettivo sembra essere quello di indorare l’amara pillola ai comitati, promettendogli meno rifiuti.

Un’operazione però che non è piaciuta ai cittadini della zona che il 24 luglio scorso si sono visti piombare addosso il provvedimento di smaltimento dell’immondizia. Le istituzioni hanno deciso di imporglielo a cose fatte. Ecco perché da quel giorno un gruppo di persone è costantemente davanti ai cancelli della discarica. «Questo è un comitato spontaneo, senza appoggi politici», racconta Manuel. «Ecco perché fa più fatica di altri a imporre la propria lotta». «Persino Legambiente ha rilasciato un freddo comunicato e poi si è defilata. Avrebbe potuto fare molto per noi, ma ha deciso di lasciarci soli», lamentano.

«Ma quello che fa più rabbia», spiega Alessandro Lepedini dal palco, «è che il governo ci ha lasciato in mano all’assoluta incompetenza e inadeguatezza del prefetto Sottile, che oltre a non conoscere la materia, è opaco nella gestione del problema». La denuncia più grave, però, arriva subito dopo: «Sottile ha chiesto poteri straordinari per reprimere la nostra protesta. Questo è inaccettabilPopOffe e pericoloso», continua Lepedini. Insomma, una questione prima di tutto tecnica, che imbocca un bivio politico e che ora vogliono trasformare nella solita storia di ordine pubblico. Ma il comitato promette di non fermarsi e convoca già per ottobre un’altra grande manifestazione. «Oggi è nata la primavera romana», ci dice Lepedini.

da PopOff

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