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Corteo per le vie del centro. A Palermo si lotta per la casa

Un corteo, dicevamo, si è quindi mosso dal concentramento al Centro Sociale ExKarcere raggiungendo, attraverso le vie del quartiere, l’occupazione di via Venezia dove, sei nuclei familiari hanno, finalmente, da qualche settimana, un tetto sotto cui vivere. Lì, infatti, vivono in uno stabile abbandonato di proprietà della Curia locale – l’ex Convento delle Vergini – che, dopo la riappropriazione, stanno recuperando e utilizzando.

Adesso, questa occupazione abitativa è sotto minaccia. Il parroco responsabile della struttura ha infatti denunciato gli/le occupanti , chiedendo , di fatto, l’intervento della forza pubblica. Così il comitato “PrendoCasa” ha scelto di palesare immediatamente la volontà di non cedere ai ricatti repressivi e di ribadire l’intenzione di restare nella casa appena liberata mobilitando anche la solidarietà di altri “pezzi” di città: dagli occupanti di altri stabili ai militanti degli sportelli anti-sfratto, passando per studenti medi e universitari, migranti e rifugiati politici, associazioni.

Alla manifestazione hanno partecipato circa trecento persone che hanno espresso in piazza una forte critica alle istituzioni pubbliche per la mancanza di un reale piano per affrontare una vera e propria emergenza sociale e l’incapacità di procedere con qualsivoglia nuova assegnazione di alloggi, rilanciando la lotta dal basso attraverso la riappropriazione diretta. Queste le coordinate di un percorso che, nella città di Palermo, assume sempre maggiore centralità non soltanto nei termini (reali e drammatici) dell’inasprimento dell’emergenza in epoca di dilagante crisi, ma anche (e soprattutto) grazie al protagonismo sociale e politico di sempre maggiori segmenti di città.

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