Dopo lo sgombero a Sesto si rioccupa a Milano
Dopo lo sgombero di ieri 4 settembre del “Residence Sociale“ Aldo Dice 26×1 occupata nella notte torre di via Stephenson, tra le vie Polonia e Val Formazza, all’estrema periferia Nord-Ovest di Milano.
Si tratta di un palazzone eredità degli anni Ottanta a marchio Ligresti, potente costruttore della “Milano da Bere“ spogliato del 95% del capitale qualche anno fa in seguito alle condanne per bancarotta e corruzione che si sono succedute negli anni.
L’occupazione avviene dopo lo sgombero di ieri mattina, eseguito con celere, guardia di finanza e digos nella ex palazzina Alitalia di Sesto San Giovanni. Lo stabile fu occupato già alcuni anni fa dal progetto Aldo Dice 26×1 per essere sgomberato nel 2016.
L’occupazione della Torre Ligresti di ieri sfida tanto l’amministrazione Sala mostrando l’inconsistenza del modello di assistenza all’emergenza abitativa di un PD locale attento solo alla tenuta del modello EXPO, quanto la campagna mediatica sugli sgomberi di Salvini. Con l’occupazione della Torre Ligresti si va a colpire uno dei simboli della Milano del cemento e degli affari per “vivere bene ciò che è abbandonato e inutilizzato“.
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