[Esponiamoci!] Occupypisa in mensa centrale
Oggi, durante l’orario del pranzo, una ventina di occupanti della palazzina di via la Pergola, ha fatto irruzione a mensa e ha allestito la prima tappa dello “sportello contro il debito” itinerante con materiale cartaceo, striscioni e mostre illustrative. Numerosi sono stati gli interventi con megafono tra i tavoli, che ribadivano l’indisponibilità ad accettare le misure di austerity, la logica dei sacrifici e della rinuncia, che governi e media mainstrem cercano di far introiettare come spirito di colpa nazionale dal quale è impossibile sottrarsi.
La storia speculativa che sta dietro l’immobile di via La Pergola, esplicita come le grandi lobby, le banche e i gruppi della finanza ricreino e incrementino il sistema del debito, lasciando dietro di sé povertà e macerie.
Durante la raccolta firme a sostegno dell’esposto popolare, che denuncia lo “scandalo finanziario” dietro i passaggi proprietari del portafoglio immobiliare delle ex casse di risparmio, alcuni dipendenti della direzione del DSU hanno intimato agli studenti di uscire dalla mensa, perché da regolamento non è permessa la “propaganda politica” nei luoghi pubblici. Ma il presidio e lo sportello itinerante, con la partecipazione di studenti e studentesse presenti a mensa, ha continuato la sua attività di informazione delle iniziative di via la pergola, mettendo in luce il legame che esiste tra precarietà e disoccupazione della condizione studentesca, speculazione finanziaria, e politiche di austerity anche nel campo del diritto allo studio.
La volontà delle dirigenza dell’azienda regionale del diritto allo studio di impedire lo svolgimento dello sportello è da ricercare nel loro timore che centinaia di studenti, partendo da quelli “borsisti”, possano cominciare a superare individualismo, segregazione e competitività, e ad organizzarsi per non pagare più i prestiti stipulati per pagarsi gli studi, le tasse universitarie che aumentano e gli affitti salatissimi.
Da via la pergola quindi, un altro momento di visibilità per la campagna “esponiamoci”, in cui i progetti di riappropriazione sociale – gli studentati, le mense sociali, la cooperazione tra soggetti diversi – escono allo scoperto rilanciando il messaggio di occupy pisa: liberiamoci del sistema del debito, occupiamo le banche, perseguiamo gli speculatori.
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