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Firenze: continua lo sciopero dei lavoratori Ataf

Intanto le prime misure repressive non si sono fatte attendere. L’azienda ha infatti sporto denuncia penale contro chi non ha rispettato ieri le fasce di garanzia e contro coloro che hanno fatto oggi uno sciopero ritenuto illegittimo in quanto non annunciato prima, come prevede la legge. La denuncia è per interruzione di pubblico servizio. Il prefetto ha segnalato la situazione alla commissione di garanzia sugli scioperi. La determinazione dei lavoratori Ataf, non sembra comunque esaurirsci, nonostante l’azienda dei trasporti abbia convocato i sindacati per discutere della situazione. Da questa mattina, i lavoratori e le lavoratrici sono in assemblea permanente presso il deposito delle cure in viale dei mille. In solidarietà sono presenti anche studenti ed occupanti del movimento di lotta per la casa di Firenze.

Nelle ultime ore la notizia che l’azienda ha incontrato i lavoratori. Ora sono in assemblea per decidere come continuare con sciopero e mobilitazione. L’offerta da parte dell’azienda non è stata ancora resa pubblica, mentre i lavoratori restano compatti fino a quando le loro richieste non verranno accolte.

Seguiranno aggiornamenti

 

Proponiamo gli aggiornamenti relativi a ieri sera raccolti dal sito Cortocircuito

Aggiornamento ore 23.45: i lavoratori continuano lo sciopero anche oggi, venerdì 6 dicembre

ASCOLTA l’intervista di Radio Onda d’urto ad un lavoratore

Aggiornamento, ore 19: i lavoratori sono ancora per le strade di Firenze, da stamattina alle 4. Attualmente si trovano in presidio in via Cavour.

Oggi, giovedì 5 dicembre, i lavoratori dell’Ataf di Firenze sono in sciopero.

La privatizzazione voluta dall’amministrazione comunale guidata dal nuovo volto del PD Renzi sta producendo gli effetti disastrosi già da tempo annunciati dai lavoratori: disdetta della contrattazione aziendale, aumento dei carichi di lavoro, ulteriore frammentazione dell’azienda (spacchettamento di Ataf Gestioni), riduzione delle linee..

In poche parole, la privatizzazione sta determinando, come ovvio, un peggioramento delle condizioni di lavoro e del servizio di trasporto locale poichè completamente assoggettato alle logiche di profitto privato.

Lo scioper dei lavoratori del trasporto pubblico, che scioperando rinunciano alla paga, riguarda il fatto che, quando si PRIVATIZZANO servizi essenziali per la comunità in nome del profitto di pochissimi privati, è FIRENZE a rimetterci.
Dare tutta la SOLIDARIETA’ possibile alla lotta vuol dire iniziare davvero a rimettere in discussione le scelte di chi governa la città. I lavoratori possono reggere solo se attorno c’è solidarietà, e se reggono poi è difficile andare in tv a dire “Io a Firenze l’ho risolta, mica come voi a Genova”.

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