Firenze. La polizia di Renzi sgombera violentemente l’occupazione di via dei Servi 18
Stamattina circa cento tra sfrattati, giovani precari e bambini, italiani e stranieri, hanno occupato uno stabile sfitta da anni nel cuore del centro storico della città, precisamente in via dei Servi 18. Un edificio che già sul fine degli anni 70 era stato occupato dai senza casa, uno dei tanti finiti nelle mani della speculazione e sfitto da anni dopo che tutti gli inquilini erano stati sfrattati, ristrutturato e trasformato in 11 mini-alloggi per estrarne il massimo profitto e quindi posto sotto sequestro per irregolarità nei lavori.
Verso le 14.30 una cinquantina di poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa sono intervenuti per effettuare lo sgombero caricando a freddo il presidio. Durante la carica una donna è svenuta davanti agli occhi dei celerini, che hanno continuato a picchiare per poi calpestarla vigliaccamente avanzando per disperdere con un ultima carica il presidio. La donna è stata trasportata con l’ambulanza in ospedale con almeno una frattura al braccio e sta ancora effettuando controlli medici. E’ forse questo “l’esito positivo della vicenda” di cui parla la vice sindaco Saccardi ringraziando “prefetto, polizia e carabinieri per la collaborazione”?
E’ forse definibile un “tentativo di mediazione” – come scritto dal Comune in una nota – l’offerta di sistemare tramite gli assistenti sociali madri e minori in strutture che da sempre denunciamo come un offesa alla dignità e alla libertà delle persone e lasciare tutti il resto in mezzo a una strada? Se non fosse chiaro lo ribadiamo anche qui: vogliamo le case! Case vere e per tutti! Né elemosine né “soluzioni alternative” fatte di controllo sociale e di umiliazione delle povertà.
Quello di oggi è stato chiaramente uno sgombero politico, che ha chiare responsabilità politiche da ricercare nella giunta Renzi e nel Partito Democratico. Una giunta che è indifferente ai problemi di chi oggi subisce veramente la crisi, di chi non arriva a fine mese, di chi è disoccupato, di chi non riesce a pagare l’affitto, tutta impegnata com’è a curare l’immagine di un centro storico vetrina fatto a misura di turista e di ricco. L’unica preoccupazione di chi governa la città sembra essere quello di relegare nelle periferie i drammi legati alla crisi e alle politiche di austerità e “proteggere” il centro storico da ogni problema sociale e da quella “bruttezza della povertà” che potrebbe turbare qualche turista. Oggi come il 21 dicembre scorso, quando la questura su ordini politici ha prima vietato e poi cercato di impedire con la forza che si svolgesse una manifestazione contro l’austerità, una realtà fatta di rabbia e sofferenza sociale ha fatto irruzione nel centro-vetrina. La reazione violenta e scomposta di chi governa la città ha incontrato di nuovo la determinazione e la resistenza di chi oggi lotta per i propri diritti. Un dato che di questi tempi si registra sempre più spesso dal nord al sud del paese e che sta testimoniare la crescita dei movimenti che si oppongono all’austerità e praticano la riappropriazione in difesa dei propri bisogni elementari.
A due ore di distanza dallo sgombero, il presidio da via dei Servi si è mosso in corteo per raggiungere prima la sede del PD in via Martelli e poi Palazzo Vecchio.
La lotta continua… ma questo ormai non c’è più bisogno di dirlo.
LE CASE VUOTE VANNO OCCUPATE, LE BOLLETTE NON VANNO PIU’ PAGATE!
Movimento di lotta per la casa Firenze
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