InfoAut
Immagine di copertina per il post

Firenze. Note sul processo contro il Movimento di lotta per la casa


…Sorvegliare e punire…

Note su vicende che ci riguardano:

Presi quotidianamente a tutelare gli sfrattati di Firenze e Provincia, a difendere l’identità delle numerose occupazioni in corso, a imbastire improbabili trattative, a rincorrere assemblee e iniziative. In un viavai frenetico che non lascia spazio all’immaginazione e purtroppo anche al poco tempo libero, ci scordiamo, spesso, delle attenzioni che la locale Magistratura riversa nei nostri confronti.

Nella giornata di ieri si è consumata una altra vergognosa sentenza nei confronti del movimento di lotta per la casa. Il processo era riferito all’occupazione dello stabile di Viale Matteotti ed era il rito di APPELLO. Sono state confermate le condanne a otto compagne/i del movimento a quattro mesi, mentre Marzia e Lorenzo sono stati condannati a sei mesi perchè recidivi…

Abbiamo deciso di non ricorrere in Cassazione non tanto perchè non vi fossero elementi di ridiscussione di merito sulla sentenza di colpevolezza, oppure per la lieve entità delle condanne, quanto perchè costosa e inutile. Tutte le volte che siamo riusciti ad andare in Cassazione le sentenze di colpevolezza sono state confermate.

Note a margine del processo:

1) Inutile affermare che nessuno degli imputati era un “reale” occupante del Viale Matteotti, i processi inquisitori si fondano sulle relazioni della Polizia, quindi della DIGOS, che punta il dito sulle attività del movimento, e sull’inutile tentativo di mettere costantemente sotto inchiesta le sue attività…

2)Per l’occupazione di Viale Matteotti sono stati imbastiti ben tre processi: Il primo, quello in corso, per l’occupazione. Il secondo contro gli occupanti “reali” (le famiglie che hanno vissuto dentro lo stabile) ed è fissato per gennaio 2014. Il terzo per l’avvenuto sgombero, il 12 agosto 2010, il reato è quello di interruzione di Pubblico servizio e Blocco Stradale e il processo è fissato per novembre….immaginatevi se per ogni occupazione si svolgono tre processi…l’intera attiivtà della Magistratura Fiorentina rischierebbe il costante ingolfamento…

3)Son passati quasi tre anni e dei lavori di ristrutturazione del Palazzo, quelli che giustificarono il massiccio intervento delle forze di polizia, neppure una traccia. Il palazzo, come quello di Via de’Conciatori sembra una cattedrale nel deserto, abbandonata ai piccioni e al silenzio. La proprietà, l’ente INARCASSA, una specie di antiquato fondo pensionistico degli architetti non ha neanche cominciato qualsivoglia attività, altro che alloggi per i propri dipendenti…
E’ ovvio che l’occupazione di Viale Matteotti 15 ci manca. Era un naturale crocevia di interminabili assemblee e iniziative. Ci manca il rumore dei bambini per le scale e ci manca pure il simpaticissimo mastino napoletano “Dick ” a guardia dell’occupazione stessa. Quattro anni di vita consegnati agli speculatori…

4) E siccome di processini e processoni in questi mesi ne abbiamo numerosi ci appaiono misteriose le strategie degli inquisitori. Siamo oramai “maggiorenni” e non ci spaventano le innumerevoli condanne che subiamo perchè siamo certi di essere dalla parte giusta…ogni tanto si profila l’ombra di qualche fallimentare inchiesta per i reati associativi. Ora si parla addirittura di una inchiesta nazionale che vede alcuni compagni che provengono dagli anni ’70 come i registi occulti di spaventose strategie tese a sovvertire tramite le occupazioni di case l’ordine delle cose…tutti tentativi “preventivi” per provare, inutilmente, a bloccare un fenomeno che la crisi economica sta rendendo evidente, cioè la giusta ed equa redistribuzione delle ricchezze.

comunque vada, andremo avanti senza nessun timore reverenziale…

da CortoCircuito

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

diritto alla casaFirenzelotta per la casa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Crollo alle Vele di Scampia: fate presto!

Condividiamo di seguito il comunicato del Comitato Vele Di Scampia 167 dopo il terribile crollo che ha provocato la morte di due giovani e il ferimento di 13 persone tra cui sette bambini ed la gestione vergognosa dei soccorsi. Solo ora, al termine di una giornata difficilissima e dolorosa riusciamo a scrivere queste poche righe. […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fermiamoli ora: mobilitazione nazionale contro il nuovo disegno di legge sicurezza che criminalizza le lotte sociali

Inasprimento delle pene, da 2 a 7 anni,  per le occupazioni abitative ma anche per chi resiste allo sfratto e chi partecipa ai picchetti; pene draconiane da 7 a 20 anni per detenzione e diffusione di materiale che incita a impedire la realizzazione di opere ritenute strategiche; aumento delle pene per i reati di imbrattamento per colpire le pratiche di soggetti ambientalisti. 

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

DA CHE PARTE STAI? Per la fine immediata delle 23 misure cautelari contro compagne e compagni di Bologna

Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggressione repressiva alle lotte a Bologna!

Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: migliaia al corteo del 2 giugno. Cariche vicino al consolato USA

2 giugno: Festa della Contro Repubblica, l’appello dei Giovani Palestinesi alla mobilitazione in occasione della Festa della Repubblica, divenuta secondo i e le manifestanti “Festa di celebrazione della guerra”, ha visto l’adesione di diverse città italiane.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Perquisizioni al SUDD Cobas per una manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese

Questa mattina le abitazioni di alcuni compagni e compagne di Firenze sono state perquisite in relazione alla manifestazione del 23 febbraio in solidarietà con il popolo palestinese durante il quale la polizia ha ripetutamente caricato il corteo.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Esselunga di Firenze: qualcosa si muove

A due settimane dal crollo nel cantiere per la costruzione di un nuovo negozio Esselunga nel quartiere di Rifredi, che ha provocato la morte di cinque operai, la popolazione locale continua a mobilitarsi