Grecia ancora bloccata contro i tagli della Troika
L’obiettivo della protesta è sempre il piano di austerity elaborato dal governo per rientrare nei parametri imposti dalla cosiddetta “troika” per salvare le casse statali elleniche. Unione europea, Fondo monetario internazionale e Banca centrale europea hanno concesso decine di miliardi di euro di prestiti alla Grecia, ma pretendono in cambio un sostanzioso taglio della spesa pubblica.
Il governo di Atene ha tradotto in concreto queste condizioni con una lunga serie di privatizzazioni e con massicci tagli ai servizi, alle pensioni e agli stipendi. I provvedimenti adottati colpiscono dunque in primo luogo le fasce più deboli e maggioritarie della società ellenica, che da mesi ormai protestano con forza contro l’esecutivo socialista.
Lo sciopero di oggi riguarda quasi tutti i settori produttivi, con uno stop che varierà dalle 8 alle 48 ore in base alle diverse tipologie di mobilitazione previste dai sindacati. Tante le manifestazioni in programma, ad Atene e non solo, in attesa del 15 giugno, giorno dell’ennesimo sciopero generale che potrebbe però essere spostata in caso di approvazione anticipata – o posticipata – delle nuove norme di macelleria sociale.
Il servizio da Atene con Achille, nostro corrispondente, che ci parla anche delle possibili sinergie fra manifestanti e gli “indignados” di piazza Syntagma, che contro i tagli draconiani hanno lanciato un appello per “bloccare” il parlamento
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