Il DSU prova ad intimidire gli studenti
Gli studenti arrivati sul posto non si sono certo fermati di fronte ad una porta saldata e si sono subito riappropriati di questi spazi in disuso. Ma nella mossa della dirigenza del DSU si legge innanzitutto il totale disinteresse dell’ente per il diritto allo studio verso le istanze studentesche, dunque il DSU preferisce evitare il confronto e agire con mosse da sceriffo.
In secondo luogo appaiono vergognose le dichiarazioni informali del direttore dell’azienda, che di fronte alla scena di ieri mattina, ha definito il servizio del SEU come ‘casa sua’, parole che sono specchio del degrado in cui versa l’amministrazione dell’azienda regionale.
Infine, la solerzia con cui ha agito la direzione, scavalcando qualunque possibile percorso di trattativa, è indice di un tentativo di intimidazione, che stando ai fatti non è andato a ‘buon fine’.
A partire da questi spazi, in cui gli studenti stanno mettendo le basi per dare vita ad una biblioteca autogestita ed aprire uno sportello sul diritto allo studio, proseguirà il percorso di riapprorpiazione dei diritti che il DSU, giorno dopo giorno con una politica di tagli e privatizzazioni, sta tagliando agli studenti.
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