In giro per l’indignata piazza Syntagma
Camminando per piazza Syntagma rimane un’impressione sulla pelle, il popolo e’ tutto in piazza.
Nonni, padri, figli e nipoti si ribellano perche’ consci che la Grecia e’ ad un bivio decisivo e nessun politico, anzi nessuna delle forme politiche esistenti pu’ risollevare il paese dalla crisi sociale in cui vive.
Girando nei vari stand degli accampati si notano visi diversi tra loro, “alternativi” e “fighetti” si dividono le postazioni del media center, fanno il turno alla cucina popolare ecc. ecc. Ci sono i vecchi coi cappelli da marinaio, i giovani con le magliette di movimento, gli studenti delle scuole superiori, altri in giacca e cravatta che si dividono tra l’assedio al parlamento e il turno in ufficio.
L’esempio lampante di quanto sia radicata la volonta’ di cambiamento me lo offrono 3 ragazze, “viviamo a londra, lavoriamo per una compagnia aerea, adesso siamo in ferie e siamo tornate a lottare con la nostra gente” e di esempi simili ve ne sono moltissimi.
Alcune madri della piazza mi domandano cosa pensa la gente in Italia della loro lotta, hanno paura che la “dittatura verde” (cosi chiamano il governo Papandreu) non faccia passare le notizie, per questo diffondono a piu’ non posso i loro siti “loro hanno i media ma noi abbiamo internet, aiutera’ tutti i popoli che vogliono ribellarsi” e’ il loro augurio. (roarmag.org/2011/05/greek-revolution-protests-live-stream-syntagma-square).
Colpiscono gli striscioni bilingue, greco e spagnolo, uno dei piu’ grandi “que se vayan todos”, “spagnoli e greci sono indignati, gli italiani e i francesi cosa aspettano?” mi chiede Efikios, in un intervallo tra un intervento al megafono e l’altro, come dargli torto.
I Greci non fanno mistero di volere non soltanto un cambiamento di Governo e di ricchezza pro capite, esigono un cambiamento anzi uno stravolgimento del sistema economico attuale. “bank is not your friens”, “Government is not your friends” messaggi molto chiari, che vengono ribaditi ogni volta che si parla con uno qualsiasi dei manifestanti, si percepisce la volonta’ di trasmettere un messaggio molto chiaro: se non ci ribelliamo adesso c’e ne pentiremo amaramente in futuro.
Atene culla della civilta’ ellenica, che fino alla noia a scuola abbiamo imparato essere la piu’ avanzata del mondo antico, ritorna di nuovo punto di riferimento, il rifiuto totale della societa’ attuale parte da piazza syntagma, gli indignados greci si augurano di contagiare tutta l’europa.
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